Come vedremo in questa recensione dell'ottavo episodio di Invasion, la serie fantascientifica disponibile su Apple Tv+ creata da Simon Kinberg e David Weil è ormai entrata nella sua fase conclusiva. Lo si nota per come, nonostante il suo lento procedere coerente con il resto degli episodi, stia iniziando a smuovere finalmente le acque e a mettere in contatto i protagonisti delle vicende. Proprio a partire dal titolo dell'episodio, Contatto, Invasion propone le tematiche che accompagneranno i cinquanta minuti della settimana: tra chi incrocerà la vita di qualcun altro, tra conversazioni a distanza, tra risposte finalmente arrivate.
Case che aspettano
Si riparte dalla storia di Trevante Ward (che occuperà gran parte del minutaggio dell'episodio), che dopo essere riuscito a salvare una famiglia e salire su un aereo che profumava di salvezza atterra a Londra. Ancora troppo distante dalla moglie che lo attende a casa. Una moglie come lo è Aneesha che, dopo essere riuscita a fuggire dall'invasione domestica, può riprendere fiato. Il suo matrimonio, ormai, è ben lontano dal sopravvivere, ma si percepisce ancora una volta il forte legame che lega la madre ai propri figli. Ed è proprio un contatto tra madre e figlio che avviene seguendo le vicende del giovane Caspar, che riesce a tornare a casa non senza fare una scoperta importante. La sua storia si incrocerà con quella di Trevante, dando avvio al primo vero intreccio tra personaggi che fino a questo momento erano rimasti separati e che, ne siamo sicuri, non sarà l'ultimo. Perché c'è ancora molto da scoprire e da risolvere nei confronti di questa tipica invasione aliena, nella speranza non solo di sopravvivere ma anche capire contro chi si sta combattendo. Una lotta che la scienziata Mitsuki non vuole abbandonare, nonostante sia sempre più stanca e gli ostacoli burocratici di fronte a lei non accennano a diminuire. Proprio il finale dell'episodio donerà anche alla sua storia un piccolo salto in avanti, dando speranza allo spettatore di star assistendo finalmente a uno scossone narrativo che può far evolvere il racconto. È l'ultimo contatto, quello tra la serie e lo spettatore, forse il più prezioso.
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La fine incombe
Dopo otto episodi, e a meno due dal termine della stagione, Invasion aveva bisogno di ripristinare un legame con il proprio pubblico, nella speranza di aprire le porte all'atto conclusivo e ritrovare quell'atmosfera che, almeno nei primi episodi, aveva funzionato davvero molto. Nonostante l'ottima idea iniziale, la serie fantascientifica, complici qualche leggerezza di sceneggiatura e la voglia di tirare sin troppo l'elastico dell'attesa, stava perdendo quel fascino necessario che la rendeva diversa da tutti gli altri racconti a tema invasione aliena. Sono molte le sequenze, in questo ottavo episodio, che tentano di riconciliare lo spettatore e fargli ritrovare quella scintilla di interesse, soprattutto emotiva. A tratti, l'episodio riesce in questa difficile operazione. Basta qualche conversazione al telefono oppure una scelta di montaggio azzeccata per riprovare quell'interesse verso i personaggi che sembrava smarrito, anche se la sensazione generale è che qualcosa si sia immancabilmente perduto. Ad alcuni momenti particolarmente riusciti ed emozionanti, Contatto alterna qualche lungaggine di troppo che rallenta un ritmo già zoppicante. Sembra che il meglio debba ancora arrivare, ma l'orologio ticchetta inesorabile e manca poco alla fine.
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Conclusioni
A conclusione della nostra recensione dell’ottavo episodio di Invasion, bisogna ammettere che la storia compie qualche passo in avanti lasciando ben sperare per le prossime ultime due puntate della stagione. I momenti emotivi funzionano, anche se alternati ad alcune sequenze che sembrano voler allungare sin troppo la stasi narrativa. Le storie dei personaggi iniziano a incastrarsi tra loro e parlarsi. Una scelta che forse è avvenuta in ritardo rispetto alle premesse e che potrebbe risultare controproducente: sta allo spettatore capire se l’interesse nei confronti di questa atipica e silenziosa invasione aliena è ancora alimentato da una vivace fiamma.
Perché ci piace
- I momenti più emozionanti sanno far ritrovare la qualità di una serie che sembrava essersi smarrita.
- La storia inizia a compiere degli importanti passi in avanti.
Cosa non va
- Permane qualche momento di stasi di troppo.
- Forse la serie ha perso quell’originale legame con lo spettatore e ora fatica a catturarlo a dovere.