Indiana Jones e l’antico Cerchio: se il trailer è un commovente tributo al mito di Indy

Indiana Jones e l'antico Cerchio, sviluppato da MachineGames ed in arrivo nel 2024 per Xbox e PC, sembra ricondurci ad un'avventura totalizzante che rispetta i canoni della saga.

Indiana Jones e l’antico Cerchio: se il trailer è un commovente tributo al mito di Indy

Lo sappiamo, Indiana Jones, icona immortale e mito del cinema, purtroppo, dopo quattro decadi di onorato servizio, ha attaccato la frusta al chiodo: il quinto capitolo della saga, Indiana Jones e il Quadrante del Destino, ha infatti tracciato il traguardo conclusivo del personaggio, con Harrison Ford che, a 81 anni, ha abbandonato definitivamente forse il suo ruolo più famoso e leggendario. Ad ora non si sa molto sul futuro del franchise e, per quanto Lucasfilm è sembrata decisamente lapidaria nell'annunciare la fine di questo meraviglioso viaggio, rimaniamo comunque in attesa di possibili sviluppi.

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Tra i luoghi visitabili di Indiana Jones e l'antico Cerchio c'è anche il Vaticano!

Nel mentre, però, abbiamo tra le mani un alternativa, che va oltre un rewatch compulsivo dei film con il celebre archeologo protagonista. Ovvero giocare, sulla nostra console Xbox o su PC, con Indiana Jones e l'antico Cerchio, il nuovo FPS targato MachineGames (dietro i recenti capitoli di Wolfenstein e Quake) in arrivo nel 2024. Sfruttando il trailer ufficiale del videogioco, cogliamo l'occasione per lanciarci in un'analisi dettagliata, considerando gli innumerevoli spunti di riflessione.

Indiana Jones e l'antico Cerchio, un'avventura classica

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Indy contro il nazista di turno.

In piena metabolizzazione di Indiana Jones e il Quadrante del Destino, con un finale che riteniamo sia stato rispettoso dei canoni, ecco che il trailer in questione ci riporta indietro, precisamente nel 1937. Già la sinossi del videogame è molto chiara in tal senso: a livello cronologico, ci troviamo tra i film I predatori dell'arca perduta e L'ultima crociata, un segnale inequivocabile di glorificazione del classico, con un Indy ancora in pieno delle sue forze fisiche e mentali. Se non nascondiamo che effettivamente ci fa un po' strano tornare bruscamente ad un ritratto così diverso del personaggio, è pur vero che si respira, fin dalle prime battute, quel sentore di nostalgia e familiarità tra nazisti onnipresenti, frasi sprezzanti e carismatiche e una caccia rocambolesca. Indiana Jones sembra essere tornato in forma smalliante, e il passaggio necessario sembra proprio essere quello che coinvolge la tradizione, una nuova luce dopo il tramonto visto nel quinto capitolo della saga cinematografica.

Esplorare il globo

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Il viaggio del mitico archeologo toccherà luoghi esotici.

Indiana Jones è sinonimo di archeologia e reliquie e anche questo videogioco sembra voglia rispettare tale vademecum: all'interno delle varie scene, montate ad hoc per il pubblico, vediamo il protagonista ricercare un misterioso legame tra diversi siti sparsi per tutto il globo. In tal senso, il famoso avventuriero non starebbe, in questo caso, cercando un artefatto tangibile, ma un sottile e invisibile filo che unisce più luoghi chiave in giro per la Terra noto appunto come L'antico Cerchio. Questa mossa narrativa è doppiamente geniale: in primis perché valorizza e garantisce, implicitamente, un viaggio ai confini del nostro pianeta toccando probabilmente posti sempre diversi e distanti tra loro; in seconda battuta scegliere un concetto più che un oggetto fisico rompe i canoni di una saga che invece è sempre stata fortemente legata a tesori tangibili, tra mito e leggenda. Ciò non vuol dire, probabilmente, che Indy non toccherà con mano qualche reperto, ma che apparentemente stavolta l'indagine parte da un'astrazione.

Diventare Indiana Jones

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L'approccio ludico in soggettiva è stato l'elemento più criticato del trailer.

Arriviamo poi al punto più criticato del trailer che si palesa non appena i filmati lasciano spazio all'azione: Indiana Jones e l'antico Cerchio, contrariamente a quanto ci si aspettava, sarà un gioco in soggettiva e non in terza persona (come altri cloni videoludici della saga di Indy, come Uncharted e Tomb Raider). Una scelta atipica che però va contestualizzata nel modo corretto per evitare fraintendimenti. Per prima cosa, proprio MachineGames, la software house dietro il titolo, ha una lunga esperienza con prodotti in prima persona e anche il publisher del videogame, Bethesda Softworks, ha principalmente seguito la medesima linea. A questo c'è da aggiungere che giocare in soggettiva consente una maggiore introspezione all'interno della storia rendendo il viaggio, per certi versi, ancora più fisico e intenso. Per tutti i nostalgici della terza persona, invece, niente paura: le stesse cut-scene, come si può notare nel filmato, inquadreranno il protagonista nella sua interezza e probabilmente anche alcuni passaggi di gameplay richiederanno per forza di cose un cambio di prospettiva.

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Alla ricerca di un equilibrio tra azione ed enigmi

Tra l'altro, questa impostazione ludica in prima persona consente, all'interno di Indiana Jones e L'antico Cerchio, di vivere l'azione e la risoluzione degli enigmi in una chiave del tutto nuova e innovativa dopo che siamo stati abituati diversamente all'interno degli altri videogiochi ispirati all'IP di Lucasfilm. Detto questo, il trailer, per come è stato impostato, mostra un continuo oscillare tra queste due anime dell'universo esplorativo creato da George Lucas e Steven Spielberg, ovvero quella più adrenalinica e spettacolare e quella più ragionata e strategica.

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Uno dei tanti enigmi che sarà possibile risolvere in Indiana Jones e l'antico Cerchio.

Per quanto riguarda la sfera action, la prospettiva in soggettiva è sicuramente facilitata per ciò che concerne l'utilizzo di armi da fuoco o utensili come la frusta (che a quanto pare sarà uno strumento indispensabile nell'avventura), mentre potrebbe avere difficoltà nel rappresentare le scazzottate. Sul fronte puzzle ed enigmi ambientali, invece, siamo pienamente consapevoli che un'ottica più ravvicinata rende la risoluzione di queste sfide più stimolante e soprattutto interattiva, rendendo il giocatore più partecipe.

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Il passato come inizio

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All'interno del videogioco ci saranno probabilmente tante vecchie conoscenze del Professor Jones.

Chiudiamo la nostra analisi, infine, prendendo in esame l'intero trailer e riflettendo sulle possibilità che un videogame simile può offrire. Quello che salta all'occhio e che rimane più impresso, chiaramente, è questo approccio old school sia nelle meccaniche che nell'impostazione della storia, volutamente nostalgica e celebrativa dei primi film di Indy, come già ampiamente sottolineato sopra. Rivangare così tanto il passato e puntare tutto su un ritratto oramai lontano del personaggio può, paradossalmente, rappresentare una ripartenza della saga, stavolta attraverso un altro medium: in tal senso, porre tutte le aspettative sul franchise cinematografico potrebbe essere sbagliato. È prematuro pensarlo, ma un trailer come questo, ricco di collegamenti alla mitologia della serie filmica e con tante prospettive sul piano ludico, lascia ben sperare proprio che si possa andare a costruire un universo videoludico di Indiana Jones, peraltro perfettamente coerente e incastrato all'interno del mondo di riferimento, come una sorta di integrazione rispetto ai tanti elementi di cui siamo già in possesso.