Presentata in concorso alla IV edizione del RFF nella sezione internazionale tv-drama, La Narcotici (titolo provvisorio, come hanno tenuto a specificare i realizzatori, ndr) è la nuova serie-tv in sei doppie puntate da 50 minuti prodotta dalla Goodtime per Raifiction che andrà in onda in autunno, un'assoluta novità nel panorama poliziesco della tv di Stato che colma la lacuna raccontando le vicende di una banda di narcotrafficanti che agisce a Roma e della squadra di agenti reclutata per dar loro la caccia. Avvalendosi di una struttura narrativa assai complessa si assiste all'epica evoluzione dell'eterna lotta da tra il bene e il male, nello specifico tra la squadra capitanata dal vicequestore Daniele Piazza e il re del traffico di droga di Roma e dintorni. Il tutto narrato attraverso la voce e lo sguardo di un'adolescente, Sara, la figlia sedicenne del capo del nucleo antidroga Piazza (interpretato da Gedeon Brukhard) come ha dichiarato il capo-struttura di RaiFiction Tinny Andreatta durante la breve introduzione che ha preceduto la proiezione della prima puntata: "La Rai, come servizio pubblico, si occupa per la prima volta di traffico di stupefacenti, uno dei grandi mali dell'epoca moderna di cui si è parlato in modo sporadico fino ad ora, e in maniera parallela prova a raccontare anche il mondo giovanile attraverso gli occhi e la voce di una ragazza che con il suo sguardo disincantato ci offre un punto di vista diverso sul mondo e sugli snodi complessi di questa tematica".
Protagonista dei panni del capo de La Narcotici la star tedesca Gedeon Brukhard, divenuto celebre per il suo ruolo al fianco dell'ubbidiente commissario Rex e del 'bastardo senza gloria' nel capolavoro di Quentin Tarantino. "Una scelta, quella di Gedeon, che racchiude il nostro intento di travalicare i confini nazionali e di portare questa serie all'estero" ha dichiarato senza mezzi termini Andreatta. Al fianco dello spigoloso attore un cast importante composto dalla seducente Raffaella Rea, Alina Nedelea, Sergio Friscia, Denis Fasolo e nel ruolo dei narcotrafficanti uno Stefano Dionisi in grande spolvero, un Ricky Memphis dall'altra parte della barricata, Michele D'Anca, e uno sfizioso Libero De Rienzo.
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"Il traffico di stupefacenti è un tema che purtroppo riguarda tutti noi e i nostri ragazzi soprattutto" - ha dichiarato il regista con piglio deciso durante la presentazione - "penso a mio figlio adolescente, a tutti i suoi coetanei e a noi genitori che spesso non guardiamo abbastanza ai nostri figli. Dalle storie che raccontiamo in questa serie emerge uno spaccato oscuro della nostra società, si affrontano temi di attualità come la cattura di Provenzano e alcuni casi di cronaca realmente accaduti che abbiamo potuto raccontare solo grazie all'aiuto della Polizia di Stato che ci ha fornito preziosi suggerimenti e ci ha offerto una collaborazione strettamente professionale direttamente sul campo".
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Daniele ha cresciuto da solo la figlia Sara (Laura Glavan), ma non ha mai più riacquistato la serenità perduta. Un tipo cupo e suscettibile che si circonda di colleghi svegli e competenti come la bella Daria Silvestri (Raffaella Rea) poliziotta tosta e addestratissima, dieci anni nella narcotici e una grande sensualità nascosta dietro la sua maschera di dura, Mira Cerin (Alina Nedelea), chimica e analista di laboratorio dalle spiccate doti sarcastriche, Conte (Sergio Friscia) alla sua prima parte da poliziotto e Anselmo Rocca (Denis Fasolo), il bellone del gruppo, e in ultima battuta un diciannovenne hacker professionista che passa le serate giocando al pc e riesce senza problemi ad intrufolarsi nell'archivio centrale della questura...
Sara, figlia di Daniele, è un'adolescente ingenua e affettuosa che frequenta un gruppetto di amiche ambiziose e frivole che si divertono in maniera non proprio sana. Invitata a Lavinio ad una festa sulla spiaggia dalla sua amica Cristina e dalla sorella Ludovica, Sara sfiorerà, anche se indirettamente, la sottile linea che separa il bene dal male...
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A sorprendere è l'atmosfera tesa e angosciante alternata alla leggerezza cinica e alla frizzante interpretazione di attori di talento che si cimentano in ruoli inconsueti nei panni di personaggi ben scritti e mai scontati, su tutti Stefano Dionisi, un po' diabolico e un po' pallone gonfiato, affiacato da un improbabile e servizievole braccio destro che ha il volto e l'espressione furbetta di Libero De Rienzo, faccia da bravo ragazzo, studente modello e spacciatore ambizioso nel tempo libero.
Non senza stagnanti clichè e qualche banalità di troppo La Narcotici riesce a beneficiare del tocco 'magico' e surreale di Soavi che ha reso film come Dellamorte Dellamore, Deliria e La Chiesa. Sarà per questo che Quentin Tarantino lo considera uno dei registi italiani più talentuosi in circolazione...