Il tempo è volato in terra d'Irlanda, e speriamo che sia stato le stesso per voi che ci avete seguito tappa dopo tappa, video dopo video. Le ore che ci separano dalla trasmissione della premiere della settima stagione de Il trono di spade, invece, ci potete scommettere che sembreranno non passare mai. Un'ottima idea per ingannare il tempo, ancora per poco, è accompagnarci nell'ultimo tratto del nostro viaggio attraverso le location nordirlandesi dove si sono svolte negli anni le riprese di alcune delle scene più iconiche de Il trono di spade; un sogno per qualsiasi fan dello show HBO che per noi si è avverato anche grazie all'aiuto di UBI Banca e della sua carta Hybrid, - quando ne avevamo bisogno, prima e dopo la partenza - per goderci il nostro tour senza pensare troppo al saldo della nostra carta di credito..
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Il ritorno della magia a Westeros
Stando a quanto racconta Maester Luwin a Bran Stark all'inizio della seconda stagione di Game of Thrones, tutto fa pensare che la magia abbia lasciato Westeros per sempre: i Figli della Foresta sono scomparsi, i Giganti sono diventati leggenda, gli ultimi draghi sono morti negli ultimi secoli del regno dei Targaryen, e gli Estranei non si sono mostrati per migliaia di anni - se mai sono esistiti. Ma sappiamo bene, ormai, quanto si sbagliasse in questo il saggio dotto maestro di Grande Inverno: la cometa, la nascita dei draghi di Dany, l'arrivo di Lady Melisandre a Roccia del Drago, il volo di Bran e il risveglio dei suoi poteri: sono tutti elementi che confermano che, con il ritorno dell'atroce minaccia che arriva dal nord della Barriera anche altre forze misteriose stanno risalendo alla luce.
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Certo i draghi di Daenerys Targaryen, sempre più possenti, sono l'elemento soprannaturale più spettacolare e affascinante dello show; e non avendo la possibilità di visitare le location in cui sono ambientate le storyline di Essos (per lo più in Spagna e Nord Africa) non abbiamo potuto seguire le grandi ombre alate di Drogon, Rhaegal e Viserion, ma siamo andati in cerca di altri eventi ultraterreni e luoghi fatati in una regione che, con o senza Il trono di spade, di magia ne ha da vendere.
Il terrore che viene dal nord
Nel pilot de Il trono di spade, il primo segnale del risveglio della magia arriva nella Foresta Stregata, dove i ranger guidati dal giovane e spavaldo Ser Waymar Royce incontrano un orrore a cui nessuno di loro è destinato a sopravvivere. Impossibile ricreare quell'atmosfera carica di tensione e gelo in una foresta di Tollymore (una non troppo estesa ma bellissima area verdissima nel cuore delle Montagne di Mourne); noi abbiamo fatto il possibile. Ma tra le Terre dell'inverno perenne e i Sette Regni di Westeros c'è un grande mistero che le ere moderne non hanno mai eclissato, ed è la maestosa Barriera presidiata dall'ordine dei Guardiani della Notte a cui, per anni, è appartenuto il beneamato Jon Snow.
Il set di Castello Nero, il principale forte della Guardia, della la Barriera e anche di Aspra Dimora, la città dei Bruti che abbiamo conosciuto nello splendido episodio eponimo della quinta stagione (quello diretto da Miguel Sapochnik, lo stesso regista de La battaglia dei bastardi e de I venti dell'inverno), è la cava abbandonata di Magheramorne, non la location più semplice da esplorare, visto che la cava è considerata pericolosa e l'area è videosorvegliata e a prova di drone. Ma non ci siamo lasciati intimorire e abbiamo provato a rubare qualche immagine da questo set segretissimo, al momento ovviamente non in uso, per provare a portarvi là dove abbiamo vissuto tanti momenti emozionanti al fianco dell'ex Lord Comandante ora Re del Nord.
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I metalupi e la forza segreta degli Stark
A Tollymore sono state girate buona parte delle scene ambientate in zone boschive ma la più significativa e la più emozionante è un altro momento dell'episodio inaugurale: la sequenza in cui Lord Eddard e i suoi ragazzi trovano le carcasse di un cervo e di una metalupa, e i sei cuccioli ancora vivi di quest'ultima: Vento Grigio, Lady, Nymeria, Estate, Cagnaccio e Spettro. Un evento significativo e "magico" non solo perché, come rileva Theon, era ben strano trovare metalupi a sud della Barriera, ma soprattutto perché inscena l'incontro dei personaggi con il loro destino: vaticina come la chiamata di Ned ad Approdo del Re sia il preludio alla rovina delle casate Baratheon e Stark; e ci annuncia anche quello che aspetta i lupacchiotti di Grande Inverno, orfani ma non soli, e di nuovo in contatto con il potere che lega la loro famiglia e il loro sangue a un tempo precedente all'invasione degli Andali e alla fondazione dei Sette Regni.
Sarà stato il ricordo delle primissime emozioni che ci ha regalato questo show, sarà stato lo spirito avventuroso della nostra ricerca del ponte Altavaddy nel cuore della foresta, la gioia di scovare le giuste prospettive scendendo fino al letto del torrente; sarà stato il pensiero delle prove imminenti che aspettano i sopravvissuti tra i giovani Stark, il ricordo delle parole di Ned a Arya nei romanzi ("Quando la neve cade e i venti gelidi soffiano, il lupo solitario perisce, ma il branco sopravvive"), ma questa è stata in assoluto la location che ci ha dato maggiori soddisfazioni.
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Il potere di Lady Melisandre
Dal Nord di Westeros agli enigmi impenetrabili di Essos: chi è davvero Melisandre di Asshai, sacerdotessa del Dio della Luce R'hllor? Cosa aveva generato la sua convinzione che Stannis Baratheon fosse la reincarnazione dell'eroe Azor Ahai, destinato a combattere la battaglia per la vita nella nuova Lunga Notte in procinto di calare su Westeros? Sia in Game of Thrones che nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco il mistero che circonda i suoi poteri e le sue origini è ancora molto fitto (anche se grazie allo show sappiamo qualcosa in più sulla sua età); ma prima di compiere il miracolo per cui più le siamo grati, la resurrezione di Jon Snow, Mel aveva dimostrato in diverse occasioni di che pasta era fatta. Sono questi gli scenari che siamo andati a cercare per rendere omaggio a uno dei personaggi più ambigui e più sensuali della nostra storia.
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La vasta e splendida spiaggia di Roccia del Drago, dove Mel celebra il falò delle effigi dei Sette Dei votando Re Stannis al Dio della Luce, e sopravvive senza battere ciglio al tentativo di avvelenamento di Maester Cressen, in realtà si chiama Downhill Strand ed è l'unica delle location che abbiamo visitato che si trovi nella contea di Londonderry. Complice l'orario mattutino, il clima incerto e i venti dell'oceano, l'abbiamo trovata deserta, per cui, mentre il nostro operatore portava a casa riprese incantevoli, la sottoscritta si dedicava ad attività poco caritatevoli nei confronti del compianto Stannis Baratheon e dei detrattori de Il trono di spade su Instagram.
Terminiamo il nostro viaggio con le affascinanti grotte di Cushendun e una delle scene più scioccanti e magiche che memoria di Throner ricordi: chiudeva il quarto episodio della seconda stagione e iniziava con una tesa e vagamente erotica conversazione tra Mel e un imbronciato Ser Davos, per poi trasformarsi in qualcosa di inatteso e terrificante. Un parto spettrale, un demone d'ombra, un incantesimo assassino che ci induce a chiederci quale sarà mai il ruolo della Donna Rossa in queste ultime due stagioni dello show. Perché, ora più che mai, la notte è oscura e piena di terrori.
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L'avventura è conclusa
Il nostro viaggio, per questa volta, è concluso, ma se volete potete ripercorrere le tappe della nostra marcia attraverso il Westeros nordirlandese, in collaborazione con UBI Banca. Grazie a Hybrid, dunque, ma grazie anche al nostro formidabile regista e operatore Fabio Tomassini e alla sua instancabile assistente Mariachiara Lucidi.
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