Il 10 ottobre è uscito nelle sale Gemini Man, il nuovo ambizioso progetto di Ang Lee. Principalmente rivolto all'innovazione tecnologica, il film, di cui abbiamo parlato nella recensione di Gemini Man, ha per protagonista Will Smith, in un doppio ruolo; oltre ad interpretare Henry Brogan, il personaggio principale, Smith veste i panni anche del suo clone, Junior, ringiovanendo proprio grazie al potere della tecnologia, che negli ultimi anni ha concretamente raggiunto picchi di mirabile eccellenza. Nell'articolo che segue, parleremo del tema del doppio nel cinema e vedremo che la Settima Arte non si limita a raccontare il doppio attraverso un approfondimento narrativo sul singolo personaggio - si pensi banalmente a Shining, dove il doppio s'insinua nella personalità di Jack Torrance o Psycho con la follia di Norman Bates. O ancora La donna che visse due volte, nel quale Hitchcock si diverte a giocare sul tema con il personaggio di Kim Novak, e recentemente Split con l'impressionante interpretazione di James McAvoy. Talvolta il tema è affrontato visivamente, lavorando facendo leva su scelte narrative che mostrano la doppiezza in maniera esplicita, attraverso la presenza di due o addirittura più personaggi, come nel machiavellico Cloud Atlas dalle sorelle Wachowski, dove reincarnazione e destino uniscono un nutrito gruppo di personaggi impersonati in serie da un numero ristretto d'interpreti.
Ed è così che il lavoro dell'attore entra in contatto con questo affascinante tema, non soltanto lavorando sulla psiche di un singolo personaggio ma raddoppiando - o talvolta moltiplicando - le sue qualità interpretative in diversi personaggi, in molti casi espressione comunque di un doppio, di qualcosa di totalmente diverso ma in fin dei conti legato l'un l'altro. Affidare il ruolo di due personaggi differenti allo stesso attore può avere quindi ragioni profonde e strettamente legate ad un sottotesto che risulta necessario approfondire attraverso la visione del film, oppure rappresentare un semplice escamotage per mostrare un legame tra diversi personaggi, esplicitato proprio da questa scelta. O ancor più banalmente un divertissement, per rimarcare i molteplici talenti dell'interprete, alle prese con due personaggi spesso con caratteristiche agli antipodi. Come la luce e l'oscurità. Come il doppio.
Come accade in Gemini Man, l'intera storia del cinema è ricca di esempi nei quali un attore o un'attrice si sia prestata a questa sorta di gioco sul tema del doppio, sia per approfondirlo come accade in Strade perdute di David Lynch con la performance di Patricia Arquette, sia come ironica soluzione per esplicitare allo spettatore il legame tra diversi personaggi attraverso la somiglianza, come accade ad esempio in Ritorno al futuro parte II, dove Michael J. Fox e Thomas F. Wilson interpretano personaggi differenti di diverse generazioni ma tutti uniti da un legame familiare. In occasione dell'uscita al cinema di Gemini Man abbiamo scelto 10 film sul tema del doppio al cinema nei quali l'attore in questione si è cimentato nell'interpretazione di diversi personaggi.
1. Mary Pickford in Stella Maris (1918)
Considerata la prima 'fidanzata d'America' con i suoi riccioli d'oro e il viso eternamente adolescente, Mary Pickford è stata il simbolo del rinnovamento della figura dell'attrice a Hollywood, ribaltando completamente gli archetipi femminili che permeavano fino a quel momento l'industria cinematografica americana. Una filmografia ricchissima, dalla quale estrapoliamo il film Stella Maris, dove Pickford ha l'occasione di mettere alla prova il suo indubbio talento; interpreta Stella, una giovane ragazza paralizzata sin dalla nascita che riceve le attenzioni di John (Conway Tearle), infelicemente sposato. La moglie dell'uomo assume una domestica, l'orfana Unity Blake, a cui presta il volto sempre Mary Pickford. Stella Maris racchiude il concetto del doppio attraverso la doppia performance della star, che porta sul grande schermo due donne connesse tra loro ben oltre il semplice nome dell'attrice che le interpreta.
2. Charlie Chaplin in Il grande dittatore (1940)
Il genio di Chaplin trova una delle sue massime espressioni in Il grande dittatore, film che mette alla berlina il nazismo senza mai far uso di volgarità, svilendo la guerra attraverso il suo repertorio irresistibile di comicità e perseguendo il suo personale percorso nel cinema muto, dieci anni dopo l'introduzione del sonoro. E nell'impalcatura di un capolavoro satirico con pochi eguali, Charlie Chaplin non si limita a vestire i panni del nevrotico dittatore del titolo, Adenoid Hinkel - palese presa in giro del Führer - ma si pone dall'altra parte della barricata con il personaggio del barbiere ebreo, simbolo della forza dell'amore sull'odio, e protagonista di uno struggente e rivoluzionario appello finale alla libertà, straordinario epilogo di un'opera che sfrutta lo sdoppiamento del talento di Chaplin - celebre consuetudine anche per Buster Keaton i diversi film - per rimarcare la differenza tra il bene e il male.
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3. Bette Davis in L'anima e il volto (1946)
Saggio breve della durata di 109 minuti sull'immenso talento di Bette Davis, L'anima e il volto è un film che poggia le proprie solide basi perlopiù sulle capacità drammatiche della star, che ruba la scena con la duplice interpretazione di due gemelle che si contendono lo stesso uomo, facendo leva sulle proprie differenti caratteristiche. Un dramma sentimentale piuttosto convenzionale ma avvalorato dalla magnifica performance della star, all'epoca già premiata per ben due volte con l'Oscar. Prima donna ad essere eletta presidente dell'Academy, poche altre attrici avrebbero potuto rappresentare al meglio la stessa bramosia di amore mescolato al possesso nell'animo di due donne profondamente diverse nelle loro molteplici complessità.
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4. Alec Guinness in Sangue blu (1949)
Celebre black comedy degli storici Ealing Studios britannici, Sangue blu fa parte di quel nutrito gruppetto di commedie - chiamate proprio Ealing Comedies - che si caratterizzano per l'irriverente satira sociale nel periodo post-bellico alla fine degli anni '40. Ben prima di conoscere la fama mondiale nel ruolo di Ben Kenobi nella trilogia originale di Guerre Stellari, Alec Guinness è un rinomato interprete shakespeariano, propenso in quel periodo a prendere parte a diverse Ealing Comedies. E in una in particolare, proprio Sangue blu, riesce a farsi notare dagli addetti ai lavori interpretando non uno, non due ma ben otto personaggi. Se volete affrontare una full immersion di recitazione british di livello assoluto, la visione di questa pellicola di Robert Hamer è quasi imprescindibile. Guinness si diverte nel passare dal vestire i panni - tra gli altri - di un generale e un giovane rampollo, trasformandosi addirittura in Lady Agatha. Una doppiezza che si estende e si moltiplica, diventando un affresco sulla società britannica dell'epoca.
5. Jerry Lewis in Le folli notti del dottor Jerryll (1963)
Eddie Murphy ci ha costruito un noto remake ma dagli esiti effettivi tutt'altro che paragonabili. Perchè Le folli notti del dottor Jerryll, parodia per nulla velata del romanzo di Robert Louis Stevenson, storpiato nel nome e ironizzato nei fatti, è l'apice della carriera di uno dei più grandi comici del panorama statunitense e internazionale. Il suo acclarato capolavoro. Jerry Lewis è il mattatore assoluto di questo concentrato di satira che stravolge l'assunto di partenza del romanzo per giocare sulla crudeltà della società, attraverso il duplice ruolo del professor Kelp, brutto ma dai modi garbati, e dell'arrogante ma fascinoso Buddy Love. Il massimo del repertorio dell'ex socio di Dean Martin, in un campionario irresistibile di gag e battute, dove il il tema del doppio, attraverso la comicità cerca di riflettere su aspetti tutt'altro che superficiali.
6. Peter Sellers in Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba (1964)
Unite la geniale creatività di Stanley Kubrick alla verve unica di Peter Sellers e otterrete una delle commedie grottesche più amate nella storia del cinema. Se Chaplin si diverte a prendere in giro il nazismo nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, lo stesso fa Kubrick con la Guerra Fredda. Un compito che non ha bisogno certo di minor coraggio ed estro, considerando i precari equilibri mondiali dell'epoca. in Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba, Peter Sellers non si limita a sdoppiarsi ma triplica la sua mimica facciale in tre diversi personaggi, ovvero il colonnello Mandrake, il presidente Merkin Muffley e soprattutto l'ex-nazista dottor Stranamore. Una commedia nera dai tempi comici perfetti e ispirata ad un romanzo che nulla ha della comedy e che sul nero riflette il dramma di una possibile Terza Guerra Mondiale, dal titolo Red Alert. Ottima dimostrazione della poliedricità di Sellers, che si sbizzarrisce diversificando egregiamente le caratteristiche dei tre personaggi.
7. Jeremy Irons in Inseparabili (1988)
Uno dei titoli più interessanti nella lunga filmografia del regista canadese David Cronenberg, che porta i confini dell'horror verso un dramma a tinte scure, pervaso da inquietudini che rendono affascinante la storia di una coppia di gemelli ginecologi, interpretati entrambi da uno strepitoso Jeremy Irons. In Inseparabili, il rapporto tra Elliot e Beverly viene minato dalla presenza di una donna, Claire (Geneviève Bujold), di cui Beverly s'innamora trascinando il fratello in un torbido labirinto senz'uscita. Perfetta interpretazione di Jeremy Irons che si cala nella personalità differente dei due protagonisti in maniera tale da catturare l'attenzione dello spettatore, trasportandolo in un mondo ossessivo e angosciante.
8. Nicolas Cage e John Travolta in Face/Off (1997)
Uno dei titoli d'azione più avvincenti degli anni '90, Face/Off richiama anche nel titolo l'alternanza dei due protagonisti che si sfidano in una lotta senza esclusione di colpi dove ritornano perentori il lato buono e il lato cattivo, che si avvicinano, si scontrano e alla fine si mescolano. Il risultato è un ribaltamento di caratterizzazione che si traduce letteralmente in uno scambio del volto che Nicolas Cage - che reciterà doppiamente anche in Il ladro di orchidee - e John Travolta gestiscono perfettamente. Il tema del doppio affrontato attraverso la perdita della propria identità e il puro linguaggio del cinema action, diretto con piglio dal regista asiatico John Woo, che regala agli amanti del genere un film di qualità destinato a diventare un classico capace di appassionare nel tempo.
9. Christian Bale e Hugh Jackman in The Prestige (2006)
Un saggio sull'identità connessa all'arte dell'illusionismo, con l'ottima interpretazione di Hugh Jackman e Christian Bale che mutano il loro aspetto e giocano con il pubblico e con sé stessi. Il duo è supportato dalla firma eccellente di Christopher Nolan che conduce lo spettatore in un vortice ad incastri, salvo poi abbandonarlo all'inganno della mente. Come ricorda il personaggio di Michael Caine 'ogni numero di magia ha tre atti'. Ed è proprio nel terzo atto di The Prestige che tutto si rivela, e i due protagonisti palesano le carte, al termine di un lungo confronto tra illusionisti. E il gioco di prestigio migliore tra Robert Angier (Jackman) e Alfred Borden (Bale), come consuetudine nel mondo dell'illusionismo, non può che lasciare di stucco.
10. Paul Dano in Il petroliere (2007)
Tra i grandi capolavori del primo decennio del XXI secolo, Il petroliere è un altro monumentale manifesto del cinema di Paul Thomas Anderson, che racconta l'amoralità, la dissolutezza e la decadenza degli Stati Uniti a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, adattata dal romanzo Petrolio di Upton Sinclair. Nella tormentata parabola di Daniel Plainview s'insinuano i gemelli Paul e Eli Sunday. L'incontro con Paul fa da apripista ad un possibile affare per l'acquisizione di un giacimento di petrolio ma successivamente è il difficile rapporto con il fratello gemello Eli ad emergere quale binario principale nell'evoluzione narrativa del film. Paul Dano è protagonista di una mirabile doppia performance, confermandosi uno degli attori più versatili della sua generazione nel difficile compito di affrontare il carattere così dissimile di una coppia di fratelli la cui vita è destinata a stravolgersi per sempre.