Il Re Leone, Chiwetel Ejiofor è Scar: “Il potere logora chi ce l’ha”

Intervista video a Chiwetel Ejiofor e Florence Kasumba, voci di Scar e Shenzi in Il Re Leone di Jon Favreau: il lato affascinante del male.

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Il Re leone: Chiwetel Ejiofor in un'immagine promozionale

I suoi occhi gialli e verdi sono una delle rappresentazioni più riuscite dell'invidia e del male: Scar, il leone fratricida ossessionato dal potere, è uno dei cattivi più complessi e interessanti della Disney, che ha contribuito in modo fondamentale al successo di Il Re Leone.

A 25 anni dal classico di animazione Disney, è nelle sale italiane dal 21 agosto il remake in computer grafica diretto da Jon Favreau, in cui Scar non ha più gli occhi dai colori sgargianti ma sembra un vero leone, con tanto di cicatrice sull'occhio a cui deve il nome. Un personaggio affascinante, di cui abbiamo parlato anche nel nostro approfondimento su Scar in quanto villain e mito de Il Re Leone. A raccogliere il testimone di Jeremy Irons è Chiwetel Ejiofor (nella versione italiana è invece Massimo Popolizio). Sua alleata fondamentale è Shenzi, capo delle iene, grazie a cui il leone si libera del fratello Mufasa, leader della Rupe dei re, e tenta di eliminare il nipote, Simba, che però riesce a sfuggirgli.

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Il Re leone: Scar in una scena del film

A doppiare Shenzi è Florence Kasumba, che abbiamo incontrato a Londra proprio insieme a Chiwetel Ejiofor, al junket europeo del film. La storia di Il Re Leone, ovvero quella di un fratello che uccide l'altro fratello, è purtroppo vecchia come il mondo: è, secondo la leggenda, alla base della fondazione di Roma, la ritroviamo nella Bibbia e nelle tragedie di Shakespeare.

Perché non siamo ancora riusciti a capire che siamo tutti parte del "cerchio della vita", appunto? "È vero, i personaggi de Il Re Leone hanno qualcosa di classico e shakespeariano" ci ha detto Ejiofor, contiinuando: "Per me il personaggio di Scar è consumato da un'ossessione, è assuefatto allo status, al potere. Riflette il nostro mondo: c'è uno scambio estremamente negativo, che causa una quantità incredibile di sofferenza. Ho cercato di entrare nella psicologia di Scar: è interessante perché ciò che fa è distruttivo, ma c'è qualcosa di lui che riesco capire, con cui empatizzo. Tutti siamo in grado di farlo: sappiamo tutti perché vogliamo prestigio e potere. Nella giusta dose può essere positivo avere queste cose: la maggior parte di noi sa darsi una regolata, ma lui è ossessionato al punto da impazzire. Capisco perché è fatto così ed è per questo che è interessante interpretarlo: è un riflesso della nostra società."

La video intervista a Chiwetel Ejiofor e Florence Kasumba

Il potere logora chi ce l'ha

A proposito di potere: Giulio Andreotti diceva che il potere logora chi non ce l'ha. L'interprete di Scar è d'accordo con questa affermazione? "Non sono d'accordo. Non sono d'accordo per niente! Credo l'opposto: il potere consuma chi ce l'ha. È così che ottengono il potere, perché ne sono ossessionati. È il motivo per cui il resto di noi deve fare i conti con queste persone: chi è ossessionato dallo status e dal potere è in grado di fare la scalata sociale, come Scar, e tutti gli altri ne pagano le conseguenze."

Il Re Leone: il punto di non ritorno per i remake Disney?

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Il Re leone: un'immagine con Scar e le iene

D'accordo con il collega Florence Kasumba: "È questa la bellezza di Il Re Leone: ci sono vari tipi di leader. C'è chi vuole il potere e c'è chi vuole mantenere l'equilibrio. Vedendolo siamo in grado di capire qual è la cosa giusta da fare: Mufasa dice che quando hai il potere hai delle responsabilità, hai il compito di mantenere gli altri al sicuro, capirli e proteggerli. Credo sia un messaggio importante."