Il lupo e il leone, Gilles De Maistre: “La famiglia non è una questione genetica, si tratta d'amore”

Gilles De Maistre, regista di Mia e il leone bianco, ci racconta i retroscena del suo ultimo lavoro, la fiaba naturalistica Il lupo e il leone, al cinema dal 20 gennaio con 01 Distribution.

The Wolf And The Lion Molly Kunz
Il lupo e il leone: Molly Kunz insieme a Mozart e Dreamer

Gilles De Maistre ammette candidamente che il primo spettatore a cui pensa quando prepara i suoi film è la sua numerosa prole. Dopo aver firmato nel 2018 il successo ecologista Mia e il leone bianco, il regista e la moglie Prune, che alternano i film all'attività primaria di crescere i loro sei figli, provano a fare il bis con Il lupo e il leone, delicata storia di amicizia nel regno animale al cinema dal 20 gennaio con 01 Distribution. Protagonista umana del film è Molly Kunz nei panni di una promettente pianista di nome Alma che, alla morte del nonno, si reca nell'isola canadese in cui l'uomo si era rifugiato. Presto, la giovane si ritrova in casa una lupa con cucciolo al seguito e un cucciolo di leone sopravvissuto a un incidente aereo e decide di adottarli. Con tutto ciò che comporta convivere con due animali selvatici.

Lupo Leone Gilles De Maistre
Il lupo e il leone, Gilles De Maistre sul set insieme ai cuccioli

"La nostra è un'azienda di famiglia" scherza Gilles De Maistre, che proviene dal mondo del documentario. "Quando creiamo una storia parte tutto dal messaggio che vogliamo dare. Intorno a questo costruiamo la storia. La natura e gli animali ci stanno molto a cuore e non condividiamo la concezione umana di usarli per il proprio divertimento". Sul set di Mia e il leone bianco, il regista francese ha fatto la conoscenza di Andrew Simpson, addestratore di animali famoso a livello internazionale per il lavoro con i lupi (da Il Trono di spade a The Revenant). "Stavo già collaborando con Kevin Richardson, l'uomo che sussurra ai leoni, e così ci siamo detti 'Perché non facciamo un film tutti insieme? Abbiamo unito i due predatori mitici del cinema in una storia di amicizia e amore".

L'elemento umano e quello animale

Lupo Leone 2
Il lupo e il leone: un'immagine di Mozart e Dreamer

Dietro l'atmosfera pacifica da film per famiglie, Il lupo e il leone ha richiesto una luna preparazione e un attento lavoro sul set per operare in piena sicurezza. "Ci vuole tanta pazienza" spiega Gilles de Maistre "e la cosa buffa è che nella vita non sono affatto paziente. Quando facevo documentari cercavo sempre la sorpresa inaspettata da inserire nel film. Mettendo insieme animali selvatici, persone, barche, foreste qualcosa accade per forza. Non posso dire che sia semplice, ma è un lavoro che dà molta gioia. Il segreto è imparare a osservare e non voler per forza controllare tutto".

Mia e il leone bianco: la storia vera al centro del film

Il Lupo E Il Leone 7
Il lupo e il leone: un momento del film

Parlando dell'elemento umano, De Maistre ripercorre il lungo processo di selezione per trovare l'attrice giusta per il ruolo di Alma: "Le attrici famose non amano lavorare con gli animali perché il processo è molto lungo. Preferiscono tenersi libere per Steven Spielberg, e poi temono di essere ferite dagli animali. Così ho cercato un'attrice non troppo famosa e ho trovato Molly Kunz. Mi serviva un'attrice che non solo fosse brava, ma che fosse intenzionata a imparare a interagire con gli animali. All'inizio lei non voleva accettare, non sapeva niente di animali, ma alla fine è stata bravissima". Ad affiancare Molly Kunz, sul set c'era anche il veterano Graham Greene, noto al grande pubblico per Balla coi lupi. "Graham è fantastico. Voleva fare il film perché ama gli animali, gli è piaciuta la sceneggiatura e ha fatto tanti film coi lupi. Ha una grande esperienza, è una vera star di Hollywood. Stando con lui ho capito come ha fatto ad avere una carriera così luminosa. Ho imparato molto da lui e ha dato tanti buoni consigli anche a Molly".

La magia della foresta del Quebec e il lavoro sul set

Il Lupo E Il Leone 9
Il lupo e il leone: Molly Kunz in una scena

Come sottolinea la nostra recensione de Il lupo e il leone, la vera magia del film sta proprio nell'osservazione del comportamento dei due protagonisti animaleschi e del loro incredibile legame. Legame che, come ci assicura Gilles De Maistre, è proprio come la vediamo: "Mozart e Dreamer erano davvero amici. Il cuore del film era proprio questo, la loro relazione doveva essere vera. Non si può fingere che due animali siano amici. Se ci fosse un problema, il leone sbranerebbe il lupo in un minuto. La loro relazione è stata costruita in due anni, i cuccioli sono stati messi insieme quando avevano appena un mese".

Il lupo e il leone, la recensione: salviamo la natura dall'intrusione dell'uomo

Il Lupo E Il Leone 10
Il lupo e il leone: una scena

Oltre ai protagonisti umani e animali, l'altra star de Il lupo e il leone è l'incredibile paesaggio del Quebec, dove è stata girata la pellicola. Gilles De Maistre ci racconta come ha scelto la location confermando una curiosità, la casa di Alma è la stessa usata nel 2004 per l'horror Secret Window, con Johnny Depp: "Ho esplorato tutto il Quebec per trovare il posto giusto finché un mio amico non mi ha segnalato questo post. Sono arrivato nel bel mezzo dell'inverno, l'hotel era chiuso, sembrava di essere in Shining. Ho capito che quello era il posto giusto. Quando sono tornato la proprietaria dell'hotel mi ha segnalato la casa sul lago dicendomi che avevano girato un film con Johnny Depp. Nella realtà, però, non si tratta di un'isola. Quella è stata una nostra finzione".

Il Lupo E Il Leone 2
Il lupo e il leone: una foto del film

Prima di lasciarci, Gilles De Maistre riflette sul messaggio contenuto ne Il lupo e il leone, messaggio contenuto anche nel discorso finale di Alma: "Il messaggio è che dobbiamo lasciare che gli animali vivano liberi e selvaggi nel loro ambiente. Difficile che in natura un lupo e un leone si possano incontrare, ma il film mostra come anche due anime così diverse possano convivere. La famiglia non è una questione genetica, ma è l'amore e il mio film è un allegoria al riguardo".