Il DVD di Ubriaco d'amore

Edizione buona ma al di sotto di quelle che erano le premesse per il film di Paul Thomas Anderson.

Un'edizione un pizzico al di sotto delle premesse, quella realizzata da Columbia per Ubriaco d'amore. Caratteristiche tecniche e soprattutto packaging di lusso a due dischi, portebbero a far pensare a qualità da riferimento e a una marea di extra, ma così non è.

Partiamo dal video, presentato nell'originale 2.35:1 in anamorfico, nel quale troppo spesso fa capolino una leggerissima grana, soprattutto sui fondali chiari a tinta uniforme. Un particolare chiaramente avvertibile, che si fa notare anche nelle occasioni in cui cala la luminosità e rende talvolta un po' innaturali anche gli incarnati. Un piccolo difetto che difficilmente è imputabile alla compressione, visto che il film è molto breve e non presenta gli extra su questo disco. Certo la fotografia voluta da Paul Thomas Anderson è decisamente particolare e quelle che a volte potrebbero sembrare pecche sono soltanto delle scelte stilistiche. Per il resto infatti la trasposizione digitale non dà adito a critiche, i colori sono riprodotti fedelmente come anche i giochi di luce, e anche la definizione e il dettaglio sono sempre su un buon livello, a parte le occasioni citate prima.

Di livello nettamente superiore la parte audio, vero pezzo forte dell'edizione e presentata in due tracce (inglese e italiana) codificate addirittura Dolby Digital 5.1 Ex. Del resto l'aspetto sonoro gioca un ruolo fondamentale nel film e per fortuna il dvd lo mette ottimamente in risalto, presentando una scena sonora profonda e dettagliata, facendo entrare in funzione i diffusori posteriori nelle occasioni giuste e soprattutto presentando una dinamica notevole, che ad esempio nella scena dell'incidente iniziale fa davvero sobbalzare sulla sedia.

Decisamente particolari gli extra, ai quali è stato dedicato un intero disco, che però è stato riempito solamente con circa trenta minuti di materiale. Ci sono tre trailer, un paio di scene eliminate, una gustosa gag di Philip Seymour Hoffman, alcuni brevissimi filmati con spezzoni della colonna sonora inframezzati dalle schermate colorate che caratterizzano la pellicola, e un altro delizioso cortometraggio composto da scene del film, riprese a volte in modo diverso. Con un disco intero a disposizione ci si aspettava ben di più, soprattutto da un regista come Paul Thomas Anderson. E il bellissimo "diario di Magnolia" si fa presto rimpiangere.