Il DVD di Roy Colt e Winchester Jack

Finalmente in DVD il western picaresco e scanzonato girato da Mario Bava nel 1970. Il video lascia un po' a desiderare, ma l'audio è buono e gli extra interessanti.

Un western scanzonato, picaresco, dai toni grotteschi e a volte spiccatamente comici: Roy Colt e Winchester Jack è il film con cui Mario Bava, maestro del genere horror, parodiava nel 1970 senza troppi giri di parole lo spaghetti western. Elementi palesemente finti, personaggi sopra le righe, vicende esagerate e farsesche: sarà forse discutibile, ma indubbiamente è anche gustoso il sense of humour che permea tutta la vicenda, completamente priva dei toni epici che spesso hanno caratterizzato il genere.

I protagonisti sono i due pistoleri del titolo, Roy Colt (interpretato da Brett Halsey) e Winchester Jack (Charles Southwood), che dopo essersi divisi si ritrovano insieme ad un reverendo alla ricerca di un tesoro. Fra loro anche una giovane indiana (Marilù Tolo) che si unisce alla banda e colpirà i loro cuori. E che alla fine si dimostrerà anche la più furba di tutti. Nel cast anche Teodoro Corrà, Mauro Bosco, Federico Boido, Giorgio Gargiullo e Isa Miranda.

Finalmente adesso è possibile scoprire Roy Colt e Winchester Jack in homevideo: il western di Mario Bava approda infatti per la prima volta in DVD con un'edizione della collana CineKult distribuita da CG Home Video.
Il video, a dire il vero, risente palesemente degli anni sulle spalle e si rivela fin dai primi momenti ricco di graffi e spuntinature, che calano di intensità per fortuna durante la visione ma sporcano comunque il quadro in maniera evidente. Un quadro che si presenta sempre confuso, poco definito e abbastanza rumoroso. C'è qualche buon primo piano e un croma discreto, ma il livello complessivo resta sotto la sufficienza.

Molto meglio l'audio. La traccia italiana in stereo fa lavorare esclusivamente il diffusore centrale, che però risponde con efficacia proponendo un sonoro molto pulito e senza nessun fruscìo. Naturalmente non c'è la spazialità di una traccia multicanale, ma i dialoghi sono chiari e precisi, discreta la dinamica mentre le musiche sono riprodotte senza sbavature.

Positivo anche il reparto dedicato agli extra. A parte infatti a una galleria fotografica, allo spot di Notturno e ai trailer della collana, troviamo il prezioso speciale "Era mio padre" con 18 minuti di interviste a Lamberto Bava, figlio di Mario Bava che racconta il personaggio del padre e le sue esperienze sul set, e Roger A. Fratter, esperto del genere.