Il Blu-ray de L'ultimo imperatore

Approda in alta definizione il film di Bernardo Bertolucci del 1987 che vinse ben 9 Oscar. Buona la cura nella parte tecnica, peccato per gli extra ridotti all'osso.

A cura della Videa-Cde, è uscita finalmente un'edizione italiana in alta definizione de L'ultimo imperatore, il film di Bernardo Bertolucci del 1987 che vinse ben 9 premi Oscar. Vi si narra vita e gesta di Pu Yi, l'ultimo imperatore cinese salito al trono nel 1908 ad appena tre anni di età e costretto a vivere a Pechino rinchiuso all'interno della Città Proibita, visto che nel 1911 la nascita della Repubblica Popolare cinese metterà fine all'impero. Da quel momento, le vicende di Pu Yi si succedono in mezzo a guerre e rivoluzioni, per finire dal potere alla normalità, fino alla morte da cittadino qualunque nel 1967, nel pieno della rivoluzione culturale e all'apice della dittatura di Mao.
Oltre al protagonista John Lone (che interpreta l'imperatore da adulto) da segnalare anche Peter O'Toole, nelle vesti del precettore scozzese Reginald Flaming Johnston, basilare per la crescita del protagonista.

Il blu-ray della Videa-Cde soddisfa le attese per la parte tecnica, mentre il reparto extra lascia invece a desiderare, soprattutto se rapportato a precedenti edizioni DVD. Bello innanzitutto il package, con una slip cover cartonata lucida color oro contenente l'amaray.

Il video in alta definizione de L'ultimo imperatore, seppur discontinuo, esalta la fotografia di Vittorio Storaro e permette effettivamente di ammirare il fim di Bernardo Bertolucci con una qualità mai vista prima, anche grazie a un altissimo bitrate.
Un discorso a parte lo merita il formato, un 2.00:1 che ha suscitato molte discussioni rispetto al 2.35:1 dell'epoca di uscita nelle sale, ma che pare rispecchi comunque la volontà di Storaro e dello stesso Bertolucci. Riguardo alle immagini, c'è un netto divario fra gli esterni della Città Proibita, sfavillanti, colorati e ricchi di dettagli, e quelli delle prime scene nel presente del film, ovvero la prigione dove l'ormai ex imperatore è rinchiuso: qui il croma è smorto e il quadro molto rumoroso e poco compatto. Sia chiaro che siamo di fronte anche a precise scelte stilistiche che spiegano questa discontinuità, anche se solo in parte. La grana è sempre presente e chiaramente avvertibile, ed è garanzia del mancato utilizzo di fastidiosi filtri, ma nelle scene scure della prima parte diventa un po' invadente a causa di un po' di rumore video aggiuntivo. Il taglio generale è morbido ma, come detto, sono decisamente appaganti le scene luminose della Città proibita, con una palette cromatica ricca e variegata che si esalta negli esterni, nonché primi piani che rivelano incarnati naturali e ben dettagliati.

Nutrita la proposta delle tracce audio: ne troviamo due (italiana e inglese) in DTS high resolution 5.1 e altre due (italiana e inglese) in DTS 2.0. Buona la traccia multicanale, che seppur non eclatante riesce a trasmettere una certa vivacità ambientale non presente nelle precedenti versioni, accompagnando la scena con un discreto coinvolgimento.

Peccato invece per la scarsità degli extra: troviamo infatti solo il trailer e il breve documentario denominato "Postcard from Cina", in cui Bertolucci descrive la location e altre caratteristiche della nazione. Un contributo sicuramente interessante, ma di soli 7 minuti.