Iconici e spettacolari, i parchi Disney rappresentano senza ombra di dubbio il sogno di molti bambini e adulti che almeno per una giornata desiderano immergersi in un'atmosfera fantastica dove l'impossibile diventa possibile. Se su DIsney+ avevamo già visto la serie Dietro le quinte dei Parchi Disney: The Imagineering Story e avevamo capito l'importante lavoro della figura degli Imagineers, ingegneri e artisti deputati all'ideazione e creazione delle attrazioni, in questo I segreti delle attrazioni Disney abbiamo la possibilità di capire più nel dettaglio il funzionamento e l'ideazione di molte delle attrazioni più famose e conosciute dei parchi della casa di Topolino. Narrata nella versione originale da Paget Brewster (attrice conosciuta e apprezzata nella serie Criminal Minds), la serie si compone di dieci episodi, disponibili in parte sulla piattaforma streaming dal 21 luglio 2021, e offre uno sguardo al dietro le quinte di attrazioni celebri come Jungle Cruise, It's a Small World, Haunted Mansion, e Star Wars: Galaxy Edge. Utilizzando filmati inediti e fotografie da archivio, viene mostrato allo spettatore come sono nate e state perfezionate negli anni queste incredibili attrazioni, grazie all'emergere di nuove idee e all'avanzare delle tecnologie. Abbiamo partecipato alla conferenza di presentazione di questa docuserie, alla quale hanno partecipato il produttore esecutivo e regista Brian Volk-Weiss e il quartetto di imagineers Janette Lamboy, Mark LaVine, Vanessa Hunt e Dave Durham.
Cosa distingue la serie dalle altre produzioni
È inevitabile che ci si chieda quali altri aspetti possano essere messi in luce dopo che una serie come The Imagineering Story ha avuto così successo su Disney+. Quest'ultima e I segreti delle attrazioni Disney, sembrano essere sulla carta due documentari molto simili e come tali viene da chiedersi quali siano le effettive differenze tra le due produzioni. A rispondere è stato Brian Volk-Weiss: "L'dea è nata grazie ad uno show per cui stavamo lavorando con la società Seven Bucks di Dwayne Johnson. Abbiamo proposto l'idea a Disney+ e ci hanno detto: perché non fare uno spettacolo simile a quello che hai proposto ma che riguardi le attrazioni? Ho detto che mi sarebbe piaciuto fare uno spettacolo sulle giostre e loro mi hanno ripreso dicendo di non usare mai più quella parole, si chiamano attrazioni! A quel punto il nostro team di sviluppo ha messo insieme una proposta nuova di zecca per uno show televisivo. Quello che abbiamo cercato di fare è stato abbandonare la storia e i protocolli di costruzione delle attrazione per concentrarci su quelle particolarità che hanno aiutato a costruire la cultura pop in cui viviamo e che permettono a Disney di continuare ad avere una voce così autorevole in questa cultura."
L'importanza della cultura pop
Come accennato da Volk-Weiss, I segreti delle attrazioni Disney non è solo una serie su come funzionano queste celebri macchine di divertimento, ma è un excursus di cultura pop, un percorso per capire come abbia influenzato noi stessi, il cinema e tutto ciò che ci piace. Il ruolo degli Imageneers in questo è fondamentale, attingono a piene mani dall'immaginario pop e cercano di rendere possibili cose che fino a poco prima erano state solo immaginate. Janette Lamboy così racconta questo lavoro: "Abbiamo il compito di fare cose impossibili, cose divertenti, cose magiche. E se stiamo cercando di dare vita a quelle storie, potete scommettere che ce ne sono molte altre da realizzare di cui gli ospiti non sono ancora a conoscenza, loro vedono solo il prodotto finale. Ad esempio con Jungle Cruise ed Animal Kingdom si voleva portare gli ospiti del parco in Africa ed è quello che abbiamo fatto decenni dopo che Walt Disney l'ha pensato."
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Ciò che gli ospiti non vedono
Se c'è un elemento che emerge dalla serie è il lungo e difficile lavoro che si cela dietro ogni attrazione, un groviglio di idee e intuizioni che piano piano va sbrogliato per trovare la giusta via da percorrere. Ovviamente tutto questo rimane nascosto agli ospiti del parco, che di solito godono esclusivamente dell'attrazione finita, ignorando tutto il complicato processo che c'è dietro. È stato chiesto agli addetti ai lavori quali reazioni si aspettino dal pubblico una volta che un'attrazione entra in funzione. A rispondere in modo semplice e inaspettato è stato Dave Durham: "La cosa più bella per me come Imagineer è poter stare vicino all'uscita di una nuova attrazione che abbiamo da poco aperto. Anni di lavoro di squadra, tante ore, tanti incontri, tante decisioni, hai la visione per tutto il tempo di ciò che vorresti che quel lavoro dovrà essere, e poi, quando tutto è stato detto e fatto, l'ospite commenta mentre esce dalla corsa e tu ascolti! Gli piace, sono felici? Ha rispettato le aspettative? Corrono indietro e si mettono di nuovo in fila? È quest'ultima la reazione che non ha bisogno di parole. Le loro azioni dicono tutto."