Pacato, riservato, Daniel Sharman sembra quasi intimidito dal clamore intorno alla sua persona. Sharman è stato scelto per interpretare il protagonista della I Medici 2, Lorenzo il Magnifico, raccogliendo l'eredità del collega e connazionale Richard Madden, che nella prima stagione interpretava Cosimo de' Medici. La serie, una coproduzione italo-americana, ha fornito all'attore la possibilità di conoscere a fondo l'Italia, desiderio espresso da lui stesso alla notizia dell'ingaggio per I Medici.
Quando lo incontriamo a Firenze per la premiere, Daniel Sharman ci racconta di aver chiesto di poter trascorrere due settimane da solo in Toscana prima dell'inizio delle riprese per vedere i luoghi, ambientarsi e comprendere il personaggio. "Ho letto molte cose scritte da Lorenzo, volevo capire meglio e rendermi conto della precisione dei dettagli" specifica Daniel Sharman. "È una figura storica importantissima, ma a un certo punto devi lasciar stare tutto e concentrarti sull'elemento umano, che è poi quello che conta veramente". Cosa ha imparato Daniel dell'Italia e di Lorenzo nella trasferta in solitaria? "Stare soli è una sorta di meditazione", confessa lui, "mi ha permesso di chiarire le idee, di mettere a punto una serie di cose e di aprirmi all'esplorazione di un nuovo personaggio".
Leggi anche: Recensione I Medici 2: quant'è bella giovinezza, l'ascesa di Lorenzo il Magnifico
Il mestiere dell'attore, una continua ricerca
L'approccio di Daniel Sharman al lavoro sembra piuttosto cauto. Di fronte alla novità di una fiction da protagonista, l'attore mette le mani avanti e confessa: "Nel lavoro mi metto sempre in discussione, mi chiedo se sono bravo, se ce la farò. Nel caso di Lorenzo ero ancora più nervoso del solito, non sapevo se avrei dato giustizia al personaggio, ma ho cercato di raccontare l'uomo dietro la Storia". Neppure l'amore dimostrato dal pubblico femminile, appostato fuori da Palazzo Medici Riccardi per incontrarlo sembra rassicurare Daniel Sharman, da tempo l'attore prova a scrollarsi di dosso l'etichetta di teen idol: "Il lavoro di un attore non è quello di preoccuparsi del proprio aspetto. Siamo talmente fortunati a fare un mestiere al servizio dell'altro, il nostro compito è studiare, esplorare nuove vie, superare i propri limiti. Nell'istante stesso in cui capisci di aver raggiunto un obiettivo, devi puntare ad altro".
L'impegno e la serietà sembrano essere i marchi di fabbrica di Daniel Sharman. Sarà questo il motivo per cui la produzione ha scommesso su di lui per un ruolo centrale come quello di Lorenzo il Magnifico, che lo vedrà impegnato per due stagioni, la prima dedicata alla giovinezza e la seconda alla maturità di Lorenzo. "Non so per quale ragione, ma i produttori hanno visto in me la persona adatta per raccontare la storia di Lorenzo" prosegue l'attore. "Ho cercato di capirlo, di conoscere la sua storia, ho capito il motivo di molte delle sue scelte. Mi sarebbe piaciuto essere lui, per me è il primo supereroe moderno, la sua storia merita di essere raccontata, così ne ho fornito una versione ideale. Ciò che ha fatto, il suo amore per l'arte è qualcosa in cui io credo profondamente".
Leggi anche: I Medici 2, Frank Spotnitz e il cast: "Abbiamo portato un po' di stile americano nella Rai"
Le passioni di Daniel Sharman? Lorenzo il Magnifico, Sean Bean e... Lucio Dalla
I primi episodi de I Medici hanno rivelato la presenza di scene d'azione, duelli, giostre medievali e lunghe cavalcate. Parlando della preparazione fisica richiesta dal ruolo, Daniel Sharman ammette: "Ci siamo dovuti allenare, ma il lavoro fisico più impegnativo mi aspetta nella terza stagione, che sto girando proprio in questo periodo. Lorenzo diventerà molto vecchio e io dovrò stare attento a ogni movimento, la preparazione richiesta sarà maggiore rispetto a quella di questa stagione". Stagione che ha permesso a Daniel Sharman di lavorare con una star vera, Sean Bean, che ne I Medici interpreta il principale nemico di Lorenzo, Jacopo Pazzi, contrario al mecenatismo e all'espansione dei Medici. Il pensiero di Sean strappa finalmente una risata a Sharman che ammette: "Sean Bean è uno dei miei eroi fin da quando ero piccolo. Lavorare con lui è stato surreale, avercelo di fronte dopo averlo visto per anni sullo schermo... quasi non ci credevo. Fingere di odiarlo è stato difficile, voglio dire, è Sean Bean, ma lui è talmente bravo da rendere tutto più semplice".
I Medici è una serie italiana da esportazione. La co-produzione americana e la presenza di star internazionali ha fatto vendere la prima stagione in oltre 100 paesi e la speranza dei produttori è quella di fare il bis. Così gli autori hanno calcato la mano sugli aspetti romanzeschi, violenza, sesso e intrighi politici. Rischio di snaturare l'immagine del nostro paese? Daniel Sharman non è d'accordo: "Io ho amato molto la serie tv Suburra, questo è un importante aspetto dell'Italia, deve essere raccontato. Il vostro è un paese complesso, è bello trattarne ogni aspetto". Ora che Daniel Sharman ha trascorso molto tempo in Italia, prima di salutarlo è inevitabile chiedergli cos'è che ama di più del nostro paese. A sorpresa l'attore inglese confessa: Lucio Dalla. Amo la musica pop italiana, soprattutto le canzoni di Dalla, ma non canterò. Se lo facessi moriresti subito".