How to Have Sex, la recensione: Guida per riconoscere i tuoi traumi

La recensione di How to Have Sex, il film di Molly Manning Walker, un debutto alla regia presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2023.

How to Have Sex, la recensione: Guida per riconoscere i tuoi traumi

Luce e ombra, gioia e perdita di controllo. Di questo parleremo nella recensione di How to Have Sex, il film di Molly Manning Walker presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2023, un debutto alla regia per un'artista che non è però nuova del mestiere, per un passato solido e apprezzato come direttore della fotografia. E va detto subito che quest'occhio attento per la luce e la costruzione dell'immagine si riscontra anche nell'approccio al suo primo film da regista, accorto e puntuale nel seguire la spinta al divertimento delle sue giovani protagoniste.

La miglior vacanza di sempre!

Questo hanno intenzione di fare le tre protagoniste di How to Have Sex, una vacanza degna di tal nome, una parentesi di divertimento senza limiti nelle loro vite. Sono Tara, Sky ed Em, tre ragazze britanniche che affrontano il loro viaggio a Malia, in Grecia, in una località molto popolare presso i giovani inglesi, come un rito di passaggio post-diploma, con l'intento di divertirsi e lasciarsi andare. E per Tara, la già esuberante ma forse anche più fragile del gruppo, anche l'occasione di avere un primo desiderato rapporto sessuale.

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How to Have Sex: una scena del film

Incarnare il divertimento

C'è energia, forza, leggerezza nella voglia di divertimento che incarnano le tre giovani protagoniste e nelle attrici che le portano su schermo: Mia McKenna-Bruce, vista in Persuasion di Netflix, Lara Peake, apprezzata in How to Talk to Girls at Parties, e l'esordiente Enva Lewis funzionano sia singolarmente nel tratteggiare i rispettivi personaggi, sia come gruppo nel comunicare l'intesa e l'alchimia tra le tre ragazze. Funzionano anche nel catalizzare l'attenzione della camera di Molly Manning Walker, che le indaga e scruta per portare su schermo gli alti e bassi della loro vacanza.

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Superare i limiti

Perché How to Have Sex ci mostra l'esuberanza, la gioia e voglia di divertirsi senza pensare e senza freni, ma anche i pericoli in agguato, le ambiguità e quei limiti che si superano senza rendersene conto, facendo scivolare la storia in atmosfere più cupe e delicate da trattare, verso una zona grigia sul filo del consenso sulla quale la regista sembra voler mettere in guardia il pubblico. Un aspetto della storia che viene trattato con delicatezza, in punta di piedi, lasciando che emerga sottile dagli sguardi e i volti dei protagonisti, dando un importante approfondimento tematico alla storia che ci viene raccontata senza cannibalizzarne lo sviluppo.

Conclusioni

È un buon esordio quello di Molly Manning Walker di cui vi abbiamo parlato nella recensione di How to Have Sex, il film presentato in Un Certain Regard di Cannes 2023 che ci porta in un resort greco dove tre ragazze britanniche vanno in vacanza e in cerca di divertimento sfrenato. La regista dimostra un buon occhio nel seguire le sue protagoniste, ma anche le tre giovani interpreti sono capaci di portare su schermo il divertimento quanto i dubbi e le zone grigie che si troveranno ad affrontare.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.0/5

Perché ci piace

  • L'occhio di Molly Manning Walker, che si conferma da regista come lo era da direttore della fotografia.
  • Le tre ragazze, per lo più in parte e capaci di incarnare l’esuberanza e la voglia di divertimento.
  • Il modo delicato con cui affronta le zone grigie della storia.

Cosa non va

  • Un maggior background per le tre ragazze avrebbe dato più forza e profondità.