Il plot
Annalise Keating e la sua squadra accettano la difesa di Paula Murphy, una madre di famiglia che, poco dopo essere stata arrestata per atti osceni in luogo pubblico, viene accusata di aver partecipato, vent'anni prima e con una diversa identità, a un attentato che era costato la vita a un uomo. Per scagionare Paula, Annalise decide di far testimoniare Gabriel Shaw, il leader del gruppo terroristico di cui la donna faceva parte, che da allora è rinchiuso in carcere; Gabriel, però, ha stretto un accordo segreto con l'accusa. Nel corso del processo, inoltre, Paula scompare all'improvviso.
Nel frattempo, Annalise è in preda all'angoscia a causa dei sospetti sul possibile coinvolgimento di suo marito Sam nell'assassinio di Lila Stangard. Il detective Nate Lahey scopre che l'alibi di Sam per la notte dell'omicidio è falso, ma decide di dire il contrario ad Annalise. Wes Gibbins, invece, tenta invano di aiutare Rebecca Sutter, fermata dalla polizia insieme a Griffin O'Reilly, il fidanzato di Lila e campione della quadra di football dell'Università. Il rettore si sforza di convincere Annalise ad accettare la difesa di Griffin, mentre Wes scopre che Rebecca era in possesso del cellulare di Lila, e che entrambe erano coinvolte in attività poco pulite...
Commento all'episodio
Dopo un secondo episodio, It's All Her Fault, di scarso mordente, Smile, or Go to Jail ripropone la medesima formula narrativa delle precedenti puntate, confermando più o meno il modello standard che ci aspetta per ogni puntata di How To Get Away With Murder. Da un lato il "caso della settimana", con una breve sfida in tribunale incentrata attorno a un processo per omicidio (e alla difesa di un imputato colpevole); dall'altro il "plot orizzontale" della serie, con la rete di indagini e sospetti relativi all'assassinio di Lila Stangard e all'identità del colpevole. E per ciascuno dei primi tre episodi, la vicenda del "caso della settimana" si è rivelata quella decisamente meno interessante e strutturata in maniera più superficiale: una situazione che si ripete pure in Smile, or Go to Jail, basato sul processo a Paula Murphy (la guest-star della settimana è Ana Ortiz, la sorella maggiore di Ugly Betty). Il subplot sul processo a Paula, in compenso, occupa minor spazio rispetto ai casi degli episodi precedenti, e inoltre rispecchia il tema al cuore della puntata, ovvero la fiducia - troppo spesso malriposta - nei confronti delle persone di cui si è innamorati.
Una tematica, per l'appunto, sulla quale si può innestare un duplice parallelismo. Il primo è relativo al matrimonio fra Sam e Annalise, con l'avvocatessa di ferro che continua a mostrare dubbi dilanianti e spaventose fragilità (e Viola Davis sa sfruttare in maniera ottimale le parentesi di debolezza del suo personaggio). Il secondo riguarda invece la giovane tirocinante Michaela Pratt, la quale scopre che il proprio fidanzato, l'aspirante politico Aiden Walker, da adolescente ha avuto un fugace rapporto sessuale con Connor Walsh: la subdola rivelazione di Connor (inclusa una maligna frecciata a proposito del pene di Aiden), e la reazione a dir poco isterica di Michaela, costituiscono alcuni dei momenti più (involontariamente?) divertenti dell'episodio, ma soprattutto contribuiscono a definire in maniera più vivida e precisa personalità e debolezze dei vari comprimari della serie, rimasti finora abbastanza in ombra. A tal proposito, anche fra Laurel Castillo e Frank Delfino emergono dinamiche private che prefigurano un probabile coinvolgimento sentimentale fra i due, mentre la sequenza più convincente e di maggior effetto dell'episodio è quella del confronto fra Annalise e Wes al commissariato: il rapporto tra la professoressa e il suo studente si sta rivelando infatti decisamente interessante e in grado di regalare diverse sorprese...
What's next
...Una delle quali, giustappunto, è la decisione di Annalise di assumere pro bono la difesa di Rebecca Sutter, accusata di aver ucciso la sua amica Lila. Il caso Stangard sta acquistando sempre maggior spazio all'interno della narrazione di How to Get Away with Murder, e sostenere l'innocenza di Rebecca potrebbe diventare la "missione impossibile" a cui Annalise e la sua squadra si dedicheranno con tutte le loro forze da qui alle prossime puntate. Mentre rimane da stabilire la presunta responsabilità di Sam Keating nella morte di Lila, in attesa che le ricerche del detective Lahey facciano emergere altre informazioni sulla notte dell'omicidio.
Conclusioni
Benché per molti aspetti risulti una serie costruita in maniera frettolosa e approssimativa, e sebbene i "casi della settimana" siano sviluppati in modo sbrigativo e non si stiano dimostrando particolarmente coinvolgenti, How to Get Away with Murder continua a mostrare una notevole capacità di incuriosire ed intrigare il pubblico. Il terzo episodio, Smile or Go to Jail, conferma in tal senso come il duplice murder mystery alla base del plot orizzontale funzioni assai meglio rispetto ai "gialli autoconclusi" delle singole puntate, rivelandosi il vero elemento di forza della nuova serie giudiziaria della ABC.
Movieplayer.it
3.0/5