Da Harry ti presento Sally a C’è posta per te: riscoprire Nora Ephron in autunno

Dietro alle tre rom-com divenute dei veri e propri cult c'è una donna che ha rivoluzionato per sempre l'idea di amore romantico: Nora Ephron. Quale momento perfetto, allora, per riscoprire la penna più frizzante del cinema se non la cozy season?

C’è posta per te

È freddo, un po' piove e un po' no e il richiamo del divano si fa sempre più forte. Sono gli ultimi sgoccioli d'autunno, in parole povere. Il momento perfetto per vedere (o rivedere) quei film che scaldano il cuore senza essere melensi, che fanno sorridere senza essere banali, che sono un dolce rifugio a fine giornata. Il nome giusto, in questi casi, è Nora Ephron.

Sceneggiatrice e regista, Ephron aveva una caratteristica rara: scrivere dialoghi che sembrano conversazioni reali e dirigere film che hanno il sapore di una casa accogliente anche se sono ambientati a migliaia di chilometri di distanza. I suoi tre titoli più amati - Harry, ti presento Sally, Insonnia d'amore e C'è posta per te - sono perfetti per trovare il giusto mood. Cosa serve per gustarli al meglio? Una tazza di tè fumante, una coperta calda, un animale da compagnia. Una dolce metà è un plus gradito (ma non essenziale).

Perché amiamo alla follia le commedie romantiche di Nora Ephron?

Nora Ephron sul set di Insonnia d'Amore
Nora Ephron

Nora Ephron ha un obiettivo chiaro: farci sentire a nostro agio. Lo fa attraverso pochi, semplici, ingredienti che si intersecano tra loro in modo unico. Prima di tutto i dialoghi: battute veloci, ironiche ma mai cattive, che restano impresse e colpiscono per inventiva.

Poi c'è lo spazio, inteso proprio come luogo fisico: New York e Seattle non sono solo sfondi ma posti in cui è bello passare del tempo, con i loro caffè, le librerie, i viali alberati. Infine, l'equilibrio: nei suoi film non c'è il melodramma fine a se stesso, ma i sentimenti che crescono piano piano, in modo naturale. Se a questo aggiungiamo una palette autunnale di colori e sensazioni (foglie gialle, luci calde, maglioni morbidi) ecco che i suoi film diventano i comfort movie per eccellenza.

Tre film per tre modi di credere nell'amore

Ci sono tanti modi di raccontare l'amore, ma Nora Ephron ne sceglie tre che ancora oggi funzionano perfettamente. Non serve essere romantici incalliti, basta riconoscersi in quelle piccole verità quotidiane che i suoi film mettono a fuoco con ironia e tenerezza.

Harry ti presento Sally, o del parlarsi fino ad amarsi

La copertina DVD di Harry ti presento Sally - Edizione speciale
Harry ti presento Sally

Il film con cui Ephron ha riscritto (letteralmente) la commedia romantica parte da un presupposto semplice: parlare è la forma più sincera di intimità. In Harry ti presento Sally (per la regia di Rob Reiner) seguiamo i due protagonisti dal loro primo incontro in macchina, durante un viaggio da Chicago a New York in cui litigano praticamente su tutto. Si rincontrano anni dopo in aeroporto, poi ancora in libreria: ogni volta sono un po' diversi, un po' più adulti, un po' più pronti a capirsi e a conoscersi davvero.

La loro storia cresce attraverso le confidenze a cuore aperto dopo una delusione sentimentale, le telefonate sincronizzate davanti ai rispettivi televisori, le cene tra amici in cui fingono di non guardarsi. E poi quella passeggiata iconica a Central Park, con le foglie che sembrano cadere apposta per loro.

Gli scorci mozzafiato di New York diventano lo spazio ideale per i dialoghi che cambiano la vita. Anni prima ce lo aveva detto già Woody Allen, in fondo. Ma Nora Ephron usa la leggerezza per costruire personaggi vivi e imperfetti che si innamorano parlando e non malgrado le loro differenze, ma proprio grazie ad esse.

Harry, ti presento Sally: dalle frasi cult alla scena finale, il film non è invecchiato di un giorno Harry, ti presento Sally: dalle frasi cult alla scena finale, il film non è invecchiato di un giorno

Le distanze che uniscono: Insonnia d'amore

Meg Ryan è Annie nel film Insonnia d'Amore
Meg Ryan in Insonnia d'amore

Sam (Tom Hanks), architetto e padre vedovo, diventa suo malgrado una piccola celebrità radiofonica quando il figlio Jonah chiama una trasmissione notturna per parlare della mamma che non c'è più. Annie (Meg Ryan), giornalista a Baltimora, ascolta per caso quella voce piena di malinconia e qualcosa in lei scatta: scrive una lettera, poi un'altra, poi pensa di andare a incontrarlo davvero.

In questa storia la regista sposta il focus dal dialogo diretto al desiderio a distanza. Seattle e New York sono due estremi geografici che in Insonnia d'amore diventano metafora del tempo che serve per guarire e per ricominciare. I due protagonisti non si incontrano quasi mai, ma la loro connessione attraversa lo schermo come una corrente silenziosa.

La pioggia, le luci che si riflettono sull'acqua e le case che sembrano galleggiare creano un'atmosfera da sogno, malinconica ma piena di speranza. È il film perfetto per chi ama i sentimenti che maturano piano, come il tè che va lasciato in infusione qualche minuto in più.

C'è posta per te: l'amore online, per la prima volta

Ce Posta Per Te
Tom Hanks e Meg Ryan

La stessa coppia torna anche in C'è posta per te. Con questo titolo Nora Ephron porta la sua poetica nel nuovo millennio, sostituendo le lettere con le e mail e le coincidenze con gli algoritmi. Ma l'emozione resta identica: due persone che si trovano perché si dicono la verità, anche se non lo sanno.

Kathleen Kelly gestisce una piccola libreria per bambini, ereditata dalla madre: un luogo pieno di favole, rituali e affetto vero - che fuori dallo schermo è diventato il sogno di milioni di persone, inutile negarlo. Joe Fox è invece l'erede di una grande catena che sta per aprire un megastore proprio nel suo quartiere. Quando i loro mondi si scontrano, la rivalità è inevitabile. Quello che non sanno è che, online, si stanno già scrivendo ogni sera - sotto pseudonimo - confidandosi desideri, paure, sogni e abitudini.

Ephron alterna l'intimità delle confessioni alle scene di vita quotidiana e l'autunno newyorkese li accompagna verso la rivelazione finale e un ultimo incontro che profuma di seconda possibilità.

"Non vai pazza per New York in autunno? Mi fa venire voglia di comprare quaderni e matite" è la frase che riassume l'essenza del film. Perché la felicità è fatta di gesti minuscoli, di routine che diventano rituali, di parole - e persone - che si scelgono con cura.

Cosa rende i film di Nora Ephron adorabili ma non stucchevoli

Il trucco è semplice: la sceneggiatrice (e regista) non prende in giro i suoi personaggi e non li idealizza. Tutto il contrario! Lascia che sbaglino, che abbiano paura, e intanto li avvicina con cura, una nevrosi dopo l'altra, finché non possono più fare a meno l'uno dell'altro. La scrittura è incredibile proprio perché evita frasi fatte, alle quali preferisce parole normali ma piazzate al punto giusto.

Il risultato è un calore incredibile che si propaga dentro di noi: ci si rilassa, sì, ma ci si sente anche un po' più pronti a chiamare quella persona, a cambiare lavoro, a fare pace con qualcuno. Insomma, a fare qualcosa.

Da Piccole Donne ad Autumn in New York: 5 film romantici per chi ama l'autunno Da Piccole Donne ad Autumn in New York: 5 film romantici per chi ama l'autunno

Consigli pratici per una serata romantica: due modi per gustarsi al meglio la visione

Passiamo ora alla parte divertente: il set-up perfetto per entrare nel mood e godersi al massimo le rom-com cult di Nora Ephron. Le modalità di visione consigliate sono due.

Piano A: maratona completa
Plaid oversize, candela alla cannella o vaniglia, biscotti speziati o popcorn caramellati. Si inizia con Harry, ti presento Sally per rompere il ghiaccio, si passa a Insonnia d'amore quando fuori è già buio ed è venuta voglia di una dose in più di romanticismo. In chiusura, C'è posta per te: per andare a dormire con la testa piena di sogni e cani che scodinzolano a Central Park.

Piano B: breve ma intenso
Scegliere solo uno dei tre film e mettersi in modalità comfort. Impostare il telefono su "non disturbare", scegliere luci soffuse e, se piove, finestra leggermente socchiusa. Così, quando parte la prima scena, il mondo fuori diventa solo una colonna sonora in più.