Il dodicesimo episodio di Gossip Girl, che segna il midseason finale, è stato seguito da appena 2,22 milioni di spettatori, ed è indice dello scarso successo ottenuto dalla serie nella prima parte della stagione.
La puntata, dal titolo The Debarted (da The Departed, film di Martin Scorsese del 2006 con Leonardo Di Caprio), diretta da Jason Ensler (regista di alcuni episodi di Chuck) e scritta da Stephanie Savage (produttrice e sceneggiatrice, oltre che di Gossip Girl, anche di The O.C.) è l'ultima di questo 2009: in prossimità delle vacanze natalizie, infatti, la serie si prende una pausa fino a data ancora da destinarsi. Mentre alcuni rumors promettono che tornerà già a inizio gennaio con l'episodio Jenny Full of Grace, altri, in vista del nuovo teendrama della CW Life Unexpected, in onda appunto all'inizio del 2010, vedono incerto il ritorno di Gossip Girl fino al prossimo 8 marzo (nella sezione news, vi faremo comunque sapere quando il tredicesimo episodio andrà effettivamente in onda).
E mentre i fan più accaniti sperano che la pausa non sia così lunga, noi dal canto nostro ci auguriamo che i tre mesi di stop vengano confermati e che tale periodo possa giovare alla serie, auspicando in particolar modo che gli autori si concentrino ad apportate migliorie significative sia a livello di trama che di sceneggiatura, viste le numerose lacune emerse in quest'ultimo periodo.
La più recente, indubbiamente quella riguardante Serena e il suo nuovo amore Tripp: se già la loro storia faceva acqua da tutte le parti, infatti, in quest'ultimo episodio tocca i limiti dell'inverosimile. Una sfilza di eventi privi di senso e del tutto inspiegabili investe la bionda protagonista, abbandonata su due piedi dal politicante dopo la fuga d'amore della scorsa settimana, aprendo così una voragine nel cuore della Van Der Woodsen, ma soprattutto nella pazienza dei fan, ormai a dir poco esausti dall'insensatezza delle storie raccontate. La rottura tra Serena e Tripp sopraggiunge dopo un episodio appena, lasciando il pubblico in preda al dubbio ed allo sgomento.
E se vi sembra che questa storia abbia buchi da tutte le parti, aspettate di sentire quella di Jenny: per finanziarsi il suo ruolo da Regina dell'Upper East Side, alla giovane Humphrey non bastano i soldi di Lily (nuovamente in crisi con Rufus, tanto per aggiungere noia alla noia), e per poter regalare borse di Yves Saint-Laurent alle sue amiche mean girls (in quale mondo una cosa del genere accade realmente, non ci è concesso chiedere) decide di diventare una spacciatrice.
Tanto per aggravare ulteriormente il suo ruolo controverso e confuso, eccola quindi al fianco di Damien (un nuovo personaggio interpretato da Kevin Zegers), a vendere droga senza inibizioni alcune, per guadagnare soldi extra e provare quel brivido che evidentemente la macchina da cucire non sa più darle.
Una trovata alquanto insensata sinceramente, senza fondamenta, e l'idea generale è che i creatori non sappiano davvero cos'altro inventarsi: non era sufficiente Serena nel ruolo della ribelle libertina, meglio affibbiarlo anche a Jenny Humphrey, tanto per aggiungere carne sul fuoco e colmare il vuoto lasciato dal fratello Dan, in preda all'oblio in cui è precipitato dopo essersi riscoperto innamorato di Vanessa. E mentre l'intera trama sembra andare a rotoli e la credibilità della serie appare ormai appesa a un filo, ecco finalmente un barlume di speranza lasciato trapelare dalle vicende di Chuck Bass, dal suo passato e dalla romantica storia d'amore che lo lega a Blair.
Nel giorno della commemorazione della morte del padre Bart, il ragazzo si ritrova a dover fare i conti con se stesso e con la sua autostima, ma soprattutto con i suoi fantasmi. Alla corsa spasmodica intrapresa per diventare un brillante uomo d'affari, Chuck ha affiancato una sfida personale, in memoria dell'antico conflitto con suo padre: il volerlo superare a ogni costo infatti, lo ha spinto a fare sempre di più, sacrificando emozioni e dolori, senza mai voltarsi indietro, almeno fino a ora.
E proprio in questo triste giorno Chuck, grazie al prezioso aiuto di Blair, paziente, protettiva e comprensiva come non mai, riesce a superare una volta per tutte il rancore che lo lega da sempre a Bart e a cacciare via il suo fantasma che lo ossessiona, accettando finalmente la sua morte.
In una commovente scena davanti la stanza d'ospedale dove Bart si spense, Chuck, dopo vani tentativi, si lascia improvvisamente andare a un pianto profondo e liberatorio, lasciando trasparire tutte le debolezze di un giovane uomo cresciuto troppo presto, senza una madre ad accudirlo, e con un padre padrone troppo severo ed esigente.
Mentre Blair lo prende teneramente per mano per condurlo alla tomba del defunto, gli occhi di Chuck comunicano allo spettatore malinconia e dolore, in una cornice commovente e coinvolgente. Ottima la prestazione dell'attore Ed Westwick in questo caso, da sempre uno dei migliori della serie, calatosi perfettamente nel personaggio e credibile sotto ogni punto di vista.
Ad aggiungere pathos alla vicenda, il colpo di scena finale, un cliffhanger davvero inaspettato e utile ad aggiungere suspense alla storia: sulla tomba di Bart, a piangere la sua morte, Chuck scorge da lontano una donna dal volto familiare. La confusione e il caos emotivo di cui è vittima il ragazzo però, non gli consentono in un primo momento di riconoscerla: sarà una visione, o sarà reale, si chiede Chuck, perché la donna che ha visto non è altri che sua madre, dichiarata morta nove anni prima.
Per scoprire la verità, non ci resta che aspettare il nuovo anno, sicuri che allo scoccare della mezzanotte, molti fan esprimeranno un comune desiderio, che serbano nel cuore da molte settimane ormai: che la serie torni quella di una volta, emozionante, divertente e originale.
Nell'attesa: happy New Year, Gossip Girl!