In Gomorra 4 c'è un nuovo regista: Marco D'Amore, dopo aver interpretato Ciro Di Marzio per tre stagioni (che riprenderà nel film a lui dedicato), ha cambiato ruolo, dirigendo due episodi della quarta, precisamente il numero cinque e il numero sei. Se tutti i suoi colleghi confermano che sul set era serissimo dietro la macchina da presa, lo stesso non si può dire di Ciro Visco ed Enrico Rosati, registi storici della serie di Sky: quando si è dovuto girare la scena della morte di Ciro, i due confermano che tutta la troupe era in lacrime: "Ero aiuto regista di Francesca Comencini per quella scena" ci ha detto Visco, continuando: "Mi ricordo che su quella barca abbiamo fatto delle prove meccaniche per non bruciare le intenzioni e al primo ciak, che credo sia quello che è stato effettivamente montato, allo stop ci siamo guardati e avevamo tutti gli occhi lucidi. Con Ciro è finito un periodo di Gomorra per noi importantissimo: con lui avevamo seguito fin dall'inizio il dipanarsi del racconto."
In questa quarta stagione Enrico Rosati e Ciro Visco tornano a girare scene d'azione e, come ci ha confermato il primo, ormai gli attori tremano quando lo vedono arrivare: "Ho seppellito talmente tanti personaggi che ormai quando mi vedono hanno tutti paura."Abbiamo incontrato i registi a Roma, alla presentazione italiana della quarta stagione di Gomorra - La Serie, e abbiamo chiesto dettagli sul cambiamento di regia: in questi nuovi episodi si sta meno addosso ai personaggi rispetto al passato, ci sono campi lunghi, l'inquadratura si è allargata. Anche gli spazi sono cambiati: non c'è solo Napoli, ma anche Bologna, Roma, Londra. Un po' come se il male che Genny Savastano (Salvatore Esposito) e soci rappresentano si fosse sparso in giro per il mondo.
Secondo Rosati - a proposito qui potete leggere la recensione degli episodi 7 e 8 di Gomorra 4, da lui diretti - "È cambiata la storia: cambiando la storia la regia ovviamente si adatta agli episodi. In questa quarta stagione ne ho girati due e sono entrambi diversi. La verità è che noi continuiamo a girare nella stessa maniera, perché abbiamo una grammatica molto precisa: i primi piani vengono fatti in un certo modo, i totali... Però il cinema non è solo tecnica di ripresa: è il racconto di una storia. Se la storia cambia tu puoi inquadrare una cosa nella stessa maniera ma quello che arriva allo spettatore è comunque diverso." D'accordo Visco: "È tutto figlio di quel momento: la cosa bella di Gomorra è che, anche per le tempistiche che abbiamo, stando sul set al momento della messa in scena riusciamo sempre a creare qualcosa di nuovo. Poi finalizza il montaggio. A volte per stare col personaggio conviene sovvertire le regole di questo linguaggio."
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