Per il momento Enzo Villa e Valerio Misano, detti rispettivamente "Sangueblù" e "o Vucabulà", e interpretati da Arturo Muselli e Loris De Luna sono rimasti parzialmente nell'ombra. Ora che però Ciro Di Marzio (Marco D'Amore) è uscito di scena e Genny Savastano (Salvatore Esposito) si è spostato in lidi internazionali, sono loro a dividersi il trono della Napoli criminale insieme alle antiche famiglie e a Patrizia (Cristiana Dell'Anna), lasciata da Genny a comando di Secondigliano. In Gomorra 4, dal 29 marzo su Sky Atlantic HD, il duo di malavitosi dalla faccia apparentemente pulita ci riserverà diverse sorprese.
Una sensazione confermata anche dagli interpreti di questi personaggi, Arturo Muselli e Loris De Luna, che, ancora non sappiamo bene perché, sono così profondamente legati. Il loro sodalizio è stato ulteriormente saldato dalla morte di Ciro, che ha stravolto gli equilibri di Gomorra - La Serie: "Sangueblù ora non ha tanta voglia di parlare dopo quello che è successo" ci ha detto Muselli a Roma, alla presentazione della quarta stagione, continuando: "Cade in un silenzio profondo, si chiude dentro se stesso per capire cosa ha perso e non ha visto. Deve capire qual è la causa che gli ha fatto perdere la verità." Se Arturo Muselli è criptico, Loris De Luna mette in chiaro da subito il sentimento che guida il suo personaggio: "Con Ciro Valerio ha seppellito sicuramente il farsi comandare: non vuole più sentirsi dire ciò che deve fare. È un problema che Valerio si porta dal contesto familiare: i genitori gli imponevano di fare certe cose, poi ha vissuto, nella terza stagione, situazioni simili con il clan, dovendosi relazionare con dei boss e la loro gerarchia. Per lui questa quarta stagione presenta la possibilità di prendere l'iniziativa".
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Marco D'Amore, regista invisibile
Anche se è uscito di scena, Marco D'Amore è ancora presente nella quarta stagione di Gomorra, ma come regista - qui potete leggere la recensione degli episodi 5 e 6 di Gomorra 4, da lui diretti - quanto è stato difficile rimanere seri vedendolo dall'altra parte della telecamera? "Siamo stati serissimi" ha detto subito De Luna, spiegando meglio: "Nel momento in cui si girava eravamo tutti incredibilmente seri. Poi in realtà Marco non si vedeva: stava con un cappellino con la visiera a testa bassa tutto il giorno, quindi vedevi soltanto una figura scura dietro la telecamera. Non si faceva sentire". Muselli conferma: "È vero. Poi quando si diceva stop grandi risate. Marco, venendo anche lui dal teatro, possiede l'attitudine del giocare seriamente: anche se stai facendo qualcosa di molto serio in realtà stai continuando a giocare."
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