Dopo il successo del primo Godzilla del 2014, Michael Doughtery regista e sceneggiatore tra i più prolifici del genere cinecomic e fantasy-horror, è stato chiamato a dirigere il sequel: Godzilla 2 - King of the Monsters
Qui il pubblico ritroverà alcuni tra i più leggendari tra i kaijù, i mostri lanciati da quell'immenso filone cinematografico che nacque in Giappone alla fine degli anni '50, palese metafora dei pericoli collegati all'era atomica, di cui l'Isola del Sol Levante aveva sofferto i più famosi orrori...
Quasi a voler esorcizzare il dramma subito ad Hiroshima e Nagasaki, così come il pericolo dell'olocausto nucleare che attanagliava il mondo diviso dalla Guerra Fredda in quegli anni, il cinema giapponese cominciò a sfornare pellicole a ripetizione, tutte legate alle imprese distruttive di queste creature gigantesche, frutto di mutazioni genetiche complesse e di natura radioattiva.
Ed il primo ad esordire sul grande schermo, nel 1954 fu proprio il nostro amatissimo Godzilla, nell'immortale capolavoro diretto da Ishirô Honda, che aprì la strada non solo al genere dei cinema dei mostri, ma anche a quello dei mecha, i robot giganti, protagonisti di innumerevoli anime, cartoni e film, e che tanto fortuna hanno avuto presso il pubblico negli ultimi decenni.
Non è un caso che MonsterVerse, il media franchise frutto della collaborazione tra Legendary Pictures e Warner Bros., già nella scena topo i titoli di coda di Kong: Skull Island avesse fatto capire che intendeva riportare sul grande schermo le battaglie tra queste creature, tanto colossali quanto affascinanti. E l'urlo finale di Godzilla confermava il tutto...
La promessa è stata mantenuta, Godzilla II - King of the Monsters, vedrà infatti la presenza di altri tre Kaijù oltre all'immortale lucertola gigante radioattiva:
Mothra, Rodan e King Ghidorah, che vanno ad aggiungersi all'elenco di mostri presenti nel franchise già visti in Kong: Skull Island di cui vogliamo ricordare soprattutto il terribile Ramarak (il lucertolone antagonista principale del film).
Ma chi sono questi tre mostri giapponesi? Qual è la loro storia e che cosa possiamo aspettarci da loro?
L'eroica falena
Già dal trailer di Godzilla II - King of The Monsters gran parte del pubblico meno edotto in tema di Kaijù e di mostri giapponesi in generale, si era chiesto chi fosse quello strano essere alato che appariva nel trailer, questa sorta di enorme falena che (a quanto si intuiva) non sembrava poi così particolarmente minacciosa o aggressiva. O perlomeno non quanto gli altri presenti nel trailer.
In effetti la storia di Mothra (questo il nome del misterioso essere) e le sue caratteristiche, sono assolutamente uniche e rendono questa enorme creatura alata una delle poche realmente eroiche e benevole verso l'umanità, nell'oscuro universo dei Kaijù.
Concepita dalle menti di Takehiko Fukunaga, Shinichiro Nakamuraa e Yoshie Hotta su incarico diretto della Toho, la storica casa di produzione giapponese, Mothra fu creata con un aspetto molto più rassicurante rispetto a quello degli altri colossi suoi pari, al punto da sembrare un incrocio tra una falena e una farfalla.
Del resto lo stesso nome Mothra deriva dall'inglese Moth (falena) con l'aggiunta del suffisso -ra, che come per Gojira (il vero nome di Godzilla in giapponese), è legato a kujira, il termine giapponese per balena.
Mothra debuttò al cinema nel 1961, dove venne descritta come una creatura strettamente legata al mondo del magico e del fantastico, proveniente dalla misteriosa Infant Island, isola polinesiana soggetta a mutamenti radicali per via degli esperimenti nucleari antecedenti.
Tra i vari e strani abitanti di Infant Island, vi erano anche due piccole fatine, le Shobijin, sacerdotesse fedeli a Mothra, all'epoca ancora dentro il suo gigantesco uovo, che lascerà solo quando le due verranno rapite e trasportate a Tokyo.
Mothra, sotto forma di larva, si recherà a Tokyo, creando un gigantesco bozzolo attorno alla Tokyo Tower, da cui uscirà potenziata e pronta per andare a reclamare la restituzione delle due piccole fate.
Mothra al contrario di altre creature, anche nelle pellicole successive (ben 15 fino al 2017 e Kong: Skull Island)fu quasi sempre descritta come naturalmente pacifica, protettiva verso la sua isola e moderata.
Negli anni questa creatura venne dotata dei poteri più disparati e vari, che gli ultimi estratti dal trailer di Godzilla II - King of The Monsters sembrano avere in parte recuperato.
Sappiamo che può far fuoriuscire dalle ali una specie di polvere velenifera, che le due mandibole dentate le permettono di infliggere potenti morsi, persino quando è larva è pericolosa, visto che può secernere una sostanza paralizzante.
Mothra è in grado di emettere onde beta bluminescenti, sa volare ad alte velocità, le sue zampe appuntite ne fanno un nemico ostico per chiunque alla corta distanza e può emettere anche raggi a base di particelle atomiche in grado di distruggere praticamente ogni nemico.
La sua natura semi-divina è testimoniata anche dai suoi poteri psichici, che usa quasi sempre per comunicare con gli umani (spesso però lo fanno per lei le sue due sacerdotesse) ma che possono diventare formidabili armi di distruzione.
A conti fatti sovente la sua figura ha ricordato a molti quella della Fenice, anch'essa essere a metà tra il portatore di vita e di morte, in grado di rigenerarsi e di risorgere..
Comunque sia, la sua presenza promette di essere una delle più interessanti e probabilmente anche toccanti per il pubblico femminile, che fin dalla sua creazione, ha visto nella gigantesca e curiosa creatura alata, un simbolo molto forte di qualità quali sensibilità, comunicatività e coraggio.
Lo ptenarodonte gigante
Tra i più amati tra i Kaijù vi è sicuramente lui: Rodan.
Nel suo caso le origini sono molto più palesi e semplici, visto che questo gigantesco essere, dalla potenza devastante, è chiaramente ispirato al Pteranodonte, uno dei rettili alati più famosi e popolari tra quelli della preistoria.
Il suo stesso nome del resto, in origine doveva essere Radon (contrazione di Pteranodonte), ma fu cambiato fuori dai confini giapponesi per evitare un possibile misunderstanding per il pubblico anglosassone, per il quale il radon era anche un elemento della tavola degli elementi. Idea poi non così sbagliata se si pensa che il radon è un gas radioattivo!
Vi è un'altra versione riguardante il nome Radon, nella pronuncia giapponese diverrebbe Ladon, simile a Ladone, leggendario drago della mitologia greca dalle cento teste, che sorvegliava i pomi d'oro delle Esperidi.
Ad ogni modo non si può negare che Ken Kuronuma, l'uomo che lo creò, seppe assolutamente dare agli amanti del genere un mostro dalle caratteristiche uniche, impressionanti e terrificanti nel 1956, quando Ishirō Honda (ancora lui!) lo fece conoscere al mondo in Rodan il mostro alato.
Rodan infatti negli anni ha avuto mole e misure diverse tra loro, a seconda della serie cinematografica di riferimento, con un'altezza che oscillava dai 50 metri dell'era Showa ai 100 di quella Millennium, un peso tra le 15.000 e le 30.000 tonnellate e un'apertura tra i 120 ed i 150 metri.
Numeri da capogiro per un essere da capogiro, capace di volare a velocità incredibili, tanto da generare vere e proprie tempeste con lo spostamento d'aria sia in volo che a terra.
L'enorme essere volante inoltre, è immune al raggio atomico di Godzilla, elemento che ne ha fatto in diversi film (ben undici prima del MonsterVerse)uno degli avversari più temibili mai incontrati dall'enorme lucertola.
Rodan è inoltre dotato di un potentissimo becco dentato, di artigli sulle zampe e aculei sulla testa e sul petto, inoltre può sollevare creature molto più pesanti di sé.
In alcune versioni manga e videoludiche, Rodan poteva assorbire energia vitale da ogni essere vicino per rigenerarsi e soprattutto lanciare raggi di energia atomica contro i nemici dalla bocca.
Nel film del 1956, viene spiegato come Rodan vivesse nelle profondità del sottosuolo e che abbia acquisito i poteri e la taglia assolutamente fuori scala a causa dell'esposizione alle radiazioni. Incauti minatori avrebbero risvegliato Rodan e la sua compagna, nonché una sorta di enormi larve chiamate Meganulon, che avrebbero seminato il terrore tra i minatori. Il fatto di averle mangiate per molti avrebbe aumentato i poteri della coppia di giganteschi essere alati, che per quanto poi capaci di seminare morte e distruzione, avrebbero dimostrato un forte attaccamento l'uno all'altra, fino all'estremo sacrificio.
Di certo anche nel trailer di Godzilla II - King of The Monsters viene sottolineata la natura distruttiva di un essere profondamente legato ai vulcani, così come nel film del 1956 lo era al Monte Aso, il più grande vulcano attivo del Giappone. La sua storia cinematografica e televisiva ci parla di un essere formidabile, che non ama l'umanità al contrario di Mothra, che secondo molti altro non era che l'incarnazione dell'Unione Sovietica. Rodan è stato sovente nemico ma anche alleato di Godzilla, grazie all'opera mediatrice di Mothra, a causa del comune odio che lega il grande sauro volante e la lucertola radioattivva verso l'ultimo tra i mostri che vedremo nel film di Dougherty: King Ghidorah.
Il drago venuto dallo spazio
Senza ombra di dubbio i diversi trailer di Godzilla II - King of The Monsters hanno causato reactions pazzesche quando si è intravista la sinistra e possente sagoma di quello che è sempre stato il più acerrimo rivale di Godzilla, la sua nemesi per eccellenza, nonché uno dei kaijù più popolari: King Ghidorah.
Partiamo dicendo subito che King Ghidorah, al contrario di molti altri Kaijù, non è un animale preistorico o legato ad una mutazione generata dalle radiazioni.
Almeno nel concept originale, visto che poi fu descritto come una creatura del futuro, un antico guardiano del Giappone e via dicendo, si tratterebbe di un essere che si aggira per l'universo, originario di Venere e responsabile della distruzione di molti pianeti.
Il grande Tomoyuki Tanaka (il padre di Godzilla) ebbe l'illuminazione sul creare questa grande e spaventosa creatura sia dall'Idra di Lerna che Yamata no Orochi, il drago a otto teste della mitologia giapponese, da sempre considerato il pericoloso custode dell'isola. Tuttavia per esigenze di scena, le teste si ridussero a tre, e si decise per la tonalità dorata, visto il suo legame con Venere, il pianeta d'oro, e si decise di dargli una conformazione simile ad una viverna, dotata quindi di ali, ma sprovvista di zampe anteriori, al fine darle un "tocco" maggiormente demoniaco.
King Ghidorah è una creatura assolutamente colossale, nella sua versione più grande, l'enorme drago dalle tre teste pesa 30mila tonnellate, è alto 100 metri, ha un'apertura alare di 175 metri.
I suoi poteri sono terrificanti. Le sue tre teste sono adornate da corna aguzze e contano tre fauci dotate di denti colossali, che possono scattare a velocità inaudita.
Quando vola, la potenza delle ali è tale da poter creare uragani e la sua struttura elettro-recettiva (il suo corpo ha tracce di oro per facilitare il passaggio di energia bio-elettrica) fa sì che alla presenza di vapore acqueo nell'aria, egli possa causare tempeste di fulmini di inimmaginabile potenza.
Da ognuna delle sue teste, Ghidorah può scagliare raggi di energia gravitazionale dalle sue tre fauci, con effetti a dir poco catastrofici e distruttivi.
Le ali del mostro terminano con punte che sovente vengono utilizzate per scaricare l'energia bio-elettrica accumulata, generando lampi di eccezionale potenza.
Ghidorah è dotata di numerosi artigli retrattili posti alla fine della coda (altro elemento che la rende simile alle viverne medioevali) che la rendono a volte simile ad un gigantesco serpente nelle movenze, ma che hanno un grande potere distruttivo.
Come se ciò non bastasse, King Ghidorah è una creatura sostanzialmente immune ad ogni tipo di arma in possesso dell'uomo ed è capace di resistere anche al raggio atomico di Godzilla.
Tutte queste qualità assieme, la rendono assolutamente terrificante da affrontare, persino per un grande avversario come Godzilla, che difatti ha scoperto nei numerosi scontri nel corso degli anni, di dover sovente chiedere l'aiuto di alleati, occasionali o meno.
King Ghidorah ha inoltre una composizione cerebrale che fa si che ognuna delle tre teste abbia compiti differenti ma anche la possibilità di pensare autonomamente, rendendo il mostro tutt'altro che stupido o sprovveduto, e caratterizzato da una malvagità e aggressività uniche nel suo genere.
Apparso per la prima volta in Ghidorah! Il mostro a tre teste, King Ghidorah venne subito indicato come una calamità dell'universo, un flagello che già aveva distrutto la civiltà di Giove cinquemila anni prima, e nei film seguenti venne addirittura usata dalle civiltà extraterrestri che avevano l'obbiettivo di soggiogare il pianeta terra. Solo in Gojira Mothra King Ghidorah - Daikaijū sōkōgeki del 2001 il mostro ebbe un ruolo positivo contro un Godzilla tramutato in flagello degli uomini.
Ma per il resto, e anche in questo Godzilla II - King of The Monsters, il gigantesco dragone dorato è sempre stato il peggiore tra i nemici affrontati non solo dai Godzilla e dagli altri titani, ma anche dall'uomo.
Questa versione in particolare, secondo il regista Dougherty, sarà collegata in modo particolare a quella del 1991, Godzilla vs. King Ghidorah di Kazuki Omori, dove il suo potere distruttivo era al massimo.