Si avvicina il finale della seconda stagione di Glee e la serie fa una pausa di riflessione concentrandosi su un momento di tristezza, sulla morte di un personaggio sì secondario, ma importante agli occhi di uno dei suoi protagonisti. Non è infatti uno dei personaggi principali a lasciare lo show, ma una figura di contorno la cui importanza è ben maggiore del suo effettivo screen time: Jean, la sorella di Sue Sylvester.
Funeral non è quindi uno degli episodi dal tono leggero della serie, ma dà modo a molti dei suoi interpreti di mettere in scena gli aspetti più emotivi dei rispettivi personaggi, a cominciare da Jane Lynch che approfitta per mettere in scena il lato più umano della leader delle Cheerios... a modo suo, ovviamente.
Infatti tutto inizia dall'esclusione, apparentemente inspiegabile, di Becky dalla squadra delle cheerleader. Sembrerebbe l'ennesimo atto di crudeltà da parte della solita Sue Sylvester, che però, affrontata a viso aperto da Will Schuester, rivela una nota amara e triste: non poteva sopportare la vista della ragazza, perchè le ricordava la sorella appena scomparsa.
Il confronto tra i due insegnanti è l'ennesima prova d'attrice della Lynch, che fa dell'episodio una delle parentesi più intense del personaggio, prenotando il prossimo Emmy. La sua storyline nell'episodio è centrale e coinvolge i ragazzi, quantomai toccati dall'evento ed a disposizione per organizzare il funerale del titolo per la donna scomparsa.La cerimonia in sè è un momento toccante, tra i più emozionanti degli ultimi episodi, accompagnata dall'interpretazione di Pure Imagination da Willy Wonka e la fabbrica di cioccolata da parte di tutto il Glee Club, ed è naturale che abbia ripercussioni su alcuni dei ragazzi del Glee Club. Si può infatti far risalire a questo la decisione di Finn di rompere il suo rapporto con Quinn.
Parentesi emotiva a parte, Funeral resta l'episodio che precede i Nationals e lo spettacolo deve inevitabilmente continuare. Un Jesse St. James autoelettosi giudice e consulente esterno dei New Directions convince il professor Schuester ed il gruppo a scegliere, tramite provini, la voce solista su cui costruire le esibizioni per la competizione a New York. E' l'occasione per ascoltare una dopo l'altra alcune delle migliori voci del club: Santana alla prova con Back to Black di Amy Winehouse, Kurt con Some People da Gypsy: A Musical Fable, Mercedes emozionante come sempre in Try a Little Tenderness di Otis Redding ed infine Rachel alle prese con la complessa My Man di Barbra Streisand.
I giudizi del ragazzo sono per lo più negativi e sottolineano la freddezza di Santana, l'inadeguatezza di Kurt ad eseguire una canzone pensata per una donna, la poca cura di Mercedes, trovando parole di elogio soltanto per Rachel, con la quale è evidente la sua intenzione di riconciliarsi.
L'enfasi di Glee si sposta ancora su questo punto, sulla necessità di collaborare e trovare gli uni negli altri la forza per superare i propri limiti, nel farli diventare una forza. Si continua quindi con il programma originale e con l'idea di competere con pezzi originali scritti dai ragazzi, brani che avremo modo di ascoltare la prossima settimana.