"Il mondo non si salva da solo". A chiarire il concetto ad un appena reclutato Bruce Willis è Dwayne Johnson che, insieme ad un folto gruppo formato da Snake Eyes, Jinx, Warrant Officer Flint e Lady Jaye, sta perfezionando un'azione kamikaze per sovvertire il potere dei Cobra. Stiamo parlando di G.I. Joe: La vendetta, secondo capitolo di una saga che si prepara a diventare un cult del genere grazie anche all'applicazione di un 3D che sembra fare finalmente onore all'action. A svelarlo sono i primi quattro minuti mostrati in esclusiva dalla Paramount, prima dell'uscita ufficiale in sala prevista per il 28 marzo. In particolare l'attenzione viene focalizzata da un combattimento tra Snake Eyes, il misterioso ninja muto conosciuto anche come Silent Master, e il suo diretto contendente Storm Shadow, che riescono a sommare perfettamente la coreografia di uno scontro tra antichi guerrieri con delle evoluzioni aeree destinate a spettacolarizzare e imporre dinamicità all'intero film. Una caratteristica questa capace, insieme alla profondità di campo, di caratterizzare anche l'entrata in scena del primo G.I. Joe Bruce Willis, sempre duro a morire e, per questo, destinato ad imbracciare armi pesanti con la leggerezza di un'ironia sprezzante.
Certo, quattro minuti sono veramente pochi per comprendere il carattere di un film, ma sembrano sufficienti per far nascere il desiderio di scommettere su un nuovo successo commerciale destinato a surclassare i 300 milioni di dollari guadagnati dal precedente G.I. Joe: La nascita dei Cobra. A costruire il destino di questo blockbuster di qualità è stata una squadra formata dagli sceneggiatori Rhett Reese e Paul Wernick (Gli stessi di Benvenuti a Zombieland tanto per capirci) ed una coppia produttiva composta da Brian Goldner e dall'Italiano Lorenzo di Bonaventura, che di franchises miliardari se ne intende visto la sua partecipazione al successo di Transformers. _"Ho pensato che terminare il primo film, lasciando presupporre che ci potesse essere un impostore nella stanza ovale, sarebbe stata una cosa estremamente interessante da esaminare - spiega di Bonaventura - per questo era importante trovare un regista capace di far propria la vicenda e che fosse in grado di tener conto dei molteplici aspetti dei personaggi, trattandoli con la dovuta gravità." _ E sono state proprio queste qualità, oltre alla passione personale per la saga originariamente creata dalla Hasbro, a portare Jon M. Chu dietro la macchina da presa di questo sequel. Così, dopo aver servito la causa dei nuovi miti adolescenziali girando Justin Bieber: Never Say Never, il regista si immerge completamente in un mondo che ha amato e compreso fin da ragazzo. "Sono cresciuto con G.I. Joe ed è stato familiare tornare indietro ai cartoon e ai fumetti. Sentivo che potevamo riuscire a connettere questo marchio con altre generazioni e la mia versione vuole essere ciò che ogni fan vorrebbe vedere". Accolte queste considerazioni, non rimane che attendere la fine di febbraio per ammirare sul grande schermo le prodezze di Ray Park, Jonathan Pryce, Ray Stevenson e Channing Tatum guidati dalle new entry Johnson e Willis. Questa volta, dopo l'illusoria distruzione del gruppo terroristico Cobra, il commando speciale dovrà lottare per la sua stessa sopravvivenza. A minacciarne l'incolumità sono Zartan, il misterioso assassino esperto in travestimenti, Storm Shadow e Firefly, lo spietato sabotatore mercenario. Sotto mentite spoglie riusciranno a conquistare la Casa Bianca e a minacciare il mondo intero con gli arsenali nucleari, almeno fino a quando i G.I. Joe non dimostreranno che è possibile rinascere dalle proprie ceneri per ristabilire l'ordine naturale delle cose.G.I. Joe: La vendetta, rivelate le prime sequenze
Abbiamo visto quattro minuti in anteprima del film scritto a quattro mani dalla coppia Rheet Reese ePaul Wernick e diretto da Jon M. Chu che si prepara a surclassare il successo al botteghino ottenuto dal precedente G.I.Joe: La nascita dei Cobra.