Fino all’ultimo battito, Marco Bocci: “Potrei raccontarvi nel dettaglio come si fa un intervento”

Marco Bocci e gli altri membri del cast hanno presentato Fino all'ultimo battito, la nuova fiction di Rai1 diretta da Cinzia Th. Torrini, in onda dal 23 settembre per sei prime serate.

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Fino all'ultimo battito: una scena della serie

In onda dal 23 settembre 2021 in sei serate su Rai1, Fino all'ultimo battito è la nuova fiction della rete ammiraglia della Rai che punta a creare forti contrasti e dilemmi morali nello spettatore. La storia è quella di Diego Mancini, un medico, un padre, che per salvare suo figlio si ritrova a fare una scelta deontologicamene e umanamente sbagliata. Il suo bambino soffre, infatti, di una grave malattia cardiaca, ma in lizza per il trapianto di cuore c'è prima una ragazzina di quattordici anni in attesa da mesi e in condizioni critiche. È qui che Diego compirà l'impensabile, favorendo le condizioni per poter operare suo figlio. La cosa non passa però inosservata agli occhi degli uomini di Cosimo Patruno, un boss della mafia a cui Mancini ha rifiutato una perizia favorevole all'uscita dal 41bis. Il criminale ora ha la vita del medico in mano, può ricattarlo e quindi chiedergli favori per agevolare la sua uscita dal carcere duro. Inizierà così per Diego Mancini una spirale di eventi che coinvolgeranno non solo lui, ma la sua famiglia e le persone a lui care. Abbiamo avuto modo di partecipare alla conferenza di presentazione della serie dove il produttore Luca Barbareschi, la regista Cinzia Th. Torrini e il cast composto da Marco Bocci, Violante Placido, Bianca Guaccero, Loretta Goggi e Fortunato Cerlino hanno spiegato la complessità del realizzare questo progetto e l'amore per i loro personaggi che mirano a essere complessi e intensi per una storia che vuole raccontare la sottile linea di confine tra bene e male.

La sfida di realizzare la serie

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Fino all'ultimo battito: Fortunato Cerlino in una scena

Fino all'ultimo battito è una serie che cerca di districarsi tra più generi in modo da catturare l'attenzione di varie tipologie di spettatori, la stessa regista ha affermato che uno dei suoi obiettivi è stato quello di riunire le famiglie davanti al televisore, parlando poi di che sfida sia stata realizzare questa produzione: "Sicuramente è stata una sfida, questo personaggio da eroe cade in un vortice infernale andando contro l'etica del suo lavoro. C'è stato un grande lavoro e il mio impegno è stato quello di non giustificare, volevo far sentire lo spettatore in diretta, calato nella situazione, poi a me piace cavalcare vari generi cinematografici: c'è il medical, il crime, il sentimentale ma anche un po' di commedia. Mi ha aiutato anche il fatto di aver girato in Puglia dove ho conosciuto attori straordinari. Mi chiamano la regista del cineturismo perché voglio raccontare il modo di vivere di un luogo. Il mio lavoro è lavorare sulle emozioni. Ho tirato fuori da Marco un mondo che non sapeva di avere ed a Violante ho chiesto di interpretare una donna molto diversa da come è lei nella vita."

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Il lavoro della regista sui personaggi

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Fino all'ultimo battito: Bianca Guaccero in una scena

Cinzia Th. Torrini ha chiesto ai suoi attori di far uscire aspetti inediti di loro stessi e ce lo ha raccontato Bianca Guaccero: "Devo dire che Cinzia ha tirato fuori da me cose molto inedite, il mio ruolo è molto ambiguo perché interpreto una donna che usa la bellezza e il suo corpo per ottenere cose, è un personaggio borderline che lotta tra il bene e il male per l'amore di suo figlio." Anche Loretta Goggi ha parlato del suo rapporto con la regista, con la quale ha già collaborato in passato, dicendo: "Lavorare con Cinzia per me è sempre un'esperienza costruttiva, è così attenta ai personaggi che ti fa diventare protagonista anche quando non è il tuo ruolo. Il mio personaggio è una madre che dà amore, una donna su cui i nipoti possono contare e su cui può contare il protagonista. Spero che sia un'altra Loretta, diversa da tutte quelle che la regista mi ha messo davanti."

Le scelte di Diego Mancini

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Fino all'ultimo battito: un'immagine della serie

Marco Bocci ha raccontato ai giornalisti come ha costruito la sua interpretazione: "Entrare nel personaggio è stato abbastanza naturale e ho subito subito il fascino del personaggio. Era da qualche anno che non facevo una serie per motivi di famiglia e sono rimasto attaccato a Diego Mancini: lui ha un percorso complesso, ha dei cambiamenti che si porta addosso e per interpretarlo mi sono ispirato alle mie esperienze, ma mi sono anche affidato totalmente alla sceneggiatura. Nella mia interpretazione di solito cavalco il dramma fino all'ultima espressione e inquadratura, Cinzia però mi ha aiutato molto a vedere anche delle chiavi alternative di interpretazione. Sul set abbiamo avuto dei medici che mi hanno assistito e che mi hanno spiegato in modo minuzioso come si fanno gli interventi chirurgici. Potrei raccontarvi nel dettaglio come si fa un intervento!" L'attore ha poi aggiunto: "Probabilmente io avrei fatto la stessa scelta del protagonista, ma i momenti in cui questa viene messa in discussione sono tanti, anche per tutto quello che ha comportato per le altre persone. Non l'ho comunque mai giudicato, se un attore inizia a giudicare un personaggio inizia anche a prenderne le distanze." Violante Placido, interpreta invece una madre, anche lei alle prese con una serie di decisioni da prendere: _"Questo personaggio è quello che fino ad ora mi ha impegnato di più emotivamente. Interpreto personaggio che si trova a dover esprimere tutte le sfaccettature che una donna affronta in ambito familiare. Le preoccupazioni di una madre di proteggere i figli da tutto, anche dalla malattia. Quando qualcosa di più grande di noi ci piomba addosso rimaniamo spesso increduli rendendoci conto che non siamo onnipotenti."