Falling for Christmas, la recensione: il ritorno di Lindsay Lohan al cinema colpisce ma non troppo

La recensione di Falling for Christmas: Lindsay Lohan torna al suo primo amore, la commedia romantica, come protagonista di un film Netflix di Natale. La sua presenza, però, non fa la differenza.

Falling for Christmas, la recensione: il ritorno di Lindsay Lohan al cinema colpisce ma non troppo

È da The Canyons di Paul Schrader, presentato con poco successo alla 70esima Mostra del Cinema di Venezia, che ci si domanda che fine abbia fatto Lindsay Lohan, un tempo enfant prodige della commedia americana e poi finita nel dimenticatoio tra scelte sbagliate e qualche ritocco troppo invasivo. I nostalgici del suo modo ingenuo e genuino di recitare saranno lieti di accogliere il suo ritorno al romanticismo cinematografo i cui pregi e difetti descriveremo in questa recensione di Falling for Christmas, film Netflix di Natale che la vede protagonista accanto a Chord Overstreet (Glee). La trama, almeno a grandi linee, è molto ma molto simile a quella di Un coppia alla deriva, film del 1986 con Goldie Hawn e Kurt Russell. Sierra (Lohan) è una ricca ereditiera di una catena di hotel, viziata ma dal buon cuore, fidanzata con un egocentrico influencer, Tad (George Young), e incerta sul prendere veramente le redini dell'azienda di famiglia. Il giorno in cui Tad la chiede in sposa su un promontorio immerso nella bufera di neve, i due hanno un incidente e subiscono destini diversi. Sierra perde conoscenza e al risveglio non sa più neanche come si chiama. Ad accoglierla durante l'amnesia, colui che l'ha salvata, il proprietario di un resort baita della città, vedovo con figlia che, pur sommerso dai debiti, si prodiga per la causa di tutti.

Falling For Christmas 4 Hfcbyuj
Falling For Christmas: Lindsay Lohan e Chord Overstreet in una scena del film

La storia d'amore tra due persone così diverse e distanti è ovviamente al centro di questo film che non dimostra la volontà neanche minima di uscire fuori dal terreno bazzicatissimo del già visto film di Natale. La presenza di Lindsay Lohan che avrebbe invece dovuto aggiungere il tocco di classe che mancava, la particolarità, l'intensità, invece affonda letteralmente nel calderone degli addobbi natalizi e si confonde nella mischia. A peggiorare il tutto, una prima parte di film che nulla ha a che vedere con il resto e risulta scollata e posticcia.

Inizi Vanziniani

Falling For Christmas 5 Hvqovlx
Falling For Christmas: Lindsay Lohan in una scena del film

Se non sapessimo che è impossibile (forse) che la regista Janeen Damian, al suo debutto dietro la macchina da presa, si sia fatta una cultura sui film di Natale guardando i cinepanettoni dei Vanzina, giureremmo che la prima mezz'ora ha più di un omaggio alle gag da quasi slapstick comedy demenziale e stopposi effetti speciali dei primi film dei famosi registi della commedia natalizia. In un alquanto surreale duo con il suo fidanzato e poi promesso sposo Tad, la Sierra Belmont di Lindsay Lohan sembra non solo una caricatura fatta persona ma si abbandona a siparietti scontati ed anche un po' artefatti che culminano nel famoso incidente, svolta narrativa del film, una caduta dagli sci a metà tra Bridget Jones nel secondo capitolo e Willy il Coyote. Dell'introduzione di Falling for Christmas non si salva niente ma un barlume di speranza lo porta l'ammiccare a Mean Girls di Lohan quando in auto si abbandona a cantare Jingle Bell Rock. Bei tempi, quelli.

15 migliori film di Natale per famiglie da vedere tutti insieme

Amnesia galeotta

Falling For Christmas 1 Qm18Bbl
Falling For Christmas: Lindsay Lohan con Chord Overstreet in un'immagine

I film di Natale un tempo Hallmark ed ora Netflix seguono tutti uno schema ben preciso, fatto di poche semplici regole che funzionano sempre per una trama che deve essere scontata, pena l'esclusione dalla programmazione festiva. Falling for Christmas, uscito dalla parentesi vanziniana, decide di tornare in sé, alle leggi Hallmark e tra le varie opzioni a sua disposizione, sceglie l'espediente dell'amnesia per far legare i due protagonisti, la bella, buona ma svampita Sierra ( Lohan) e il giovane vedovo proprietario di un resort in declino, Jake Russell (Chord Overstreet). Galeotta si rivela la botta in testa presa dalla protagonista durante l'involontaria sciata contraria al senso di marcia ed ecco che a salvarla c'è il biondo principe azzurro, anche padre di una bimba dolcissima, che accoglie l'ignara giovane in casa ed al suo hotel. Nasce, ovviamente, l'amore e ancora più ovviamente Sierra ritrova la vera se stessa. Come anticipato nell'introduzione, la trama ricorda molto vagamente Una coppia alla deriva, ma di quell'esplosivo e passionale incontro-scontro tra due giganti della commedia come Goldie Hawn e Kurt Russell, Falling for Christmas imita solo le parti scontate senza costruire veramente un crescendo di sentimenti tra i due. Anche gli sceneggiatori Jeff Bonnett e Ron Oliver non sembrano credere di poter costruire più di tanto tra i loro protagonisti e si limitano a unire solo i punti convenzionali della storia.

Lindsay Lohan che non fa la differenza

Falling For Christmas 2 Trjarud
Falling For Christmas: Lindsay Lohan con Chord Overstreet in una scena del film

I fan delle rom-com natalizie senza pretese che cominciano ad affollarsi durante questo periodo dell'anno sulle piattaforme, guarderanno Falling for Christmas così come hanno guardato Un castello per Natale con Brooke Shields e Love Hard con Nina Dobrev, se vogliamo chiamare in causa titoli dal calendario Netflix. La scelta di Lindsay Lohan come protagonista doveva avere lo scopo di attrarre l'attenzione di un nuovo pubblico, preso dalla curiosità del ritorno di una ex star bambina che, anche nei remake, vedi Quel pazzo Venerdì o Genitori in trappola, aveva fatto la differenza. Purtroppo qui Lohan, per citare il Guardian o più semplicemente Boris 4, si immerge letteralmente all'algoritmo senza metterci del suo. Ricordiamo chi è stata ma non la ritroviamo, dovendoci accontentare della sua voce nel coro tra le note di Joy to the World.

Conclusioni

A fine recensione di Falling for Christmas constatiamo con rammarico che il ritorno di Lindsay Lohan non ha nemmeno un minimo della potenza che speravamo. Neanche affiancata da un attore amatissimo per Glee, Chord Overstreet, l’attrice riesce a fare la differenza perché il film, pur rispettando le regole del film di Natale creato a tavolino, non ci pensa neanche a uscire un po’ dal seminato o sfruttare a pieno le potenzialità dei suoi attori. Falling for Christmas è un film che si dimenticherà presto, purtroppo, impolverato tra gli scaffali virtuali del catalogo natalizio di Netflix.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.3/5

Perché ci piace

  • È bello rivedere Lindsay Lohan sullo schermo.
  • È il classico film di Natale con tanto di lieto fine assicurato e rassicurante.

Cosa non va

  • Lindsay Lohan non fa la differenza, non spicca e non aggiunge del suo per far decollare il film.
  • Ha una prima parte da commedia quasi demenziale che stride col resto.
  • Ha poca originalità di trama e un cuore superficiale.