Una storia di finzione è un mondo in cui possiamo immergerci per fuggire dalla realtà quotidiana, un universo più o meno grande, più o meno fantastico e diverso dal nostro. Ce ne regalano i grandi film, finestre su mondi in cui passare una breve ed intensa vacanza, in cui tornare più e più volte per riassaporare le stesse emozioni e sensazioni; ce ne offrono in modo diverso, più duraturo e coinvolgente, le serie, che per loro natura permettono soggiorni prolungati ed aiutano a conoscere più a fondo i luoghi che raccontano ed i loro abitanti: che sia l'asfissiante Albuquerque di Breaking Bad o l'idilliaca Stars Hollow di Una mamma per amica, è sempre un luogo in cui amiamo tornare di settimana in settimana.
Per quattro anni, dal 2002 al 2006, molti spettatori hanno amato frequentare un piccolo, fittizio paese del Colorado (anche se le riprese sono state effettuate ad Ogden, nello Utah), una cittadina di montagna centrale nella serie firmata da Greg Berlanti che ci piace ricordare a dieci anni dalla sua conclusione avvenuta il 5 Giugno del 2006, importante per l'economia di quello show al punto da darle il semplice ed evocativo titolo: Everwood. In onda sull'ormai scomparso network The WB (fusosi con UPN per diventare The CW proprio nella stagione successiva alla conclusione della serie), Everwood ha raccontato del neurochirurgo Andrew Brown e del difficile rapporto con i figli Ephram e Delia, del suo repentino trasferimento da New York al Colorado alla morte dell'amata moglie Julia in un incidente d'auto, delle tante anime che hanno reso viva l'ambientazione e vibranti i complessi rapporti interpersonali e i tanti loro problemi. Una serie non perfetta, a tratti troppo sdolcinata, non seguitissima, eppure molto amata da quelli che si sono lasciati coinvolgere dalle sue storie e accogliere dai suoi luoghi.
1. La vecchia stazione e i luoghi di Everwood
Tutto, nella serie di Berlanti, ruota attorno alla cittadina del Colorado, quella di cui la compianta Julia Brown, moglie del dottor Brown, si era innamorata in una sosta forzata nel corso di un viaggio, per parlarne poi al marito e convincerlo a trasferirsi lì se mai fosse rimasto solo, senza di lei. E così fa Andy Brown, rinunciando a tutto, trascinando i figli lontano dalla loro stimolante vita newyorkese in un paese piccolo, provinciale, nel quale ognuno sa tutto degli altri, nel quale il loro essere estranei spicca come i capelli viola di Ephram. Andy sceglie un ambiente originale e suggestivo per il suo ambulatorio gratuito, la vecchia stazione del paese abbandonata e in disuso, proprio quella di cui la moglie si era innamorata, posta proprio di fronte l'altro medico di Everwood, il dottor Abbott, aggiungendo un ulteriore motivo per alterare gli equilibri e le abitudini di un paese come tanti, che Berlanti è abile a rappresentare con le sue strade, i suoi luoghi che di episodio in episodio diventano familiare e rassicuranti.
2. Dottori, vicini, amanti: La gente di Everwood
Ma la vecchia stazione, le case, le strade, la scuola, sarebbero solo ambienti vuoti se non fossero resi vivi dagli abitanti di Everwood. A cominciare proprio dal già citato Dottor Abbott e la sua famiglia, vero cuore pulsante del paese, perché Harold Abbott è (era) l'unico medico del paese e sua moglie Rose ne è il sindaco; ma anche perché la figlia Amy è tra i primi a stringere un legame con il giovane Brown, Ephram, diventando motore della storia con i suoi drammi prima e con la loro tormentata storia d'amore poi. Un dualismo, quello Brown/Abbott, completato da un cospicuo numero di anime che ruotano attorno alle due famiglie, dalla vicina di casa Nina e il suo complicato rapporto col marito Carl alla pittoresca infermiera Edna, madre del dottor Abbott, dallo sfortunato Colin alle successive New Entry Jake, Madison e Hannah. È attraverso di loro si sviluppano e sottolineano i temi della serie, che spaziano in ogni campo e non hanno paura di affrontare argomenti scomodi.
3. Non solo malattie: i temi di Everwood
Avendo come protagonista un medico, che ha anche il coraggio (e la possibilità) di offrire gratis i proprio servigi, Everwood ha proposto diversi drammi legati a problemi di ordine medico. Non si tratta, ovviamente, di un medical drama, anche se alcuni sottotrame di questa natura sono state preponderanti nel corso degli anni, a cominciare dal coma del ragazzo di Amy Abbott, Colin Hart, all'arrivo in paese della famiglia Brown, che è servito come filo conduttore per tutta la prima parte della serie e per rendere complicato fin dall'inizio il rapporto tra Amy e Ephram. Questa storia d'amore si è accompagnata negli anni ad altre relazioni sviluppatesi tra i protagonisti dello show (su tutte quella che ha conquistato tanti spettatori tra Bright ed Hannah), come è naturale in quello che è stato a tutti gli effetti un teen drama o un family drama. Ma Everwood ha avuto il coraggio di affrontare anche tematiche più complesse e delicate, dall'omosessualità del marito di Nina alla gravidanza indesiderata di Madison, di amicizia e tradimenti, fino ai dubbi di Hannah nel decidere se fare o meno le analisi per sapere se sia predisposta o meno alla malattia di Huntington di cui è affetto il padre.
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4. Volti noti e future star: il cast di Everwood
Se tutto ciò ha funzionato per quattro stagioni di Everwood è per l'abilità nella scelta degli interpreti della serie, a cominciare dal Treat Williams capace di incarnare la sofferenza del Dottor Brown e i suoi (vani) tentativi di inventarsi padre dopo aver trascurato per anni la famiglia. Ugualmente in parte si sono rivelati nel corso di quattro anni tutti i co-protagonisti, dallo straordinario Tom Amandes che ha dato vita a Harold Abbott a Debra Mooney che ha donato grinta ad Edna, senza perdere di vista i giovani del gruppo, in molti casi letteralmente lanciati dallo show di Berlanti. Tra questi va sicuramente segnalato Gregory Smith, Sarah Lancaster e Sarah Drew, che dopo la serie WB hanno proseguito una fruttuosa carriera televisiva, approdando rispettivamente in Rookie Blue, Chuck e Grey's Anatomy, ma soprattutto due dei co-protagonisti dello show, gli interpreti dei due fratelli Abbott: Emily VanCamp e Chris Pratt, che abbiamo conosciuto come la dolce ma tormentata Amy e il vivace e problematico Bright, brillante di nome ma poco di fatto. Due giovani attori che da Everwood hanno proseguito una gloriosa carriera, arrivando entrambi fino al Marvel Cinematic Universe. Senza dimenticare un certo Paul Wesley che dopo una manciata di episodi nello show è diventato uno dei fratelli Salvatore di The Vampire Diaries.
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5. Battute e litigi: I dialoghi di Everwood
Come già un altro show targato The WB, Una mamma per amica, a rendere vivace e coinvolgente il racconto ci sono dei dialoghi brillanti, ricchi, a loro modo veri. A cominciare dalla voce fuori campo del narratore Irv, che ha accompagnato tutte le prime stagioni, alle stimolanti conversazioni tra Amy ed Ephram sin dal loro primissimo incontro, agli scambi di battute e frecciatine tra i due medici del paese, ai più leggeri dialoghi di Bright e quelli problematici di Hannah, fino a quella che è forse una delle caratteristiche irrinunciabili di Everwood: i furiosi litigi tra il dottor Brown ed il figlio, quelli che definiscono e costruiscono il loro turbolento rapporto e fungono da scheletro per l'intera serie. Il tutto senza rinunciare ad un velo di poesia e tenerezza che, quando riesce ad evitare il pericolo di eccessi zuccherosi e sdolcinati, riesce a toccare le corde dell'emotività degli spettatori.
A heart is a fragile thing. That's why we protect them so vigorously, give them away so rarely and why it means so much when we do. Some hearts are more fragile than others. Purer somehow. Like crystal in a world of glass, even the way they shatter is beautiful.
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