Un mese, tanto è bastato a Encanto nelle sale per racimolare oltre 4 milioni di euro ed entrare nella classifica dei film più visti della stagione, per un passaggio doveroso sul grande schermo prima di diventare un regalo di Natale per gli utenti di Disney+, che ritrovano il titolo in catalogo a partire dal 24 dicembre. Del nuovo Classico Disney, delle scelte per la sua realizzazione, dei suoi personaggi e delle bellissime canzoni di Lin-Manuel Miranda ci hanno parlato i suoi autori in un incontro ricco di spunti e informazioni su Mirabel e la sua magica famiglia, quella dei Madrigal, attorno a cui è costruita la storia del film.
La magia dei rapporti familiari
Encanto è infatti un film costruito attorno ai Madrigal per approfondire i rapporti familiari in senso ampio e universale. "Abbiamo dodici personaggi, tutti nella stessa casa e nella stessa famiglia" ha spiegato uno dei registi, Byron Howard, "Ci è piaciuta l'idea di esplorare quanto può essere complesso rappresentare queste dinamiche. Come siamo visti, le aspettative che gli altri membri della famiglia hanno nei nostri confronti, come spesso non vedano chi sei realmente anche se con queste persone sei cresciuto." Un'idea di base confermata da Jared Bush, co-regista con cui aveva già condiviso l'esperienza di Zootropolis: "Disney Animation è nota per le ampie ricerche che porta avanti per i suoi progetti e anche quella che abbiamo potuto fare sulle nostre famiglie è stata un qualcosa di veramente preziosissimo. Consideriamo questo film come cinque anni di terapia familiare per tutti noi."
Encanto, la recensione: la magia della normalità
Un approfondimento che ha portato all'individuazione di quei ruoli archetipi che sono presenti in tutte le famiglie del mondo, in qualche modo universali, come ha spiegato Charise Castro Smith: "Volevamo approfondire questa questione dicendo: questo è quello che vediamo in superficie, ma come sono le cose nel profondo?" Ci sono diversi livelli nella storia di Encanto "che si scoprono man mano che si cominciano a capire scelte e motivazioni di ognuno" ha sottolineato il produttore Clark Spencer, "a cominciare dalla matriarca e del perché cerca di proteggere con tale forza la sua casa e la sua famiglia." E Mirabel, come ha spiegato ancora Byron Howard, "serve da catalizzatore per unire tutte queste persone e scoprire le sorelle come non le ha mai viste prima."
L'opera di Lin-Manuel Miranda
Encanto è però anche opera di Lin-Manuel Miranda, autore delle canzoni di quello che è a tutti gli effetti un musical, nella miglior tradizione dei Classici Disney. Una scelta di canzoni che ha permesso di dare altrettanta varietà nella messa in scena. "Ciascuna è completamente diversa e affronta i problemi personali di ogni membro della famiglia" ha spiegato Byron Howard, parlando anche di canzoni "divertenti, originali e orecchiabili." Un concetto ampliato da Jared Bush ricordando i diversi brani e la relativa messa in scena, dalla velocità con cui fornisce informazioni quella sulla famiglia Madrigal, a quella su Bruno che sembra una storia di fantasmi ad altre più astratte: "Ogni personaggio aveva bisogno di sperimentare ed esprimere qualcosa e attraverso la musica l'abbiamo fatto. Ci siamo buttati nella coreografia come mai fatto in Disney Animation e ci hanno aiutato coreografi colombiani per essere sicuri che i passi fossero tutti giusti. Abbiamo chiesto moltissimo alla nostra squadra."
La pressione della perfezione
"Ci sono pressioni e aspettative nelle famiglie, sia buone che cattive. Ci sono membri da cui si vuole tutto e altri da cui non ci si aspetta niente" ha dichiarato ancora Jared Bush, ma molte di queste ansie arrivano anche dal mondo esterno, come sottolineato da Charise Castro Smith: _"abbiamo iniziato a pensare da subito a come nella vita vediamo le persone sui social e ci sembrino perfetti. Nel viaggio di Mirabel lei deve superare tutte queste facciate perfette e scoprire le loro complessità e diversità. È una lezione importante in questa epoca di social: guardare oltre le facciate per vedere le persone per quello che sono realmente.
Encanto, il regista Byron Howard: "Il super potere della nostra eroina è l'empatia"
Per farlo bisogna saper guardare e non è un caso, ci ha detto Howard, che il nome Mirabel contenta "mira" che significa proprio questo, così come non è casuale il fatto che porti gli occhiali. Per questo per lui "sarebbe importante avere il superpotere di vedere oltre le apparenze". È d'accordo Bush, che allarga il campo e parla di necessità di capire anche "gli amici, la comunità e il mondo. È necessario il potere di capirci e capire che la maggior parte di noi in tutto il mondo affronta le stesse lotte e le stesse battaglie." Essere come Mirabel è quindi importante per Charise Castro Smith: "Comunicazione ed empatia sono i talenti di Mirabel e sarebbe bello poterli regalare al mondo."