Emma Thompson illumina il Sundance 2022 con la sua presenza anche in questa seconda edizione virtuale. L'attrice inglese sta facendo discutere per il ruolo che interpreta in Il piacere è tutto mio (in originale Good Luck to You, Leo Grande), quello di una vedova che affitta un giovane escort per liberarsi di certi tabù sessuali. Il piacere è tutto mio è un film intimo, girato quasi interamente in una stanza d'albergo di Londra. A fianco di Emma Thompson troviamo il giovane attore irlandese Daryl McCormack nel ruolo del misterioso Leo Grande, affascinante e sicuro di sé, ma che a sua volta nasconde delle fragilità. Film quasi interamente femminile, Good Luck to You, Leo Grande vede dietro la macchina da presa l'australiana Sophie Hyde che ha usato la solida sceneggiatura di Katy Brand.
Emma Thompson è stata la prima scelta per un ruolo così delicato, che richiedeva una certa dose di coraggio. "La sceneggiatura è straordinaria" spiega l'attrice. "L'ho letta in 30 secondi e ho capito che dovevo farlo immediatamente. Era diverso da tutto ciò che ho fatto prima, non avevo incontrato niente di tutto ciò, così originale e profondo, Non parliamo mai di piacere o vergogna in modo utile, ma questo è un film che esplora la realtà, non manda messaggi. Desidero di storie di questo tipo e sognavo un personaggio così".
La rivoluzione sessuale ha liberato soprattutto gli uomini
Interpretare una donna che parla liberamente di piacere sessuale femminile, orgasmi e amplessi non è cosa da tutti i giorni, ma Emma Thompson è felice di aver infranto un tabù con la sua performance che definisce "liberatoria", lontana dalle eroine romantiche di Jane Austen o Love Actually: "Il non essere un'eroina romantica è proprio ciò che la rende interessante. Questa non è una love story, ma un film che parla di intimità. Finalmente un personaggio libero dal bagaglio del romanticismo, che ci ha danneggiato per decenni. Troppe aspettative rovinano la possibilità di incontrare qualcuno che ci piaccia. Nancy è una delle tante donne inglesi che ha vissuto secondo le rigide regole morali finché un giorno non si è accorta che tali regole non servono a niente. Nancy si mette a nudo fisicamente ed emotivamente per la prima volta senza la necessità romantica".
Il piacere è tutto mio è stato girato in soli 19 giorni dopo cinque giorni di prove. Gli attori sono arrivati sul set già preparati già preparati anche grazie a un metodo di prove piuttosto inusuale. "Il primo giorno abbiamo provato tutti nudi io, Daryl e la regista" svela Emma Thompson. "Abbiamo discusso gli aspetti che per noi erano difficili, i nostri punti deboli. Iniziare con una tale intensità è stata una sfida, un'esperienza pura, molto diversa da quando sei sul set circondato da 200 persone e ti devi ritagliare uno spazio per te per entrare nel personaggio".
"Il primo giorno abbiamo provato tutti nudi io, Daryl e la regista"
Come liberarsi di un personaggio
Questa la recensione de Il piacere è tutto mio. Accettando di recitare nel film, Emma Thompson ha contribuito a contrastare certi tabù che continuano a sopravvivere ancora oggi. Per l'attrice "la rivoluzione sessuale è servita più agli uomini che alle donne. La storia ci insegna che per il mondo il piacere femminile non è importante. Gli uomini comprano sesso per trarne piacere, ma non vale il contrario. La donna viene controllata, la verginità è un valore assoluto. Forse è necessario affrontare tabù come una donna sui 60 anni che paga un uomo giovane per compiacere se stessa".
Tra le sfide affrontate nel film c'è anche quella di mostrarsi nuda davanti all'obiettivo a 62 anni. "Mettermi a nudo in un mondo in cui alle donne viene chiesto di essere magre, in forma, perfette. Non è cambiato niente, è la stessa tirannia, ti chiedono di perdere peso, ti fanno perdere la fiducia" confessa la Thompson. "Nella scena finale la mia Nancy fa qualcosa di incredibile. Una donna che si guarda allo specchio senza alcun tipo di giudizio su se stessa, in modo totalmente rilassato, è la cosa più difficile che ho dovuto recitare nella vita. Non avevo mai trovato il coraggio di fare niente del genere. Mi sono fidata della regista, ma è stato davvero difficilissimo". Ma come superare i traumi da set? Dopo anni di esperienza, Emma Thompson ha la sua ricetta: "Alla fine del film ho pianto tantissimo. Di solito, però, per lasciarmi alle spalle un personaggio passo a un altro film in cui recito una villain con tanto trucco prostetico. Aiuta un sacco".