El Páramo - Terrore invisibile, la recensione: l’horror Netflix che procede con lentezza senza colpire

La recensione de El Páramo - Terrore invisibile, l'horror Netflix diretto da David Casademunt che ci porta nella Spagna del diciottesimo secolo.

El Paramo Terrore Invisibile Photo Daniel Escale 7
El paramo - Terrore invisibile: Imma Cuesta con Asier Flores in un'immagine

Il folk horror, ossia quel genere di film del terrore che trae spunto dai racconti popolari più dark ed inquietanti, va a spesso a nozze con ambientazioni isolate ed un ritmo lento e calibrato per fare crescere il più possibile la tensione. Come vedremo in questa recensione de El Páramo - Terrore invisibile, il nuovo horror spagnolo Netflix diretto da David Casademunt, non sempre però è facile - con questo tipo di narrazioni dai tempi estremamente dilatati - catturare lo spettatore: in questo caso, per gran parte della visione, ci si ritrova a sperare in una maggiore azione ed in un orrore leggermente più esplicitato, così da essere maggiormente coinvolti in quel che sta accadendo ai personaggi. Colpisce però la recitazione dei due protagonisti - una madre e suo figlio, il piccolo Diego - che fin da subito riesce a trasmetterci il profondo senso di terrore che entrambi stanno provando, isolati in una campagna deserta e braccati da una bestia che forse rappresenta le loro stesse paure del mondo esterno.

Una famiglia isolata

El Paramo Terrore Invisibile Photo Daniel Escale 8
El paramo - Terrore invisibile: Asier Flores in una scena

La storia si apre nella Spagna del diciannovesimo secolo e ci viene spiegato che, dopo che una serie di guerre hanno devastato il Paese, molte persone hanno preferito isolarsi nella vastità delle campagne, in cui la violenza e l'orrore di quanto sta accadendo non possono raggiungerli. Incontriamo una famiglia che sta portando quindi avanti una vita di isolamento e privazioni: la madre Lucía (Inma Cuesta), il padre burbero e misterioso Salvador (Roberto Álamo), ed il piccolo Diego (Asier Flores). I tre vanno avanti allevando conigli e raccontandosi storie per passare il tempo, una di queste è quella della "bestia", una creatura che bracca le sue vittime nel momento in cui si rende conto della loro debolezza. Un giorno, lungo il fiume vicino alla loro fattorie, vedono arrivare una barca, sulla quale scorgono un uomo che ha chiaramente cercato di suicidarsi: Salvador prova ad aiutarlo ma alla prima occasione possibile lo straniero si toglie definitivamente la vita.

El Paramo Terrore Invisibile Photo Daniel Escale 1
El paramo - Terrore invisibile: Asier Flores durante una scena

Dopo aver trovato una foto della sua famiglia tra le sue cose, Salvador deciderà di recarsi in città con le sue spoglie, per riconsegnarle ai suoi cari. In questo modo però abbandonerà sua moglie e suo figlio, che presto inizieranno a sentire la presenza di una strana creatura, sia tra le mura di casa che nell'oscurità della campagna. La condizione mentale di Lucía, inoltre, sembra sempre più compromessa, lasciando al piccolo Diego la responsabilità di prendersi cura di sua madre e di cercare di scacciare la terribile creatura.

27 film horror su Netflix da non perdere

Un orrore che non colpisce

El Paramo Terrore Invisibile Photo Daniel Escale 2
El paramo - Terrore invisibile: Imma Cuesta, Asier Flores, Roberot Alamo in un'immagine promozionale

Dai pochi dettagli che vi abbiamo dato sulla trama di El páramo - Terrore invisibile è chiaro come il film di David Casademunt ricordi altri horror di successo dalle premesse simili, tra questi i primi a venire alla mente sono The Witch, in cui una famiglia del diciassettesimo secolo deve sopravvivere alle presenze maligne che li perseguitano, e Babadook, in cui il deterioramento dello stato mentale di una madre si manifestava con la comparsa di una terribile ed oscura creatura. Detto questo, però, questi film riuscivano a catturare fin da subito pur facendo uso di ritmi estremamente dilatati, entrambi costruivano la tensione con maestria, trascinando lo spettatore in un terrore crescente: El Páramo, al contrario, fallisce nel mettere in scena una storia che sappia spaventare davvero: più la visione prosegue, più la curiosità per quel che sta accadendo a Lucía e al piccolo Diego infatti svanisce, lasciando chi guarda più disinteressato che coinvolto.

El Paramo Terrore Invisibile Photo Daniel Escale 5
El paramo - Terrore invisibile: Roberto Alamo in una scena

Nulla da dire sulla recitazione dei protagonisti e sulla fotografia molto curata, perfetta per trasmettere il senso di isolamento vissuto dai personaggi e l'immobilità delle loro vite. Caratteristiche che però non sono sufficienti a salvare un film che, per quanto prenda il via da premesse senza dubbio affascinanti, non appassiona mai veramente lo spettatore. Nemmeno il finale, poi, riesce ad essere catartico e risolutivo quanto avremmo voluto, lasciandoci con una serie di suggestioni non particolarmente potenti da giustificare la visione.

Conclusioni

Concludiamo la nostra recensione de El Páramo - Terrore invisibile sottolineando come questo nuovo horror Netflix, con i suoi ritmi estremamente dilatati, non catturi ne coinvolga lo spettatore. Peccato, perché le premesse da cui prende il via sono piuttosto affascinanti.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
2.1/5

Perché ci piace

  • Le premesse affascinanti da cui il film prende il via.
  • La recitazione dei protagonisti.
  • Una fotografia ben realizzata.

Cosa non va

  • La storia non coinvolge ne spaventa mai veramente.
  • Ilo finale non è catartico né risolutivo.