In Drop - Accetta o Rifiuta gli attori Brandon Sklenar e Meghann Fahy interpretano due persone al primo appuntamento. Si sono scelti su un'app di incontri e si vedono per la prima volta in un ristorante di lusso. Il locale si trova in cima a un grattacielo e offre una vista spettacolare. Ma potrebbe diventare presto una trappola.

Proprio come succede a Violet, psicologa rimasta vedova con un figlio, e Henry, fotografo che lavora anche per persone importanti, tra cui diversi politici, che si ritrovano a parlare faccia a faccia mentre mangiano e bevono, la nostra intervista con gli interpreti (anche se virtuale) è stata proprio come un primo appuntamento, con loro seduti a un tavolo.
Nelle sale italiane dal 17 aprile, Drop - Accetta o Rifiuta è diretto da Christopher Landon, che di colpi di scena se ne intende, avendo diretto anche Auguri per la tua morte e Freaky. Il regista torna a collaborare con la Blumhouse, realizzando un film che trasforma un primo appuntamento in un vero e proprio mistero da risolvere. Ecco cosa ci hanno detto i protagonisti su decisioni rapide, come si immaginano l'appuntamento perfetto per Batman e perché amano così tanto il true crime.
Drop - Accetta o Rifiuta: intervista a Brandon Sklenar e Meghann Fahy
In Drop - Accetta o Rifiuta qualcuno usa il Bluetooth per mandare a Violet delle immagini. Non si tratta di un semplice scherzo, o di un approccio: qualcuno la sta minacciando. Ma chi? Visto che per inviare delle foto da un cellulare all'altro bisogna essere a un raggio di distanza molto ristretto, è qualcuno che si trova nel ristorante. Incalzata da questa figura misteriosa, la donna deve cominciare a prendere delle decisioni in fretta.
A volte, come in questo caso, essere in grado di prendere delle decisioni sensate molto rapidamente può essere fondamentale. Come se la cavano gli attori? Fahy: "Malissimo. Sto migliorando, ma sono notoriamente indecisa". Sklenar invece: "Cerco di essere il più deciso possibile. Ma penso troppo. Sono un vecchio pensatore, quindi a volte mi devo imporre di smettere di farlo. Sono una di quelle persone che rimugina sulle cose a lungo".
Il set di Drop - Accetta o Rifiuta
Girare un thriller in un ambiente chiuso e ristretto è sempre una sfida. Il ristorante di Drop - Accetta o Rifiuta è un set molto interessante: quando si entra nel locale c'è un breve corridoio che sembra l'interno di una balena. Gli archi di legno sul soffitto sembrano uno scheletro. La protagonista si è sentita come Pinocchio?

Fahy: "In effetti sembra proprio così. È proprio come camminare nella gola di una balena quando si percorre quel corridoio. Anche se forse direi più di uno squalo, visto quello che sta per succedere! Violet esce da quella gola ed entra nel ristorante. Ed è lì che succedono tutte le cose spaventose. È un po' inquietante".
In un primo appuntamento un po' di mistero ci vuole?
Mentre cominciano a conoscersi, Violet e Henry commentano il fatto che un primo appuntamento sia un po' come risolvere un mistero. Lui dice che purtroppo oggi ce n'è sempre meno e questo rende le relazioni meno spontanee e interessanti. Ma è davvero così? O, viste le notizie tremende che sentiamo ai telegiornali, forse è meglio sapere qualcosa in più di chi si sta andando a incontrare?

Fahy: "È vero, è una linea sottile. Vuoi sapere che qualcuno non è un assassino, ma vuoi anche conoscere veramente le persone. È sicuramente complicato". Per Sklenar invece: "Penso che sia più una cosa negativa, che una cosa positiva. Sono convinto che ne sappiamo molto più di quanto crediamo. La nostra intuizione, come esseri umani, è una cosa reale. Siamo in grado di percepire l'energia delle altre persone e di seguire l'istinto. Abbiamo avuto relazioni tra noi per molto tempo anche senza tutta questa tecnologia. Tutte queste informazioni vanno in contrasto con le nostre sensazioni e quindi non ci si fida più".
L'amore per il true crime
All'inizio, prima che la situazione degeneri, Violet e Henry sono eccitati dall'idea di scoprire chi stia mandando quei messaggi. Lo dicono proprio: è come risolvere un mistero. I misteri e il true crime sono sempre andati fortissimo, ma negli ultimi anni sono diventati per molti quasi un'ossessione. Perché? Fahy: "È così. Il mio ragazzo mi dice spesso: basta con questi podcast e programmi sugli omicidi, ho bisogno di una pausa! Io invece non mi sono ancora stufata".
D'accordo Sklenar: "Mi piace guidare per andare in campeggio e, per tutto il tempo che sono alla guida, ascolto storie di omicidi avvenuti in campeggio! Persone che vengono rapite nel bel mezzo del bosco, proprio mentre sto andando a passare una settimana in mezzo al bosco. Vado un po' tra le sequoie e ascolto le storie di persone scomparse a Redwood! È emozionante. C'è un effetto dopamina, perché è come essere al centro della storia. E penso che, come attori, la base del nostro lavoro sia l'immaginazione. Quindi è solo narcisismo, in realtà".
L'appuntamento perfetto di Batman
C'è grande fermento attorno a Brendan Sklenar come nuovo Batman nella saga DC di James Gunn. Le persone vorrebbero vederlo in quel ruolo. Tanto è vero che lo scorso primo aprile è stato diffuso lo scherzo che la decisione fosse stata presa. E in molti hanno detto di essere felicissimi. Nell'attesa di sapere se sarà così, secondo Sklenar, che è un grande fan del personaggio, quale sarebbe il primo appuntamento perfetto per Bruce Wayne?

L'attore: "Penso che Bruce non uscirebbe con qualcuno a meno che non lo abbia già adocchiato da molto tempo. Quindi non farebbe nulla per capriccio, e probabilmente avrebbe già immaginato un milione di situazioni diverse prima di farlo entrare. E poi, se uscisse con qualcuno, probabilmente sarebbe piuttosto fiducioso che quell'appuntamento potrebbe evolvere in una relazione. Quindi penso che porterebbe una donna nella Batcaverna. Ma solo per mostrarle tutti i suoi fantastici gadget. Le farebbe vedere tutte le cose interessanti a cui lavora, perché ama farlo. Ama le cose che ha costruito per combattere il crimine. È un po' un nerd con tutte quelle cose, quindi la lascerebbe entrare in quel mondo. È come se collezionassi monete e dicessi: ehi, vuoi vedere la mia collezione di monete? Ma in questo caso si tratta della roba da Batman".