Doctor Who, speciale The Star Beast, la recensione: la serie torna al passato gettando le basi per il futuro

Il ritorno di Russell T Davies alla guida di Doctor Who è avvenuto con The Star Beast, il primo degli episodi speciali del 60° anniversario, regalando ai fan un'avventura classica, ma ben ancorata al presente.

Doctor Who, speciale The Star Beast, la recensione: la serie torna al passato gettando le basi per il futuro

Il primo dei tre speciali dedicati al 60° anniversario di Doctor Who, intitolato The Star Beast, è arrivato su Disney+ regalando ai fan il ritorno di David Tennant e Catherine Tate nei ruoli del Dottore e di Donna Temple-Noble.
Un rientro in scena che segna inoltre l'inizio della nuova era di Russell T Davies, che raccoglie il testimone da Chris Chibnall riassumendo l'incarico di showrunner avuto in precedenza dal 2005 al 2010, anni che hanno contribuito in modo significativo ad assicurare alla serie la capacità di conquistare le nuove generazioni e proseguire la storia sugli schermi televisivi. Appare innegabile il tentativo, dopo un leggero calo di popolarità e di ascolti, di ritrovare il giusto feeling con i propri fan sfruttando il talento di Davies e il traino di due dei volti più amati della saga prima del debutto di Ncuti Gatwa e Millie Gibson nei panni del Dottore e della sua companion, interpreti che saranno alle prese con la sfida di attirare un pubblico più giovane, grazie al talento e alla popolarità della star di Sex Education, e farlo appassionare al Whoniverse.

La trama di The Star Beast

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Doctor Who: un'immagine di Meep

Il futuro di Doctor Who sarà all'insegna di un budget più elevato e a obiettivi ambiziosi e internazionali grazie all'accordo stretto tra BBC e Disney+, che si occuperà della distribuzione internazionale dello show, e il punto di partenza è proprio The Star Beast.
La storia riprende con l'entrata in scena del Quattordicesimo Dottore, nuovamente con il volto del Decimo interpretato da David Tennant, che si imbatte quasi subito nella sua vecchia amica Donna Noble. Come sanno i fan di lunga data, il personaggio di Catherine Tate ha salvato il mondo, ma il suo cervello ha dovuto assorbire tutta la saggezza del Dottore, costringendo il Signore del Tempo a intervenire e cancellare i suoi ricordi.

La nuova puntata svela ora che Donna ha vissuto una vita normale, pur provando la sensazione che le manchi qualcosa. Il Dottore è però consapevole che se si ricordasse di lui l'amica morirebbe.
La situazione si complica quando una nave spaziale atterra a Londra e una creatura, chiamata Beep the Meep, si ritrova a trovare rifugio nella casa di Donna per sfuggire ai Guerrieri di Wrath, ricevendo l'aiuto della giovane Rose (Yasmin Finney), la figlia transgender di Donna.

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Un ritorno alle origini

Doctor Who Star Beast Meep
Doctor Who: David Tennant in una foto di The Star Beast

The Star Beast propone tutti gli elementi che hanno reso un cult lo show: una formula ormai collaudata all'insegna di azione, buoni sentimenti, umorismo british, creature dall'aspetto adorabile o terrificanti ribadendo il concetto di non fermarsi mai alle apparenze, e una rappresentazione della società che sa affrontare i problemi esistenti, in questo caso le difficoltà affrontate da Rose, pur mantenendo un approccio all'insegna della positività e della speranza.
L'episodio ha una struttura semplice, efficace e coinvolgente e, nonostante alcune svolte siano prevedibili e alcune spiegazioni obblighino a mettere da parte ogni razionalità, appare in grado di conquistare chi è già fan compiendo un tuffo nel passato e di attirare le nuove generazioni puntando alla visione che coinvolge l'intera famiglia.

Due star per dare nuova forza alla serie

The Star Beast
Doctor Who: David Tennant insieme a Catherine Tate

Rivedere Tennant in azione nel ruolo del Dottore è un vero regalo di Natale anticipato di qualche settimana per tutti i fan: la sua interpretazione è divertente e al tempo stesso sensibile ed emozionante, trovando il giusto equilibrio tra la natura "aliena" del Dottore e i suoi sentimenti così umani e sensibili. Accanto all'attore scozzese Catherine Tate è una ventata di sarcasmo, naturalezza e calore materno che permette di mantenere la storia ben ancorata alla realtà, nonostante la fantascienza, e strappare più di una risata sincera con la sua performance.

The Star Beast 2
Doctor Who: David Tennant e Yasmin Finney in una foto di The Star Beast

Il cast della puntata, dalla promettente Yasmin Finney al ritorno di Jacqueline King nella parte di Sylvia e senza dimenticare Mariam Margoyles che dà voce nella versione originale a Meep, sostiene i due protagonisti con efficacia, pur non potendo far altro che rimanere un po' in ombra nella parte finale, in cui il Dottore e la sua companion hanno i loro momenti migliori, gettano le basi per la continuazione della storia in modo divertente e ironico, lasciandosi alle spalle delle sequenze molto intense, e introducono una nuova versione del TARDIS ancora più spettacolare, grazie probabilmente al budget più elevato a disposizione.

Conclusioni

L'episodio speciale The Star Beast non è privo di difetti, in particolare nella parte finale, ma è un buon punto di ripartenza per Doctor Who. Dopo sessanta anni la serie affronta una nuova rigenerazione, non solo del suo protagonista, dimostrando di essere ancora in grado di rinnovarsi pur non tradendo la propria natura e mantenendo ben salde le proprie radici. Lo show britannico può contare su Davies che ha ripagato della fiducia concessa con un racconto in cui non mancano le emozioni e la sensibilità giusta nel ritrarre una società in costante cambiamento, offrendo in modo semplice e comprensibile, anche ai più piccoli, delle riflessioni sull'identità, su quello che vale veramente nella vita, sull'amicizia e sulla famiglia.
Il mix di realtà e finzione, le ottime interpretazioni e gli effetti speciali di buon livello che rendono accattivante dal punto di vista visivo la puntata, rendono The Star Beast un ottimo punto di partenza per la nuova fase di Doctor Who.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.2/5

Perché ci piace

  • David Tennant si riconferma come uno dei migliori Dottori della saga sci-fi.
  • Catherine Tate equilibra bene umorismo e un lato materno che dona a Donna Noble nuove sfumature.
  • Russell T Davies riporta i fan al passato, ma guardando con sicurezza al futuro.

Cosa non va

  • La storia ha dei passaggi piuttosto prevedibili o affrettati.
  • Alcuni personaggi rimangono eccessivamente in ombra.
  • Il personaggio di Rose avrebbe meritato di vivere una sua avventura a bordo del TARDIS.