La grande bellezza spesso non è solo nelle immagini costruite ad arte del cinema e delle serie tv, quelle che, da sempre, ci fanno sognare. La bellezza spesso è anche dietro le quinte, quella delle persone che il cinema e le serie le fanno, e che ti può capitare di vedere senza costumi e senza trucco, inteso come trucco di scena. L'arrivo della seconda stagione di Diavoli, la serie financial thriller internazionale Sky Original con Alessandro Borghi e Patrick Dempsey, che dal 22 aprile è in onda ogni venerdì su Sky Atlantic e in streaming su NOW (e disponibile on demand su Sky), è stata l'occasione di conoscere da vicino, anche se in una call su Zoom, Pia Mechler, l'attrice che interpreta Eleonor, una delle trader che lavorano a stretto contatto nella squadra dei "pirati" di Massimo Ruggero.
Vista fuori dalle scene, Pia Mechler è ancora più bella: smessi i severi tailleur e il contegno di Eleonor è una vera sorpresa. Perché il suo personaggio le impone di sorridere raramente. Mentre in un'intervista può finalmente sorridere. E, indossando una camicetta a fiori, dimostrare tutta la sua solarità. Non è un caso che, da scrittrice e sceneggiatrice, scriva soprattutto commedie. Tornando a Diavoli, con la sua eleganza sobria e impeccabile e i suoi capelli biondi, Pia Mechler è un'attrice che sarebbe piaciuta ad Alfred Hitchcock. Ma questo è uno solo dei lati della sua personalità, quello che abbiamo visto finora nella serie Sky. Nella nostra intervista ne abbiamo scoperti molti altri.
Eleonor e Massimo, friendship with benefits
Leggendo la sceneggiatura, ha immaginato una backstory di Eleonor? Sembra che tra lei e Massimo ci sia stato qualcosa...
È interessante che lo abbia notato, c'è solo un piccolo riferimento alla cosa. Credo che lei adori Massimo, che sia qualcuno a cui voglia ispirarsi. Nella mia testa, credo che la backstory sia questa: che loro abbiano avuto una di quelle che si chiamano "friendship with benefits" (un'amicizia erotizzata, ndr). Lavorando così a stretto contatto, in un lavoro che prende tutte le loro vite, 24 ore al giorno, credo che abbiano avuto questo tipo di amicizia. Per me Eleonor nel passato è stata probabilmente innamorata di lui, e non solo come uomo, ma per quello che rappresenta nel suo mondo. Ora è rimasto un amore che puoi trovare in un amico, e che è diventato lealtà. Nella stagione 2 ci siamo interrogati su questa lealtà e ci abbiamo giocato. Nella stagione 1 è come se fosse la cheerleader di Massimo, ma adesso si trova in una situazione ambigua: è una first trader nella banca dove lavora, e vuole far parte dei "pirati" (quello che era i team di Massimo, ndr), e allo stesso tempo vuole fare un passo avanti nella sua carriera. Continuerà ad essere leale, o penserà più a se stessa stavolta?
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È proprio per quello che c'è stato tra loro che c'è questa lealtà tra lei e Massimo?
Credo che sia iniziata come una lealtà cieca. Ma stavolta lei inizia a farsi delle domande, a guardare più e se stessa. È come se avvenisse una sorta di maggiore emancipazione. Lei è molto arrabbiata per il fatto che nella banca dove lavora ci sia una nuova Head Of Trading: sarebbe stato diverso se fosse stato un uomo, ma il fatto è che è anche una donna. Da questa lealtà cieca allora lei comincia anche a proteggere i suoi interessi. Credo che sia davvero interessante lo sviluppo del personaggio.
Eleonor, una bionda hitchcockiana
Il look di Eleonor è molto particolare: bionda, elegante, algida, è un personaggio che Alfred Hitchcock avrebbe amato. Che ne pensa?
I personaggi di Alfred Hitchcock sono queste bionde regali, molto contenute, ma in cui c'è molto sotto la superficie. E c'è sempre uno sviluppo. Se ricorda, nella prima stagione Eleonor ha sempre i capelli raccolti, spesso in una coda di cavallo. Era più regale. In questa sua emancipazione che avviene nella seconda stagione la vediamo con i capelli sciolti. È sempre una persona molto controllata, ma con un'energia e un'emozione che rimangono sotto la superficie, ma che iniziano a trasparire rispetto alla stagione 1. Ed è stato davvero divertente recitare questo personaggio. Nella prima stagione era alla fine era stata messa alla prova e c'era una sorta di rabbia che usciva da lei. Ma stavolta la sua frustrazione diventa qualcos'altro.
Che ne pensa di Alessandro Borghi? C'è una grande chimica tra i vostri personaggi. Come è andata sul set?
Credo che non sia solo tra i nostri due personaggi, ma che sia qualcosa di generale. Credo che si senta l'umanità e la connessione tra i vari personaggi. Ovviamente tra i "pirati" è più evidente. Siamo un gruppo che è molto legato, anche dietro le quinte. Sono nate delle amicizie, ci siamo visti anche fuori dal set. Quando ne abbiamo avuto occasione abbiamo pranzato, siamo usciti, abbiamo passato del tempo insieme e ci siamo goduti la compagnia, anche se, ovviamente, durante la pandemia siamo stati un po' limitati in questo. Quando lavori a uno show come questo passi molto tempo insieme, qualcosa come sei mesi. La seconda stagione è stata girata durante la pandemia, e abbiamo avuto delle restrizioni. Ma credo che la nostra amicizia si senta: siamo ancora in contatto l'uno con l'altro e ci sentiamo spesso. Alessandro Borghi è un attore fantastico, è coinvolto in ogni aspetto della serie, tiene molto non solo al suo personaggio, ma a tutta la storyline. Ed è una gioia lavorare con lui. E credo che questo arrivi sullo schermo.
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Avete girato molto a Roma, in luoghi come La nuvola, o a Via Veneto, che dovevano sembrare Londra. Che sensazione è stata?
Abbiamo anche passato del tempo a Londra. La grande parte dello show è stata girata a Roma, ovviamente negli studi, e in alcune location. Stavolta è stata un'esperienza fantastica, perché abbiamo girato durante la pandemia: non avevo mai visto Roma così vuota, e brillava davvero di luce propria, sono riuscita a vedere pienamente la bellezza della città. Abbiamo girato anche in una piazza con un edificio pieno di finestre, la sede di Fendi (il Palazzo della Civiltà Italiana all'EUR, ndr) ed è stato bellissimo entrare in un edificio storico come questo.
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Oltre ad essere attrice, lei è anche una regista o una scrittrice. Che tipo di storie troviamo, o troveremo, nei suoi libri?
Ho appena finito un romanzo. Le storie che scrivo sono spesso commedie. I ruoli che interpreto come attrice sono donne molto raffinate e controllate, e nelle cose che scrivo cerco un'altra direzione. Una delle ultime storie che ho scritto è ambientata nel mondo del wrestling. Mi piace scrivere storie di donne, spesso con un approccio femminista. Mi è piaciuto recitare nel ruolo di Eleonor, perché è un personaggio femminile forte. Ma in quello che scrivo cerco di trattare tutto con un certo umorismo.
Lei è anche regista, vero?
Sì, ho diretto un film che si chiama Everything Is Wonderful, cinque anni fa. È stato un film molto improvvisato, un esperimento interessante.
La vedremo in American Sausage Standoff
Per un'attrice tedesca è stato difficile fare il salto verso le produzioni internazionali?
La mia carriera internazionale si è sviluppata in maniera piuttosto naturale. L'inglese per me è stato sempre presente e non è mai stato un problema. Per molti attori la lingua può essere una barriera. Molti attori finora non si dedicavano ad altre lingue, ma le cose sono cambiate molto negli ultimi anni. È stato uno sviluppo "organico", perché ho studiato in inglese fin dall'inizio. Ho iniziato a lavorare subito in Germania, appena laureata, e in questo sono stata molto fortunata. Ma ho sempre pensato che i ruoli che mi offrivano fossero molto limitanti, non erano le storie sulle donne che volevo raccontare. Così sono andata nel Regno Unito, sono andata nell'ufficio di un casting director e ho avuto subito un ruolo. Forse non sono un esempio calzante, perché ho avuto davvero tanta fortuna. Il mio inglese era a un livello che mi ha permesso subito di iniziare a lavorare. Ho avuto un piccolo ruolo in un grande film, e poi un ruolo da protagonista in un piccolo film. E ora le cose stanno andando avanti. Ho un'agente nel Regno Unito e un manager americano. I ruoli che trovo a livello internazionale sono più interessanti di quelli che ci sono nel mio paese.
Dove la vedremo, prossimamente?
Nel film American Sausage Standoff (noto anche come Gutterbee, ndr), dove recito accanto a Ewen Bremner, l'attore famoso per Trainspotting. Il gruppo di lavoro è stato molto interessante, e abbiamo girato in New Mexico, in America. È una commedia molto strana, diretta da Ulrich Thomsen, che è un attore che ha diretto noi attori.