C'era una volta un angolo di Marvel su Netflix. Un cammino iniziato con Daredevil e proseguito con Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist per confluire nei Defenders. Altri tempi per la Marvel e per lo streaming, prima che la pandemia e l'esplosione del mondo delle piattaforma arrivasse a rendere più complesso e articolato lo scenario. Un nuovo mondo in cui il Marvel Cinematic Universe ha iniziato e consolidato il proprio cammino su Disney+, lanciando diverse serie che si andavano a incastrare, o avrebbero dovuto farlo, con quanto avveniva sul grande schermo nelle uscite cinematografiche dell'MCU.
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Però, il rammarico di esserci lasciati alle spalle un personaggio come Matt Murdock e il suo alter ego mascherato era lì, concreto, tangibile. E al netto delle apparizioni del personaggio in altri progetti, da Spider-Man a She-Hulk, il sogno di vederlo tornare protagonista non si è mai affievolito. E per questo ha perfettamente senso che arrivi, dal 4 marzo in piattaforma, Daredevil: Rinascita, ritorno del personaggio in una serie che lo mette al centro del racconto, con il difficile compito di tirare le fila di quel che era stato e riprenderlo in qualche modo, ma l'ambizione di poter raggiungere un nuovo pubblico.
Tra vecchio e nuovo
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Proprio da questo abbiamo iniziato la nostra chiacchierata con lo showrunner Dario Scardapane e la produttrice esecutiva Sana Amat, per capire in che modo hanno affrontato il lavoro con questa duplice esigenza in mente. "Da fan della vecchia serie" ci ha detto Scardapane, "abbiamo cercato di mantenere quegli elementi che ci piacevano: l'oscurità, la luce, i profondi dilemmi che affrontano i personaggi, i rapporti tra loro che amavano, per partire da lì e spostarci sette o otto anni in avanti." Insomma non chiudere le porte a quel che era stato, ma farlo loro: "considerare il passato, ma costruire il futuro. Per gli spettatori i primi 10, 15 minuti saranno familiari, faranno riprovare le medesime sensazioni che avevano lasciato, ma poi saranno portati su una strada differente."
Murdock contro Fisk
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Se da una parte ritroviamo Charlie Cox nel ruolo di Matt Murdock, torna anche il suo antagonista Wilson Fisk interpretato da Vincent D'Onofrio, che ha in Daredevil: Rinascita un ruolo ugualmente preponderante. "È sempre stata una sorta di danza tra i due" ci ha confermato Dario Scardapane, "come accade anche nei fumetti. Hanno sempre fatto un ottimo lavoro, sia su carta che nel cast e lo sviluppo della vecchia serie da questo punto di vista: i due tirano fuori il peggio l'uno dell'altro e quel peggio può sembrare come un eroe o un villain e non è sempre chiaro chi sia chi." Lo conferma la produttrice Sana Amat: "è quello che abbiamo cercato nel vecchio materiale, quello che ci ha sempre colpiti: che si tratta di uno studio su entrambi i personaggi e provare a enfatizzare quell'aspetto ancora di più è stata una sfida creativa per noi mentre ci immergevamo in questa nuova iterazione della serie."
Daredevil: Rinascita e l'azione
Una serie Character Driven, ma che non lascia da parte la componente action, che non può mancare in uno show del genere. È stato difficile bilanciare i due aspetti? "Per noi è stato fondamentale" ha spiegato ancora Dario Scardapane, "una delle cose a cui tenevamo in modo particolare e che ci dava grande gioia era costruire sequenze d'azione serie e intense, ma che potessero avere una cifra di umanità, che avessero sempre un elemento legato ai personaggi. L'azione può raccontare una storia ed è quello che amo. È una cosa che abbiamo fatto molto con The Punisher, ma anche con Jack Ryan, The Bridge, storie che hanno una forte componente action, ma con delle persone all'interno di quelle scene d'azione che non devi mai perdere di vista."
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L'aspetto umano, che non deve mai mancare che Scardapane attribuisce anche all'ottimo lavoro dello stunt director Phil Silvera, con cui hanno avuto modo di collaborare di nuovo: "Phil è un talento incredibile che assolutamente ama avere i personaggi al centro e non solo corpi che vengono lanciati in giro. Sono storie che raccontano delle persone e noi costruiamo l'azione attorno a queste storie." E questa nuova incarnazione di Daredevil potrà avere un futuro nel Marvel Cinematic Universe? "Sarebbe straordinario" ci ha detto Sana Amat, "ci sono così tante storie che si possono raccontare a Hell's Kitchen e Brooklyn, quindi chi può dirlo?"