Damsel è il nuovo lungometraggio fantasy diretto da Juan Carlos Fresnadillo (28 settimane dopo, Intruders) presentato, in particolare, durante la Geeked Week 2023, evento verticale della piattaforma americana dedicato a tutte le uscite seriali e cinematografiche del presente e del futuro. Inizialmente prevista per ottobre 2023, come tra l'altro sottolineato da un video recap della N rossa risalente ad inizio anno, la pellicola è stata poi spostata all'8 marzo 2024, creando ancora più aspettative e mistero.
Sì, perché sappiamo in realtà ben poco di questo progetto, che poggia saldamente le sue basi su una giovane attrice rivelazione, che proprio con Netflix - in particolare con Stranger Things - ha iniziato la sua folle corsa all'immortalità: Millie Bobby Brown. Una principessa guerriera carismatica, un drago e una grotta che la tengono prigioniera, un enigmatico sacrificio: questi gli ingredienti principali di Damsel, che proviamo ad analizzare basandoci sugli elementi in nostro possesso, aggiungendo, inoltre, qualche supposizione e teoria.
Una svolta per Millie Bobby Brown
Prima di andare ad analizzare nel dettaglio Damsel, è opportuno anche tenere conto dell'attrice protagonista e di quanto questo lungometraggio sia assolutamente importante per la sua carriera artistica. È un dato di fatto, infatti, che proprio questo fantasy punti in maniera diretta ed esplicita sulla presenza di Millie Bobby Brown, una star emergente che, molto rapidamente, è diventata una delle giovani dive più influenti e importanti del panorama cinematografico e seriale hollywoodiano. Da diverso tempo, proprio l'artista ha manifestato il suo interesse a distaccarsi dal ruolo che l'ha resa famosa, ovvero Undici in Stranger Things (come tra l'altro ha confermato in una recente intervista) e film come Enola Holmes ed Enola Holmes 2 hanno concretizzato tale possibilità. Questo nuovo progetto di Fresnadillo, che non a caso coincide con l'anno di chiusura della serie televisiva sopracitata dei fratelli Duffer, è un passaggio fondamentale che potrebbe segnare in modo univoco e radicale la nuova fase del percorso artistico della Brown, pronta a nuove sfide.
Un fantasy che "sfida la società medievale"
Per capire, almeno in generale, qual è la tematica fondante di Damsel, ci possiamo ancora una volta seguire le parole dell'attrice protagonista che, parlando con Vogue, ha così descritto il film Netflix: "È una storia molto potente su una giovane donna che sfida la società in epoca medievale." Oltre a tralasciare il resto della dichiarazione, ininfluente per il nostro discorso perché relativo al vagone esperienziale della star, avere già in mano il focus del racconto non è cosa da poco e, per come è posto l'impianto tematico della pellicola, sarà interessante vedere come sarà sviluppato. Non è infatti la prima volta che assistiamo ad un lungometraggio dove viene scardinato dall'interno un sistema valoriale di un certo tipo, ma dipende sempre come si veicola tale messaggio, se in maniera superficiale e banale, o in modo intelligente, portando anche a delle opportune riflessioni. Tutto questo, tra l'altro porta anche ad un'altra considerazione che riguarda, più precisamente, il contesto narrativo di riferimento.
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Ascoltare un'epoca lontana per raccontare il presente
Damsel, a conti fatti, appare quindi come una classica storia calata in un contesto passato e immaginario che sfrutta tale ambientazione lontana e intangibile per fare invece riferimenti più puntuali al nostro presente. Una scelta che è propria di moltissimi lungometraggi (chiaramente non solo moderni) che spesso, per questo cortocircuito tra passato e presente, rischiano di non trovare una connotazione precisa, non riuscendo a raccontare bene nessuna delle due epoche. In un caso, infatti, è così tanto palese e forte il riferimento alla modernità, che la costruzione narrativa ed estetica di un'altra dimensione temporale diventa un mero strumento e nulla di più; nell'altro, invece, l'impianto scenico e contenutistico del passato è talmente realizzato dettagliatamente che ci si dimentica della correlazione con l'attualità. Come spesso accade, la soluzione migliore è un bilanciamento tra le due parti così che ci sia un contesto narrativo fantasy preparato efficacemente ma che comunque riesca al contempo a sedimentare degli opportuni legami con la società moderna.
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Dalla sinossi, qualche dettaglio importante
Andando, invece, a leggere la descrizione di riferimento del trailer ufficiale di Damsel, emerge qualche altro dettaglio della trama: "Una devota damigella accetta di sposare un affascinante principe, per poi scoprire che la famiglia reale vuole offrirla in sacrificio per ripagare un vecchio debito. Intrappolata in una caverna con un drago sputafuoco, dovrà affidarsi alla propria astuzia per sopravvivere." In queste poche righe viene posto l'accento sue due elementi in particolare: da una parte troviamo un grande inganno che porta la protagonista ad accettare un matrimonio fasullo che cela, in realtà, un oscuro sacrificio da compiere; dall'altra probabilmente veniamo già a conoscenza dello sviluppo centrale del film, con la principessa Elodie che è impegnata in un arduo scontro con un drago, scappando poi da questa grotta che affaccia su un burrone (come mostra perfettamente il primo poster del lungometraggio, pubblicato il 7 novembre 2023). Insomma, conosciamo da ora una porzione dell'antefatto (con alcuni punti lasciati in sospeso) e anche la sezione mediana della pellicola.
Il teaser: una sfida mentale e fisica, iniziazione, un destino già scritto
Arriviamo, infine, al teaser trailer di Damsel, che conferma sicuramente quanto emerso all'interno della sinossi: gran parte del filmato, infatti, è riservato proprio al combattimento tra la protagonista e la creatura alata. Questo scenario potrebbe inoltre portare ad un'altra prospettiva interessante: se più della metà del film sarà dedicata a questo conflitto tra Elodie e il drago, potremmo essere di fronte ad un fantasy atipico dal sapore quasi survival, con la messinscena che fa leva sulla forza fisica e mentale della protagonista. Nonostante tale suggestione, sempre nel trailer, emergono ulteriori informazioni: in un passaggio specifico, quella che sembra essere la Regina Isabelle (Robin Wright) pronuncia delle parole che lasciano suggerire che la sfida nella grotta della principessa sia una sorta di iniziazione, citando "un lungo lignaggio di donne che hanno edificato questo regno". Altro tema ricorrente, di conseguenza, è quello della classica prescelta con un destino già scritto, che viene quindi chiamata a superare un'impresa più grande di lei.