CSI - Stagione 9, episodio 5: Leave Out All the Rest

Un episodio che si concentra sui personaggi, mettendo a nudo con un sorprendente lavoro di introspezione i demoni e le paure che tormentano i membri della squadra ma soprattutto il suo leader Gil Grissom.

La quinta puntata della nona serie di CSI: Crime Scene Investigation si apre con un violento temporale che imperversa su Las Vegas. Nella pioggia fitta, un'auto procede su una strada vuota e desolata, diretta verso una scena del crimine. Al volante c'è Grissom, e notiamo subito l'espressione stanca e tirata sul suo volto. Mentre guida, le immagini della tempesta vengono inframezzate da alcune sequenze di un video che Sara Sidle gli ha spedito via mail. E' evidente il contrasto tra l'aria cupa di Grissom e l'espressione rilassata e serena della Sidle. Le parole della ex-detective continuano a riecheggiare nella mente di Grissom. A fornire la colonna sonora di questo toccante incipit è la bella canzone dei Linkin Park Leave Out All The Rest, che tra l'altro dà il titolo all'episodio (il che puzza un po' di "marchetta", ma tutto sommato il pezzo si adatta molto bene all'atmosfera).
Sul terreno c'è un cadavere coperto da un telo. Si tratta di un uomo la cui faccia è stata praticamente cancellata dalla violenta frizione con l'asfalto. Inoltre è privo delle dita delle mani e dei piedi. I segni di una corda sui polsi fanno pensare che l'uomo sia stato legato dietro a un'auto e trascinato per chilometri, ma rivoltando il cadavere Grissom nota delle altre tracce sulla schiena, il che fa pensare che la vittima sia stata legata sotto l'auto e non dietro.
La vittima viene identificata come Ian Wallace, perciò Brass si reca nell'apparamento di costui assieme a Nick e Riley. Le porte non presentano segni di effrazione, ma Riley trova delle tracce di sangue sul divano del soggiorno, e al piano di sopra Nick rileva i segnali di una rissa. Riley nota che nella casa vive anche una donna, e la conferma arriva da una pila di riviste femminili su un tavolino. Un'etichetta incollata sulla copertina rivela agli investigatori il nome della fidanzata di Ian, Justine Stefani.

Intanto Grissom continua a pensare a Sara e al suo messaggio, e una volta in ufficio decide di rivedere da capo l'intero filmato:

"Ciao da Puerto Ayora, da qualche parte al di là dell'Equatore. E' da più di un mese che siamo in mare. Cavolo, dovresti vedere l'equipaggio - studenti, attivisti, scienziati - le conversazioni a cena sono già di per sé incredibili. E c'è anche un biologo marino che mi ricorda un po' te. Vorrei poterti parlare di persona, ma questo è il massimo che posso fare. Voglio scusarmi per essere stata irreperibile. Ho pensato molto a noi, praticamente in ogni momento. Pensavo che saremmo potuti sopravvivere a qualunque cosa. Questo viaggio mi ha schiarito moltissimo le idee. Durante l'ultimo anno trascorso a Las Vegas riuscivo a malapena a respirare, figuriamoci a pensare, ma adesso sento per la prima volta da molto tempo di essere felice".

In laboratorio, Robbins e Grissom arrivano alla conclusione che la vittima era coinvolta in pratiche sessuali sadomaso (Schiavo e Maestro è il nome di questo tipo di "giochi"): lo dimostrano i fori presenti attorno ai capezzoli e le bruciature sulla lingua, causate da una sorta di morso metallico usato per indurre corrente elettrica.

Grissom fa visita a Lady Heather, misteriosa e affascinante donna al confine tra la sensitiva e la tenutaria di bordello, vecchia conoscenza della Csi e in un certo senso amica di Grissom.
Ufficialmente, Grissom è lì per sottoporre a Heather alcune foto della vittima e chiederle consiglio, dal momento che lei ha una certa esperienza nella sfera sadomaso. Heather conferma che i segni attorno ai capezzoli e la bruciatura fanno parte delle pratiche sadomaso, in particolare di quelle che prevedono una Dominatrice e uno Schiavo. Aggiunge inoltre che le servono foto della stanza di Ian per capirne di più.
Nick, Greg e Riley effettuano perciò un sopralluogo nella casa di Ian. Sullo schermo tv della stanza viene trovata l'impronta di glutei e alcune tracce di sperma. Su un mobile c'è poi un biglietto da visita di un club chiamato Lower Linx. Sotto il letto, Riley trova una valigetta piena di attrezzi comunemente usati nelle pratiche sadomaso. Nel ripostiglio. Nick trova una camicia sporca di sangue.

Una volta ottenute le foto, Lady Heather giunge alla conclusione che Ian non praticava il sadomaso in quella casa, perché sono necessarie strumentazioni e utensili adeguati. Vedendo il biglietto del Lower Linx, la donna rivela che si tratta di un noto locale sadomaso. Brass e Nick decidono di farci una visita. La padrona del club, Michelle Tournay, sembra una versione acerba di Lady Heather. Inizialmente protesta e si rifiuta di collaborare, ma alla fine si lascia convincere e mostra ai due investigatori la stanza sadomaso. Qui Nick trova un morso metallico che potrebbe essere stato utilizzato su Ian.

In laboratorio risulta dai test che lo sperma ritrovato nella stanza di Ian è effettivamente il suo, mentre I fluidi vaginali rilevati sulla tv appartengono a una donna sconosciuta. Inoltre, la camicia di Ian presenta uno spruzzo di sangue in corrispondenza della spalla, anche questo sconosciuto.
Grissom è di nuovo nella casa di Lady Heahter. La donna gli spiega che secondo lei Justine non c'entrava niente con la vita sadomaso del fidanzato Ian, e che lui l'aveva scelta proprio per questo: lei era come una mammina alla quale tenere nascoste le proprie marachelle. Non può dunque essere lei la responsabile delle violenze su Ian.

Poco dopo, questa ipotesi riceve una macabra conferma. Nel deserto viene scoperto, non lontano dal luogo del ritrovamento di Ian, il cadavere di Justine, completamente carbonizzato all'interno di un'auto. Ricostruendo la dinamica dei fatti, gli investigatori ipotizzano che Justine avesse le mani legate ma che sia riuscita in qualche modo a fuggire dall'auto del killer di Ian. Quest'ultimo l'ha poi investita e uccisa per poi dare fuoco all'auto che evidentemente era rimasta danneggiata.
Nel frattempo, Nick viene a sapere che il Dna ritrovato sul morso di metallo proveniente dal Lower Linx è lo stesso che è stato rinvenuto nella stanza di Ian. Questo potrebbe indirizzare i sospetti verso Michelle Tournay, la proprietaria del club. Dai tabulati del cellulare di Justine emerge che l'ultimo uomo ad averla sentita per telefono è stato un certo Martin Devlin, e anche lui finisce nella lista dei sospetti. Convocato in Centrale, Devlin esibisce un atteggiamento calmo e disinvolto, continuando a chiamare Brass "Jim" e dicendo di essere un agente assicurativo che aveva cercato di vendere a una polizza a Justine.

Nick interroga Michelle, che alla fine ammette di aver fatto sesso con Ian ma di non essere mai stata a casa sua. L'agente Stokes preleva un tampone di saliva della Tournay, e lei cerca di stuzzicarlo chiedendogli se la cosa l'ha fatto eccitare, ma lui non reagisce, avendo capito il futile tentativo della donna di provocarlo. Intanto l'analisi della camicia di Ian rivela che il sangue ritrovato su di essa appartiene a un pregiudicato di nome Devlin. Immediatamente Martin Devlin viene convocato e messo di fronte alle prove che lo accusano. L'uomo si presenta con un avvocato, un'affascinante donna di nome Kumari. Brass e Nick convincono Devlin ad aprirsi la camicia e notano gli stessi inconfondibili segni di pratiche sadomaso, sui capezzoli e sulla lingua. Devlin ammette di farne parte, ma dichiara di non aver ucciso né rapito nessuno. Poi l'avvocatessa pone fine all'interrogatorio, portando via il suo cliente.

Nel frattempo, Heather e Grissom continuano la loro analisi della psicologia del killer. Presto però la loro conversazione finisce col virare sui veri motivi per cui Grissom è andato da lei: cercare qualcuno con cui confrontarsi riguardo alle parole di Sara Sidle. Grissom le mostra il video, e c'è una parte in cui lei dice: "Se una relazione non si evolve, allora si svilisce e poi muore. Io ho atteso che tu decidessi, ma certe volte anche non prendere nessuna decisione equivale, alla fine, a prenderne una"
A questo punto Heather cerca di far sfogare Grissom sui suoi sentimenti per Sara, e gli chiede spiegazioni sul suo non volersi decidere a dare una svolta nella loro relazione.
Il messaggio di Sara continua: "Comunque, quello che cerco di dire è che non devi più preoccuparti di me, perché sto bene. Sto davvero bene e onestamente penso che sia meglio così".

A questo punto Heather dice a Grissom che probabilmente si è recato da lei perché quello è un posto che non gli ricorda Sara. Infine gli dice di avere una stanza per gli ospiti al piano di sopra, e di essere disposta ad ospitarlo finchè lui lo vorrà.

Nel laboratorio, Archie effettua una scansione sui tabulati di Devlin e non risultano contatti con Michelle. Lui è l'ultimo ad aver chiamato Justine, e poco dopo quella chiamata risulta che ha inviato un messaggio con una foto in allegato. Quando aprono la foto, gli investigatori rimangono di stucco: l'immagine ritrae infatti Ian mentre fa sesso con Kumari, l'avvocatessa sexy di Devlin. Questo aggiunge una persona alla lista dei sospetti. Quando la convocano, Kumari ammette alcune cose: innanzitutto ha una doppia vita che le fa vestire i panni dell'avvocato di giorno e della dominatrice di notte. Anche lei frequenta il Linx Club, e di solito si cimentava in giochini sadomaso con Devlin e Ian, essendo la loro dominatrice. Ma Kumari era anche innamorata di Ian. Una sera, dopo una sessione sadomaso con lui e Devlin, lei ha seguito Wallace a casa, dove hanno fatto sesso (è suo il Dna ritrovato nella stanza di Ian e sul morso metallico del Linx). Poco dopo è arrivato Devlin che, pazzo di gelosia, ha fatto a botte con Ian. A quel punto Kumari dice di aver visto Devlin andar via, e si dice sicura che se anche l'uomo fosse tornato per uccidere Ian, non avrebbe mai torto un capello a Justine.
A questo punto il team è in un vicolo cieco. Su un tavolo ci sono foto e appunti che collegano le vittime alle scene del crimine, ma non i sospetti ai luoghi del delitto. Nicky ricorda il dettaglio della porta aperta in casa di Ian, il che suggerisce che chiunque avrebbe potuto entrare per rapire e uccidere i due fidanzati. Possibile che il giochino sadomaso che quella sera era andato storto non abbia in realtà nulla a che fare con l'omicidio di Justine e Ian? Possibile che i due siano stati vittima di due psicopatici che li hanno trovati per caso? O forse erano da tempo nel mirino di qualcuno? Catherine si dice convinta che lì da qualche parte dev'esserci una prova che non hanno notato.
Ma la puntata si chiude con gli investigatori del team intenti a fissare le foto e gli appunti senza saper ricostruire l'accaduto. Intanto, la canzone che ha scandito l'inizio della puntata riprende, conducendoci verso l'ultima scena: Grissom che si sdraia sul letto nella stanza degli ospiti di Lady Heather, l'aspetto stanco e abbattuto di un uomo sopraffatto dal destino. Heather si sta avviando verso il corridoio ma, un attimo prima che sia uscita, sentiamo la voce di Grissom chiederle di restare. Lei ci pensa un attimo, infine fa un passo indietro e chiude la porta, restando con lui. E' la conclusione di un episodio davvero unico (il sottoscritto non ricorda altri casi irrisolti nel corso della serie), che più che essere incentrata sul plot si concentra nella psicologia dei protagonisti, mettendo a nudo con un sorprendente lavoro di introspezione i demoni e le paure che tormentano i membri della squadra ma soprattutto il suo leader Gil Grissom, autentico fulcro della serie, la cui dipartita sarà il più grande grattacapo di Bruckheimer e soci.