Esistono anche le "pillole per una serata con i fan di Bruce Springsteen", nel surreale mondo creato da Colapesce Dimartino per La primavera della mia vita, il film di Zavvo Nicolosi con Colapesce e Dimartino che arriva al cinema il 20, 21 e 22 febbraio, con Vision Distribution. A tenerle con sé, insieme a una serie di pillole per tutte le occasioni, è Lorenzo (Colapesce): sono una sorta di ansiolitico, visto che il Boss non tanto gli piace.
La primavera della mia vita segue le vicende di Lorenzo e Antonio (Dimartino), che nella storia di finzione formavano il duo vocale I Metafisici, prima di sciogliersi e ritrovarsi per scrivere un fantomatico libro sulle credenze popolari della Sicilia. Certo, l'intervistatore è un fan di Springsteen, ma anche dei Doors, citati in una delle scene più esilaranti del film, e allora su questo l'empatia con Lorenzo e Antonio scatta. Ma sarebbe scattata comunque, tanto i due sono divertenti, (auto)ironici, amabili. E, come abbiamo scoperto guardando questo film, anche due grandi attori, oltre che due grandi cantanti. A proposito della famosa band, sappiate che "il problema dei Doors sono i fan dei Doors", come vi raccontiamo nella nostra intervista a Colapesce DiMartino.
La primavera della mia vita: intervista a Colapesce Dimartino
Colapesce Dimartino: "Non c'è un metodo per scrivere una canzone"
Una cosa che ci interessa sempre, quando parliamo di coppie di autori, è come scrivono una canzone. Ci sono state coppie, come Bernie Taupin ed Elton John, in cui uno scriveva i testi e l'altro li metteva in musica. O altre, come Lennon e McCartney, in cui uno dei due creava una canzone e, insieme, la completavano e la firmavano. "Siamo un po' come Lennon e McCartney", risponde Colapesce. "Lavoriamo tantissimo insieme, ci scontriamo, ci veniamo incontro".
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"Tu sei McCartney" interviene, con l'ironia che abbiamo imparato ad amare nel film, Dimartino. "Ma guarda che va bene uguale" suggerisce il regista Zavvo Nicolosi. "Non abbiamo un metodo" continua Colapesce. "A volte partiamo da una cellula melodica, altre volte da una frase. La canzone Splash è partita da una frase: io lavoro per non stare con te. Ci piaceva tantissimo e attorno abbiamo costruito tutto il resto. A volte invece partiamo da una frase musicale". "Il bello delle canzoni è che non c'è un metodo per scrivere una canzone" aggiunge Dimartino. "Dubito tanto di chi vuole teorizzare questa cosa. Una canzone è un atto istintivo. È un miscuglio di ricordi, di frasi che hai sognato, o che ti ha detto qualcuno due giorni prima di scriverla. È davvero un atto magico".
Colapesce Dimartino: "È la canzone che scende a compromessi con noi"
Nel film Colapesce e Dimartino sono due musicisti, anche se non sono proprio loro, Si chiamano Lorenzo e Antonio, e sono gli ex membri di un duo chiamato I Metafisici. Ma, in una cornice surreale e ironica, si accenna comunque al mondo della musica di oggi, da Sanremo alle piattaforme di streaming. Che ragionamenti fanno Colapesce Dimartino quando si tratta di confezionare una canzone, in questo senso?
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"Questa cosa è un grande dilemma dell'arte, da sempre" riflette Colapesce. "Se essere integralisti e fare finta che non esiste il mondo attorno a te, e fare quello che vuoi, oppure cercare dei compromessi per arrivare anche a più persone. Sono ragionamenti che ci facciamo spessissimo io e Antonio, perché noi siamo due autori anche per altri interpreti. E lì è un'arte, è artigianato, perché devi esattamente sapere dove va la canzone, per chi è e che percorso deve fare. Nel nostro caso seguiamo la nostra inclinazione naturale e non scendiamo tanto a compromessi. Se dobbiamo mettere una parola scomoda la mettiamo". "Forse è la canzone che scende a compromessi con noi" interviene sorridendo Dimartino.
Colapesce Dimartino. "Un Boris ambientato tra gli autori di canzoni"
A questo proposito, Colapesce ci suggerisce una canzone e, un po' per scherzo, suggerisce un'idea che sarebbe bellissima. "C'è una canzone, nel nostro primo disco, che racchiude la nostra filosofia" ci spiega il cantante. "Si chiama Prossimo semestre e parla del ragionamento tra due autori. Ci diciamo: strofa, ritornello, ma allora, secondo te, cosa ci deve stare adesso? Uno strumentale? No, per carità, non se ne parla...". "È un po' un Boris della canzone" suggerisce Dimartino. "Mi piacerebbe fare una serie tipo Boris, ma sul mondo degli autori di canzoni". L'idea è geniale, e speriamo che venga colta.