Citadel è un progetto davvero ambizioso, forse il più ambizioso realizzato finora da Prime Video, e dietro non potevano che esserci menti come quelle di Anthony e Angela Russo, e David Weil, che per la piattaforma ha già creato Hunters e Solos. Insomma, le fondamenta di una spy story con Priyanka Chopra Jonas, Richard Madden e Stanley Tucci, già rinnovata per una seconda stagione attesa nel 2025. Successivamente si è puntato agli spin-off che allargano questo primo tassello con nuovi personaggi e ambientazioni, divisi tra passato e futuro.
Il primo è Diana, da poco approdato in streaming e che ha utilizzato maestranze e co-produzione tutte italiane (quelle di Cattleya e AE Stunt). Presto quest'ultimo lascerà spazio anche a Honey Bunny, ulteriore digressione, in questo caso indiana, del racconto. Abbiamo incontrato su Zoom il trio produttivo e autoriale per chiedere loro come si fa a creare un progetto di questa portata.
Il mondo di Citadel: questione di sfide
Iniziamo la nostra intervista ai produttori di Citadel chiedendo loro la sfida più grande nel riuscire a metterlo in piedi e soprattutto nel realizzare i capitoli indiano e italiano con le produzioni locali a cui assistiamo in queste settimane. Risponde David Weil: "Credo la sua IP originaria. Quando crei un universo completamente originale ci vogliono tante menti brillanti insieme. Non c'è un modello da cui partire. Questo è stato terrificante e allo stesso tempo la parte più esilarante di tutto il processo creativo. Oltre a lavorare coi partner internazionali e costruire questo mondo per davvero uniti. Non era del tipo 'Gli Stati Uniti guidano', abbiamo cucito quest'arazzo tutti insieme. Abbiamo quest'incredibile writers' room con catene di messaggi ed e-mail. Lavorare con Gina Gardini per Diana e con Sita Menon, Krishna DK e Raj Nidimoru per Honey Bunny. Eravamo tutti sulla stessa barca. Una fiducia intellettuale reciproca davvero unica".
Dal Marvel Cinematic Universe al Citadel Spy Universe
Anthony Russo e la sorella Angela vengono dall'esperienza mastodontica degli ultimi anni del grande universo condiviso come quello della Marvel. Quell'esperienza in un certo senso li ha preparati per costruire il loro personale mondo espanso. Concorda Anthony: "Una parte della nostra esperienza nello storytelling Marvel ci ha insegnato ciò che abbiamo fatto qui. Parte del fascino della narrazione dell'MCU era che le storie viaggiavano a livello internazionale in ogni parte del globo. Una comunicazione massiva ed intensa tra il pubblico a proposito di quei film".
Continua poi: "Ha davvero connesso le persone dappertutto e questo era qualcosa di davvero notevole che credo ci abbia davvero ispirato facendoci dire 'È bellissimo vedere il pubblico abbracciare queste storie. Perché non troviamo un modo per condividere lo storytelling anche con gli stessi sceneggiatori? Non solamente gli spettatori'. Quella è stata la vera innovazione. Con Citadel è stato come 'Possiamo collaborare non solo con il pubblico ma anche a livello creativo con gli autori?' È stato eccitante e non sappiamo se sia stato fatto prima a questo livello ma finora non potremmo essere più felici di come sia andata quest'esperienza. Abbiamo scelto i partner con molta cura. Non tutti fanno gioco di squadra, alcuni sono più solitari. Questo gruppo adora il processo collaborativo e come ci imbocchiamo a vicenda a livello creativo".
Aggiunge Angela Russo: "Penso anche che siamo ben posizionati grazie alla partnership con Amazon Prime Video perché possono peculiarmente portare un pubblico globale sul tavolo. Credo arriviamo a 240 Paesi con questa storia ramificata ed è davvero eccitante poter avere quella capacità. Una vera virtù dei servizi streaming". La rimbecca il fratello: "E l'ambizione. Tutte le piattaforme hanno la capacità ma non tutte la visione per sostenere un progetto del genere che è davvero inusuale".
Citadel Diana, la recensione: anche in Italia sappiamo fare le serie spionistiche
Una spy story senza confini
David Weil invece viene dall'esperienza delle spie anti-naziste del passato di Hunters e ora si è cimentato con quelle in giro per il mondo attraverso lo spazio e il tempo di queste serie. Scriverle è come una partita a scacchi: "È sempre un gioco di sotterfugi quando hai a che fare con le spie. Ma si tratta anche di un desiderio realizzato. Penso che ci siano così tanti segreti che teniamo nascosti nelle nostre vite e così tante maschere che indossiamo. Ecco cos'è davvero divertente in una dimensione più fantastica dove crei questi personaggi spionistici che possono fare quello che tu avresti sempre voluto ma non hai mai potuto nella realtà. Come salvare il mondo. È uno spazio che adoro e amo condividerlo con Anthony e Angela".
Aggiunge Angela: "Penso che una cosa che David ha fatto così brillantemente sia stata mantenere quel desiderio che ci dona l'archetipo della spia ma anche decostruirla allo stesso tempo per diventare un essere umano complesso con cui ci si possa relazionare. Una persona che abbia rapporti in cui immedesimarsi e problemi a cui sentirsi vicini e penso sia qualcosa che sia la serie italiana che quella indiana abbiano preso a modello per la propria esplorazione dei personaggi".
Italia, India per la serie Prime Video: e poi?
Prima l'Italia con Citadel: Diana e poi l'India con Citadel: Honey Bunny. Dove ci porteranno al prossimo viaggio i Russo e Weil? "Ci sentiamo davvero appagati del lavoro fatto finora. Siamo davvero elettrizzati dalla risposta globale alla prima stagione e ora vediamo come reagiranno ai due spin-off. Ci pensiamo costantemente e c'è una continua evoluzione ma siamo eccitati per ciò che vi vogliamo portare". Concorda la sorella: "Abbiamo appena iniziato a girare la stagione 2 di Citadel che è molto eccitante. So è iniziata la prossima evoluzione del progetto e possiamo vedere in modo chiaro gli indizi lasciati da Gina e Cattleya e da DK, Raj e Sita su dove spingerci nelle nuove puntate del primo show del brand".
Per chiudere, da italiani, abbiamo voluto chiedere un cibo, un piatto che secondo loro descrivesse bene le diramazioni di quest'universo espanso. Molto divertiti da questa richiesta, per Citadel: Diana secondo Angela ci vuole un piatto classico ma con una variazione moderna. Ad Anthony vengono in mente delle capesante scottate, e se la ride. Per Honey Bunny invece sono tutti e tre concordi che ci voglia qualcosa di molto speziato e piccante. "Che faccia sudare" chiosa Anthony.