Chloe - Le maschere della verità, la recensione: Oh Instagram, Instagram, perché sei tu Instagram?

La recensione di Chloe - Le maschere della verità, serie di Prime Video in cui Erin Doherty cerca di scoprire le cause di una morte misteriosa grazie a Instagram.

Chloe   Erin Doherty As Becky And Brandon Micheal Hall As Josh
Chloe - Le maschere della verità: una scena della serie

Dopo Inventing Anna e Il Truffatore di Tinder arriva un'altra serie tv a metterci in guardia sulle insidie dei social: iniziamo la recensione di Chloe - Le maschere della verità, dal 24 giugno su Prime Video, più sospettosi che mai. Le cose non sempre sono come sembrano. Meno che mai su Instagram, dove tutti tendiamo a mostrare le parti migliori di noi stessi, magari inventando un vero e proprio personaggio, che poco ha a che fare con la vita quotidiana e molto con ciò che vorremmo essere.

Scritta da Alice Seabright, che ha lavorato alla scrittura della serie Netflix Sex education, Chloe - Le maschere della verità segue le avventure di Becky Green (interpretata da Erin Doherty, ovvero la principessa Anna in The Crown), stagista ventenne che deve occuparsi della madre, che soffre di demenza, e segue il profilo di una ragazza la cui vita sembra perfetta: Chloe Fairbourne (Poppy Gilbert). Moglie di un politico in ascesa, Chloe sembra avere tutto: è bella, ricca, partecipa continuamente a feste ed eventi mondani. Ha anche un gruppo di amici tutti affascinanti, agiati, con carriere interessanti.

Becky confronta ogni giorno la sua vita grigia con quella della donna, soffrendo perché sembra esserci un abisso tra le loro esistenze. Quando, all'improvviso, Chloe muore, ufficialmente perché si è suicidata, la ragazza non ci crede. È convinta che ci sia dell'altro sotto il tappeto e che qualcuno non stia dicendo la verità. Per scoprirlo, trascura la madre e il lavoro e si finge un'altra persona, un'artista, per introdursi nel cerchio ristretto di amici della famiglia Fairbourne e risolvere il mistero.

Chloe: come in uno specchio

Composta da 6 episodi da un'ora ciascuno, Chloe - Le maschere della verità comincia come una serie crime, ma man mano diventa quasi un thriller psicologico. Becky inizialmente lascia Bristol per indagare sulla morte di Chloe, ma, man mano che entra nel suo mondo, ne rimane sempre più invischiata. Si fa chiamare Sasha, partecipa a party, cura di più la sua immagine e ha anche diversi incontri amorosi. Pur percependo molto presto che quello della donna è un mondo fatto di apparenze, in cui nessuno è davvero sincero e si interessa di chi gli sta accanto, ne vuole di più. Meglio una bugia infiocchettata bene che una realtà scadente.

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Chloe 102 Erin Doherty As Becky Green And Lisa Palfrey As Pam Green
Chloe - Le maschere della verità: un'immagine della serie

Perdendosi nelle sirene dell'alta società, Becky/Sasha perde di vista se stessa. E forse è la stessa cosa che è successa a Chloe. Anche perché più la ragazza si avvicina ai suoi amici e a suo marito, il politico Elliot Fairbourne (Billy Howle), più capisce che nessuno dice la verità. Anzi. Ognuno ha motivi per provare rancore verso la donna scomparsa.

Cosa siete disposti a fare per scoprire la verità?

Più Sasha si intrufola nel mondo di Chloe, più la vita di Becky cade a rotoli: rischia di perdere il lavoro, la madre è in difficoltà, non riesce a mantenere una relazione col ragazzo che le piace. Contemporaneamente però, come una falena attratta dalla luce, non riesce a smettere di indagare, finendo per fare cose che forse sono fin troppo estreme, anche per chi vuole risolvere il caso di una morte sospetta.

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Chloe   Erin Doherty As Becky And Pippa Bennett Warner As Livia
Chloe - Le maschere della verità: una foto di scena

In un mondo in cui tutto è deformato dai filtri di Instagram, come si può capire cosa è reale e cosa no? Ormai è chiaro: più di un decennio di uso quotidiano dei social ha cambiato il nostro modo di percepire noi stessi e le relazioni con gli altri. Tutto sembra più accessibile, più vicino, più immediato, ma quando poi si passa (se si passa) dal virtuale al reale non siamo più così pronti al reale contatto fisico, al reale scambio umano.

Erin Doherty, un'attrice di talento

A reggere quasi interamente su di sé il peso delle sei ore di Chloe - Le maschere della verità è la protagonista Erin Doherty. Con il suo perfetto accento inglese e il viso indecifrabile, è la scelta giusta per il personaggio di Becky, che deve continuamente mentire a se stessa e agli altri. Lontana dall'algida nobiltà della principessa Anna, qui è una donna che cambia spesso faccia, si butta in mezzo al pericolo, cerca di vivere quante più esperienze possibili. Perché forse è davvero questo il mistero che Becky/Sasha vuole risolvere: cosa vuol dire davvero oggi stare con gli altri? Chi può essere un vero compagno? Una vera amica? Cosa si prova a sentirsi veramente vivi, a trovarsi nel momento presente, a vivere esperienze con persone reali e non da dietro a uno schermo? Tutti interrogativi sempre più attuali, come dimostra l'uscita in questi ultimi mesi di tanti titoli che si interrogano su cosa significhi davvero essere umani, al di là di algoritmi e app che tendono a mostrarci soltanto immagini che il più delle volte ci invogliano a comprare cose e contemporaneamente ci fanno sentire sempre in difetto perché non abbastanza ricchi, belli, amati.

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Chloe e l'importanza di parlare di salute mentale

Chloe - Le maschere della verità parla anche di un altro tema importante, sempre più trattato soprattutto nelle serie tv, da The Wilds a Sex Education fino a Euphoria e Physical: la salute mentale. Fino a poco tempo fa quasi un tabù, oggi si parla finalmente molto di più di questo argomento. Ed è un bene che lo si faccia in titoli destinati e pensati soprattutto per i più giovani. Sapere che soffrire di attacchi di panico, di ansia o avere un disturbo alimentare non è una cosa mostruosa di cui non si deve nemmeno parlare e che invece è più diffusa di quanto non si creda, può aiutare a crescere una generazione più consapevole, predisponendola al dialogo e all'accettazione.

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Chloe 101 Brandon Micheal Hall As Josh Pippa Bennett Warner As Livia And Erin Doherty As Becky
Chloe - Le maschere della verità: una foto di scena della serie

Anche questa serie può rientrare in questo discorso. In Chloe - Le maschere della verità non si parla infatti soltanto della demenza della madre della protagonista, ma di depressione, suicidio, bipolarismo, sindrome dell'impostore. Tutte condizioni di cui finalmente si parla di più e che in questo modo possono fare meno paura. Non siamo però di fronte a un testo di psichiatria: la serie di Alice Seabright rimane comunque un prodotto di intrattenimento, che appassiona lo spettatore, spingendolo a notare ogni dettaglio, per capire chi può aver davvero voluto la morte di Chloe Fairbourne.

Conclusioni

Come scritto nella recensione di Chloe - Le maschere della verità, la serie disponibile su Prime Video racconta l'indagine dall'interno di una ragazza, Becky (Erin Doherty, ovvero la principessa Anna in The Crown), che non crede al suicidio di Chloe Fairbourne, donna che segue su Instagram e la cui vita sembra perfetta. Per scoprire cosa le è successo davvero, Becky finge di chiamarsi Sasha e conosce i suoi amici. A metà tra crime e thriller psicologico, la serie parla anche di temi importanti come la salute mentale e come i social abbiano cambiato la relazione con noi stessi e con gli altri.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.2/5

Perché ci piace

  • La protagonista, Erin Doherty.
  • La riflessione su come i social abbiano cambiato la percezione della realtà.
  • L'affrontare un tema delicato come la salute mentale.

Cosa non va

  • Sei episodi da un'ora forse sono troppi per questa storia, ma la bravura della protagonista compensa qualche lungaggine di troppo.