Cattivissimo Me 4, recensione: il ritorno di Gru e l’arrivo dei Mega Minion per un nuovo capitolo della saga

Torniamo nel mondo di Gru e dei Minion per un'altra avventura di Cattivissimo Me. Nuove sfide, nuovi poteri, un nuovo super cattivo per un quarto capitolo che punta al divertimento, nonostante la formula targata Illumination potrebbe iniziare a stancare. In sala dal 21 agosto, in anteprima dal 7.

Gru e Gru jr

I Minion sono una certezza, una sicurezza che al boxoffice non delude mai. E Cattivissimo Me 4 ne è l'ennesima conferma, perché in attesa di vederlo nelle nostre sale dal 21 agosto (dopo le anteprime del 7, che creeranno il giusto terreno per la successiva uscita), in USA ha debuttato con un primo solido weekend, quello del 4 luglio, da oltre 120 milioni. Una conferma e una certezza, anche sul piano narrativo: il nuovo film, come vedremo a seguire in questa recensione, ci propone quello che possiamo aspettarci dai buffi personaggi gialli di casa Illumination e dal loro capo Gru, con delle aggiunte interessanti che possono assicurare varietà e novità, ma anche alcune dinamiche consolidate della franchise e dello studio d'animazione guidato da Chris Meledandri.

Una trama esile, un filo conduttore per il divertimento

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I Minion in piscina

Sette anni dall'ultimo Cattivissimo Me, il terzo, solo due dal secondo film dedicato agli scagnozzi di Gru, Minions - Come Gru diventa cattivissimo, che ha superato il miliardo di dollari nel mondo. Fenomeni, come dicevamo poco sopra, che tornano con una duplice evoluzione: la prima personale/familiare per Gru, che deve avere a che fare con Gru Jr, il nuovo membro della famiglia che promette di far disperare suo padre; l'altra professionale, che lo vede ormai agente della Lega Anti-Cattivi e impegnato contro un nuovo temibile avversario: Maxime Le Mal, che darà al nostro (anti)eroe del filo da torcere insieme alla sua fidanzata Valentina. Un scontro che costringerà Gru, Lucy, il nuovo arrivato e le altre tre figlie Margo, Edith e Agnes a fuggire e cercare la via dell'anonimato per proteggersi.

Le conferme di Cattivissimo Me 4, a partire dal cast

Uno spunto interessante, che viene sviluppato in maniera essenziale per dar spazio alle gag che Illumination sa costruire così bene. Ed è una prima conferma: lo studio di Meledandri riesce a mettere in piedi situazioni che sanno divertire e coinvolgere il pubblico, che sanno intrattenere con il nonsense a cui il franchise di Gru e i suoi Minion ci ha abituati, portando avanti del primo sorprendente film, Cattivissimo me, uscito nel 2010. Una formula che si è saputa adattare alle risposte del pubblico e che pian piano ha spostato l'equilibrio dal protagonista e la sua storia ai suoi comprimari, che si sono dimostrati beniamini dei più piccoli e vere icone dell'animazione e cultura popolare contemporanea. Si è dato vita a film più frammentari e basati su un umorismo estemporaneo e fisico rispetto alla costruzione narrativa forte e gli spunti interessanti che davano vita al primo capitolo, ma non per questo meno appetibili per il grande pubblico.

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Gru e suo figlio Gru Jr

Una seconda conferma arriva dal cast vocale, da uno Steve Carrel sempre puntuale nel dar voce a Gru (da noi ancora una volta Max Giusti), da Kristen Wiig nei panni della sua compagna Lucy (Carolina Benvenga in italiano), dalla new entry Will Ferrell (Stefano Accorsi nel doppiaggio nostrano) per il villain Maxine di questo quarto capitolo, accompagnato da Sofia Vergara che dà voce a Valentina, che gli sta accanto. Altre aggiunte di spicco tra le voci originali sono Stephen Colbert, Joey King e Chloe Fineman, che vanno ad arricchire ulteriormente questo aspetto del nuovo capitolo Cattivissimo Me 4.

I Minion rubano ancora la scena?

E poi va assolutamente citato Pierre Coffin, l'artefice, nonché doppiatore, della travolgente parlata dei Minion, che film dopo film si è rifinita diventando sempre più ricca nel lessico, riconoscibile, caratterizzante. Sono ancora loro a catturare l'attenzione, a caricarsi sulle spalle l'anima più divertente e disimpegnata, qui con una interessante evoluzione che va a creare i Mega Minion, sorta di gruppo di supereroi che permette di ampliare il raggio d'azione delle situazione che li vedono protagonisti e le citazione di cultura popolare che possono mettere in scena (come quella imperdibile al secondo Spider-Man di Sam Raimi). Sono come sempre protagonisti di gag fulminanti, divertenti, che funzionano per la loro immediatezza slegata dal fluire del racconto. Non è un caso che i Minion ci appaiano più efficaci nei cortometraggi, quando le loro peripezie non hanno bisogno di altro per funzionare e divertire, mentre rischiamo di stancare sulla lunga distanza di un film.

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I minino protagonisti di una divertente gag

Riescono ancora a rubare la scena o si inizia a percepire una certa stanchezza? Difficile rispondere in maniera assoluta, perché è vero che ci piacerebbe vederli inseriti in un contesto narrativo più strutturato, limitati a un supporto leggero per la storia che ci viene raccontata piuttosto che qualcosa che mi muove parallelo ed estemporaneo, ma è ugualmente vero che non è a noi spettatori adulti che le icone gialle di casa Illumination parlano, almeno nel loro travolgente linguaggio. Infatti, dialogano con i più piccoli, e ci viene in mente una citazione colta di un'altra icona del cinema, quel Marty McFly di Michael J. Fox che al termine della sua travolgente Johnny B. Goode poco apprezzata dagli studenti degli anni '50 si giustificava con un "Ma ai vostri figli piacerà": guardiamo Cattivissimo Me 4 e non possiamo far altro che pensare a questo, che al netto di limiti narrativi (ed è un peccato che film più strutturati di Illumination, come Prendi il volo, passino più inosservati dei titoli dedicati ai brand consolidati), di situazione che iniziano a risultare ripetitive, di novità non sfruttate fino in fondo, il film sia costruito per funzionare, e bene, per il suo pubblico d'elezione. Ed è un merito che va riconosciuto alla produzione.

Conclusioni

Difficile sintetizzare in un voto quanto detto su Cattivissimo Me 4, perché è evidente che va distinto quel che ci piacerebbe (tornare a) vedere in un film della saga di Cattivissimo Me e quello che il pubblico sta dimostrando di apprezzare: i più giovani chiedono i Minion e Illumination li concede destinandogli uno spazio consistente del nuovo film. E lo fa con una efficacia che non si può non riconoscere allo studio di Chris Meledandri e non può non influire sul giudizio finale. Un peccato perché ci sono aggiunte e spunti che avrebbero meritato maggior spazio e integrazione nello sviluppo della storia (il rapporto tra Gru e il figlio neonato; il villain Maxime Le Mal; gli stessi Mega Minion), ma a conti fatti il film sa parlare al suo giovane pubblico e il risultato (per ora solo al boxoffice americano) è evidente.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.1/5

Perché ci piace

  • La capacità di Illumination di creare situazioni divertenti che funzionano.
  • Le citazioni alla cultura popolare, che strizzano l’occhio al pubblico più maturo.
  • Le aggiunte di questo quarto capitolo...

Cosa non va

  • ... non completamente sfruttate a livello narrativo.
  • Il tanto spazio ai Minion potrebbe stancare gli spettatori adulti… ma non è a loro che si rivolgono.