Can Yaman è Sandokan: “Il ruolo di una vita, tra impegno fisico e tanto studio”

Can Yaman ha parlato della sua esperienza nell'interpretare Sandokan in un incontro all'Italian Global Series Festiva. A dicembre la serie sarà sulla Rai.

Can Yaman è Sandokan

Ovazione da stadio, urla, applausi. L'incontro con Can Yaman all'Italian Global Series Festival è in ritardo e il pubblico lo acclama, lo invoca urlando il nome, e capiamo subito che la serie reboot di Sandokan è già un successo annunciato, probabilmente la fiction più attesa della prossima stagione. Un'attesa che si concluderà a dicembre quando arriverà su Rai 1, riscrivendo il mito che aveva accompagnato diverse generazioni, da quando andò in onda nel 1976.

Il mito di Sandokan

Sandokan: un primo piano di Kabir Bedi
Sandokan: un primo piano di Kabir Bedi

"Prima di andar via dalla Rai, Sergio Sollima volle fare il Sandokan", ha spiegato Matilde Berbabei, ricordando quell'evento televisivo del passato e come fosse una produzione voluta anche da suo fratello Luca, "che ci ha lavorato con passione e interesse vero."
Si lavorò sul libro di Salgari che descriveva quel mondo con un misto di precisione e fantasia, immaginando "un personaggio di un eroe, oltre che un pirata, un eroe libero, un grande leader che ha lottato contro il colonialismo in un periodo in cui la sua gente era oppressa da modalità di lavoro orribili e dove la natura era soffocata". Un testo scritto con una "preveggenza" nei confronti di valori che "tuttora ci portano a lottare", anticipando temi di battaglie per un mondo più giusto e la salvaguardia della natura.

Roma Fiction Fest 2015: Kabir Bedi sorride ai fotografi sul red carpet di Sandokan
Roma Fiction Fest 2015: Kabir Bedi sorride ai fotografi sul red carpet di Sandokan

Una grande storia, una IP importante per la Rai. "Nel '76 c'erano stati circa 27 milioni di spettatori. Un fenomeno" ricorda Maria Pia Ammirati. "È stato un grande esperimento, uno di quelli che la Rai faceva, che con Salgari andava a intercettare il romanzo d'avventura, mettendo insieme generi diversi. Quel primo Sandokan fu molto difficile da realizzare, perché allora il servizio pubblico non era abituato ad affrontare il romanzo d'avventura andando oltre di esso. Ora abbiamo fatto un altro grande salto, un adattamento che è reinterpretazione del romanzo. Chi lo conosce, capirà che abbiamo fatto altro."

La nuova serie, una produzione imponente

Qualcosa di diverso, ma di imponente, a giudicare da quello che ci viene raccontato: un cast internazionale, la regia di Nicola Abbatangelo e Jan Maria Michelini che è anche lo showrunner. "Siamo partiti dai disegni, da punti di riferimento che dovevano essere rivisti in chiave contemporanea" ha detto la Ammirati. Ambizioni ovvie per "una serie che andrà in tutto il mondo, una coproduzione tra Italia e Spagna che Freemantle distribuirà in tutti i paesi. Una grande produzione che nasce dall'Italia e ha impiegato tante risorse economiche" come raccontato ancora da Matilde Bernabei, sottolineando come sia girato tutto in Italia, "in gran parte nei nostri studi di Formello in cui hanno approntato tecnologie che hanno permesso di ricostruire addirittura battaglie navali, che per motivi di sicurezza non sarebbero potute essere girate in altro modo."

Igsf Sandokan Can Yaman Fans
Can Yaman all'Italian Global Series Festival a Riccione

Tutto in Italia, dalla Malesia al Borneo. Oltre al lavoro in studio, anche località del Lazio, della Toscana, della Calabria, dove sono state costruite strutture rese stabili e che "abbiamo lasciato lì perché vogliamo tornare per la seconda stagione." È il primo accenno al voler andare avanti, ovvio per una produzione del genere, ma che già da ora rassicura il pubblico sul poter restare in questo mondo per molto tempo e nel quale "volevamo approfondire meglio alcuni aspetti" come spiegato da Nicola Abbatangelo, che ha anche sottolineato di aver voluto fare "qualcosa di cui i nostri figli potranno essere orgogliosi". Non solo grandi effetti, ma anche "come mostrare quei mondi in modo efficace" e portare avanti un grande concetto: "perché vale la pena vincere quelle battaglie."

Il Sandokan di Can Yaman

Un ideale che Can Yaman intende incarnare, con dedizione e sacrificio. "Sono stato portato qua in Italia da Bernabei cinque anni fa, mentre c'era la pandemia e il viaggio era proibitivo. Abbiamo fatto subito di tutto per poter iniziare l'allenamento. C'era il Covid, le palestre erano chiuse, ne abbiamo fatta aprire una e abbiamo iniziato con la preparazione per il combattimento, l'equitazione e tutto quello che sarebbe servito. Dopo cinque o sei mesi di preparazione, il progetto è stato rinviato e si diceva che non si sarebbe più potuto fare per vari motivi, per la pandemia, il budget e tanti imprevisti. Ma finalmente dopo cinque anni ce l'abbiamo fatta e siamo qua, tutti insieme."

Igsf Sandokan Cast Alessandro Preziosi Can Yaman Alanah Bloor
Il cast all'incontro dedicato a Sandokan

E insieme anche a un pubblico che dimostra la sua passione e il suo affetto, alla Sala Concordia del Palariccione gremita ed entusiasta. "Non sembra vero, sembra un sogno essere riusciti dopo cinque anni arrivare a questo. Ci sono stati dei periodi cupi, in cui da una parte temevo che non ci saremmo riusciti, ma dall'altra avevo questa convinzione che un giorno ci saremmo riusciti. È stato un periodo di grande confusione e quando ho saputo che finalmente avremmo girato, sono stato l'uomo più felice del mondo." Di nuovo allenamento, di nuovo in palestra per otto mesi di preparazione e riprese, "ma sono felice di essere stato coinvolto in questo ruolo così importante per l'Italia e per tutti."

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Alessandro Preziosi è Yanez

L'alter ego di Sandokan è Yanez, interpretato nella nuova serie da Alessandro Preziosi, che ricorda scherzando come all'epoca della trasmissione degli anni '70 "mi mandavano a letto alle 21:30 e mi mancavano tutte le seconde parti dei film che vedevo". Ma sul nuovo Sandokan ammette che si è trattato di "una sfida bellissima", che gli ha permesso di "affrontare diversi generi", l'aspetto che lo ha maggiormente affascinato. "Come spesso è capitato nella mia vita, mi sono ritrovato coinvolto in cose che avevo amato" e qui lo è stato sin dall'inizio, dai bozzetti in avanti, per poter cogliere tutta "la cura artigianale che c'è stata in ogni fase della produzione."

Igsf Sandokan Cast
Foto di gruppo per cast, produttori e regista

Sul suo ruolo ha detto che ha le caratteristiche "che un attore della mia età poteva sperare di interpretare." C'è però anche un importante idea che la serie porta avanti, quello scrupolo profondo quando si impugna un'arma e "nel rispondere alla violenza con la violenza", oltre alla consapevolezza profonda "che la libertà dell'anima non può togliertela nessuno."

Alanah Bloor è Marianna

Igsf Sandokan Alanah Bloor Immagine
Alanah Bloor, interprete di Marianna

Altro membro del cast di Sandokan è Alanah Bloor, che interpreta un personaggio chiave come Marianna. Un ruolo che "sin dal provino mi ha affascinata subito, in una serie ha qualcosa di magico" ha detto l'attrice. Un personaggio che rispetto alla serie degli anni '70 ha subito un'evoluzione, più indipendente e ribelle, a cui però la Bloor si è avvicinata senza conoscere l'originale, senza aver mai né visto né letto Sandokan. Una storia magica, che le ha ricordato alcune grandi storie di ampio respiro, in cui il triangolo amoroso è incastrato alla perfezione. Anche una storia corale, in cui il suo personaggio emerge per essere "molto moderna per essere una donna vittoriana" che supera i suoi limiti per salvare tutti. Qualcosa che "sarebbe stato impossibile" all'epoca della scrittura e della prima versione televisiva di questa storia.

La sintonia tra Can Yaman e Alessandro Preziosi

Ovviamente nulla di tutto questo funzionerebbe senza la sintonia e il rispetto tra gli interpreti, in un cast che si è trovato alla perfezione. "Alessandro è bravissimo" ha infatti ribadito Can Yaman, "mi ha dato dei consigli sempre ottimi e ci siamo divertiti perché l'atmosfera sul set è sempre stata fantastica, sia tra noi che con i registi. Abbiamo amato ogni attimo di questa produzione e sapevamo che ogni scena ci migliorava come attori." E ha ricambiato le belle parole anche Alessandro Preziosi, che del collega ha elogiato "la disciplina, l'incredibile capacità coreografica, la precisione e spropositato controllo. Stare lì a guardarlo muoversi mi confermava che nessun altro su questo pianeta potrebbe interpretare Sandokan."

Igsf Alessandro Preziosi Can Yaman Sandokan
Alessandro Preziosi e Can Yaman a Riccione

E aggiunge che per lui, e per il suo personaggio Yanez che in qualche modo cerca di "vampirizzare le capacità del pirata", non è stato difficile creare l'alchimia necessaria a rendere credibile il loro rapporto. Ma allo stesso tempo Can Yaman ha invidiato il ruolo del collega: "interpretavo Sandokan, ma avrei voluto essere Yanez."

Tra tigri, effetti, acrobazie ed evoluzione

"Sapevamo che sarebbe stato estenuante per me" ha detto Can Yaman, "per questo cinque anni fa abbiamo iniziato presto con gli allenamenti. Un conto è poterlo fare fisicamente, un altro farlo in tutta sicurezza, con la precisione necessaria e non far infortunare nessuno. Questa è la parte più difficile. L'ho affrontato con piacere, perché bisogna soffrire per arrivare a un obiettivo nella propria vita." Una fatica che però lo preoccupa in vista del futuro: "Avrei preferito girare tre stagioni tutte di fila, perché si invecchia e poi diventa sempre più difficile."

Combattimenti a parte, ci sono altri elementi che non sarebbero potuti mancare... come la tigre, iconica protagonista di un grande cliffhanger del Sandokan del passato. "A vederla nel trailer è stupenda" ha spiegato Nicola Abbatangelo, "ma mi piacerebbe farvi vedere come l'abbiamo girata, sarebbe molto divertente." Oltre alla tigre, però, avverte che "ci saranno anche altre prove che il nostro Sandokan dovrà superare." E nel farlo dovrà vivere una importante evoluzione, che è anche una prova d'attore importante nell'accompagnarlo nel percorso di consapevolezza dell'essere Sandokan, da pirata a eroe a "profeta ascetico salvatore di un popolo. E come attore raccontare questa evoluzione richiedeva tanto studio."

Il futuro di Sandokan

Inevitabile parlare di futuro, dopo gli accenni alla seconda stagione fatti sin dall'inizio dell'incontro. "Pensiamo che ci sarà una seconda stagione e anche una terza" ha infatti dichiarato Matilde Bernabei che pressata per un chiarimento ha confermato che "si sta già lavorando alla seconda", mentre la Ammirati ha specificato che "sulla terza vedremo". Ma i piani sono chiari e ovvi: non si mette in piedi una produzione del genere senza l'intenzione di andare avanti.

Sandokan Can Yaman  8
Can Yaman tra la folla di fan prima del tappeto rosso

Ma c'è stata occasione di parlare anche del futuro dello stesso Can Yaman, che si è dichiarato "uno che si annoia rapidamente" e di avere quindi "la necessità di trovare sempre nuove sfide. Ogni cosa mi deve migliorare. Cerco di sempre di sfidarmi, migliorare, imparare, arrivare più in alto possibile in maniera diversa perché sto cercando di scegliere una strada unica fatta solo per me. Non cerco di imitare nessuno, poi vedremo come andrà a finire, però sicuramente il mio obiettivo più grande è imparare e migliorare."