Burning - L’amore brucia di Lee Chang-dong: un grande thriller che brucia a fuoco lento

Burning - L'amore brucia, diretto dal regista coreano Lee Chang-dong, arriva al cinema: un film affascinante fra ménage à trois, dramma esistenziale e thriller.

"Non so ancora che tipo di romanzo dovrei scrivere." "Come mai?" "Per me il mondo è un enigma."

Burning - L'amore brucia: un primo piano del film
Burning - L'amore brucia: un primo piano del film

L'elemento del mistero serpeggia, talvolta con una sottigliezza impalpabile, per tutta la durata di Burning - L'amore brucia. Nello sguardo e nelle parole stesse del protagonista, il giovane fattorino Lee Jong-su, il mondo è un enigma da decifrare, ma che spesso si sottrae alla nostra capacità di comprensione. È quanto accade ripetutamente nel nuovo film del regista coreano Lee Chang-dong, forse il migliore della sua carriera, senz'altro uno dei più apprezzati fin dalla presentazione in concorso al Festival di Cannes 2018: un'opera tanto affascinante quanto, per certi versi, sfuggente e indefinibile, che inevitabilmente chiama in causa noi spettatori.

È uno dei principali motivi d'interesse del film (di cui abbiamo parlato anche nella nostra recensione di Burning - L'amore brucia): una caratteristica che, se da una parte rischia di poter risultare frustrante o respingente per un segmento di pubblico, dall'altra contribuisce a farci immergere in un labirinto in cui sta a ciascuno di noi tentare di risolvere il corto circuito semantico della vicenda. Perché se il taglio di Burning è simile a quello, psicologico, morale ed esistenzialista, già adottato nei precedenti Secret Sunshine e Poetry, in questo caso Lee Chang-dong si spinge ancor più rasente ai confini con il cinema di genere, facendo scivolare la storia - liberamente tratta da un racconto di Haruki Murakami, Granai incendiati, inserito nella raccolta L'elefante scomparso - verso i territori del giallo e del thriller.

Verso un altrove

Burning - L'amore brucia: un'immagine tratta dal film
Burning - L'amore brucia: un'immagine tratta dal film

La focalizzazione della pellicola corrisponde alla prospettiva del protagonista Lee Jong-su, a cui l'attore Yoo Ah-in conferisce un'espressione spaesata e un perenne senso di inadeguatezza. Lee vive a Paju, si mantiene con vari lavoretti, è un appassionato lettore di William Faulkner e sogna di diventare uno scrittore, pur mancando dell'ispirazione necessaria. A tale condizione di indeterminatezza si aggiunge l'assenza di una solida base familiare: la madre ha abbandonato la famiglia e il padre, un ex militare, rischia una condanna giudiziaria per aver aggredito un pubblico ufficiale. La sua solitudine, la medesima gabbia in cui sono rinchiusi vari personaggi del cinema di Lee Chang-dong, sembra però incrinarsi in seguito all'incontro casuale con Shin Hae-mi (l'esordiente Jeon Jong-seo), una ragazza che sostiene di essere stata una sua compagna di scuola da bambina.

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Burning - L'amore brucia: Yoo Ah-in in una scena del film

Hae-mi si propone come oggetto del desiderio di Jong-su, e quel desiderio non tarda ad essere soddisfatto. Ma perfino durante la scena del loro primo rapporto sessuale, Lee ne approfitta per suggerirci pure qualcos'altro: alternando primo piano e riprese in soggettiva, quell'esperienza ci viene fatta vivere esclusivamente dal punto di vista di Jong-su, mentre i suoi occhi, quasi in una forma di straniamento, vagano fra gli oggetti sparsi per la stanza e il cielo oltre la finestra. È un sintomo della difficoltà di Jong-su ad afferrare il presente: il protagonista di Burning è sempre rivolto verso un 'altrove', a soppesare nuove ipotesi, a interrogarsi su una realtà che assume le sembianze di una lingua sconosciuta.

Un triangolo pericoloso

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Burning - L'amore brucia: Steven Yeun in una scena del film

Quando, due settimane più tardi, Jong-su si reca all'aeroporto a prendere Hae-mi, di ritorno da un viaggio in Kenya, in compagnia di quest'ultima c'è anche il suo nuovo amico Ben, il quale non fa che accrescere le insicurezze di Jong-su. Bello, elegante, con lo spontaneo carisma trasmessogli dall'attore Steven Yeun (noto per la serie The Walking Dead), Ben è l'opposto del protagonista: al modesto monolocale di Jong-su corrisponde il modernissimo appartamento di Ben, definito un "grande Gatsby" coreano che gode di un benessere di origine non precisata. L'invidia antiborghese provata da Jong-su è senza dubbio uno degli spunti tematici di Burning, ma l'aspetto sociale è solo uno degli ingredienti di un'opera estremamente complessa e multiforme.

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Burning - L'amore brucia: i tre protagonisti del film
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Burning - L'amore brucia: un'immagine del film

E infatti, mentre procede lungo i binari del potenziale triangolo, all'improvviso Burning vira in un'altra direzione. La cesura arriva esattamente alla metà del film: sulla danza estatica di Hae-mi, seminuda, alla luce del tramonto e sulle note di Miles Davis. Una scena al ralenti, in cui per la prima volta il naturalismo della messa in scena sembra venir meno. Poco più tardi, mentre sono seduti fianco a fianco sulla veranda, Ben rivelerà a Jong-su la propria ossessione piromane: bruciare le serre isolate nella campagna. La sua confessione è sincera o frutto di una menzogna? E il giovane potrebbe nascondere altri segreti? Da quel momento in poi, dopo un breve intermezzo onirico, Jong-su assumerà la funzione di detective per indagare sulla misteriosa sparizione di Hae-mi.

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Il mistero del gatto invisibile

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Burning - L'amore brucia: Yoo Ah-in e Steven Yeun in una scena del film

È la svolta poliziesca di un film imperniato sul concetto di "vuoto", e in cui ogni statuto di verità viene messo in dubbio. Il rimando più immediato, perfino a livello narrativo, è probabilmente il classico di Michelangelo Antonioni L'avventura, altro ritratto di quotidiano malessere costruito intorno alla scomparsa di una donna. Ma nel caso di Burning, è l'intera figura di Hae-mi a connotarsi di enigmi: come mai Jong-su non ha alcun ricordo dell'episodio del pozzo riportato da Hae-mi come un avvenimento fondamentale della loro infanzia? E perché il gatto in casa di Hae-mi resta una creatura invisibile? Quando poi, in prossimità dell'epilogo, Jong-su avvisterà per la prima volta un felino, questo potrebbe costituire la prova di un delitto, ma potrebbe anche non avere alcun significato.

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Burning - L'amore brucia: Yoo Ah-in e Steven Yeun nel finale del film

L'ambiguità si fa dunque elemento-chiave di un film che procede per accumulo di domande, le stesse che si affastellano nella mente di Jong-su, ma senza fornire risposte univoche. Passo dopo passo, senza fretta, Lee Chang-dong fa leva sui nostri sospetti e sul valore attribuito ai singoli dettagli, attirandoci nel gioco fra il gatto e il topo che, nella seconda metà della pellicola, vedrà coinvolti Jong-su e Ben. In questo senso, Burning - L'amore brucia è davvero il più atipico dei thriller: la suspense è distribuita a granelli in un racconto che brucia a fuoco lento, per esplodere (letteralmente!) in un finale emblematico e portentoso, fra i più suggestivi explicit del cinema degli ultimi anni.