Buen Camino, recensione: tutta l'inconfutabile intelligenza comica di Checco Zalone

On-the-road e romanzo di formazione, commedia vera e satira arguta. Le risate (e le stoccate) non mancano nel film targato Luca Medici e Gennaro Nunziante. In sala dal 25 dicembre.

Checco Zalone e Letizia Arnò nell'artwork di Buen Camino

Quanto ci era mancato, con quel suo sorrisetto da gradasso. Il deus ex machina del cinema italiano torna (o piomba?) sul grande schermo sfidando sé stesso e, forse, sfidando - di nuovo - le regole della commedia. Una commedia spaccata a metà. Spregiudicata satira (e dentro c'è tutto: Gaza, super-ricchi, forma fisica, 11 settembre), e pura comicità tout court - in cui si ride, anche di gusto. Una comicità quasi cartoonesca (sorretta dagli ottimi costumi di Stefano Ciammitti, che danno profondità ai personaggi), anticipata da una promozione a "reti unificate".

Buen Camino
Checco Zalone e la sua Ferrari

E lo diciamo subito: Buen Camino è una sorta di "ritorno alle origini" per Checco Zalone, pur rivedendo i propri confini comici: che male ci sarebbe se fosse diventato "più buono"? Un ritorno atteso e invocato dopo l'assolo di Tolo Tolo (che oggi sembra provenire da un'altra epoca), capace di dimostrare - qualora ce ne fosse il bisogno - quanto Luca Medici sia contestualmente ineguagliabile.

Ancora, un ritorno onesto che riparte da una trama in questo caso decisiva, firmata dallo stesso Checco in coppia con Gennaro Nunziante, che riprende il timone della regia. Nemmeno a dirlo, accoppiata vincente capace di segnare record su record e, come Buen Camino dimostra, capace pure di puntellare al meglio gli spunti attuali, sapientemente ribaltati e come da tradizione delle migliori maschere, splendidamente ridicolizzati.

Buen Camino: verso Santiago con Checco Zalone

Buen Camino Gennaro Nunziante Checco Zalone
Buen Camino: Checco Zalone insieme al regista Gennaro Nunziante

Zalone interpreta Checco, ricco ereditiere (cafonal) con un "numero imprecisato di filippini", una modella come fidanzata e una grande passione: "non voler lavorare". Un profilo facilmente identificabile, che Zalone-Nunziante portano a un altro livello, sbugiardando quei falsi miti che otturano reel e post, rincretinendo e professando l'effimero. Se la vita di Checco sembra perfetta, le cose cambiano quando la figlia Cristal (Letizia Arnò, una bella scoperta) sembra sparita nel nulla. Chiamato dall'ex moglie Linda (una credibilissima Martina Colombari), il viziato Checco scopre che sua figlia è partita zaino in spalle per affrontare il Cammino di Santiago. Al fianco della ragazza un'amica trovata lungo la strada, Alma (Beatriz Arjona). A Checco non resta che partire per la Spagna, affrontando - si fa per dire - le proprie responsabilità paterne.

Buen Camino, 100% Checco Zalone: "La commedia deve essere intelligentemente scorretta" Buen Camino, 100% Checco Zalone: 'La commedia deve essere intelligentemente scorretta'

Una commedia che reggere l'attenzione del pubblico

Senza passarlo necessariamente ai raggi x (sarebbe superfluo), Buen Camino risponde esattamente al verbo chiesto a gran voce dalla platea: ridere. Novanta minuti spaccati - e il ritmo non vacilla mai - per un testo di forte impatto comico, che si regge sulla mimica, sulla dialettica e sul tempismo di Checco Zalone, tra i pochissimi ad essere intellettualmente onesto verso lo spettatore. Perché poi la sfida è tutta lì: reggere e correggere l'attenzione del pubblico, sempre più vago e sempre più distratto verso un racconto che duri più di 20 secondi.

Buen Camino Film Zalone Attrice Letizia Arno
Zalone e Letizia Arnò

E se il cinema di Checco è un evento, lo spirito del suo approccio alla commedia non è certo cambiato, se mai si è evoluto. In fondo, a restare fermi non si combina nulla. Perché le migliori commedie sono quelle che puntano a quel rischio sottovalutato: essere semplici e accessibili. Un po' come il suo personaggio, tanto simile a quelle figure strabordanti e vacue che "fanno sognare la ricchezza a chi ricco non è". Una frase che racchiude perfettamente la nostra epoca squilibrata.

Come Checco, nessuno

Per questo Buen Camino andrebbe letto anche come una sorta di romanzo di formazione altamente disfunzionale: una figlia insicura che "impara" a portare a termine le cose - nonostante la pressione sociale di un capitalismo che lucra sui dubbi e le ansie - e un padre che imparerà ad essere papà, comprendendo che l'amore conta più di una carta di credito. Discorso quindi generazionale, in quanto Nunziante e Zalone affidano a Cristal il punto di vista principale del film (e Letizia Arnò regge molto bene), lasciando che sia lei ad aprire - letteralmente - la strada.

Buen Camino Checco Foto
Una scena di Buen Camino

Forse banale, ma mica poi tanto, visti i diretti competitor, spesso fatti passare per grandi autori: conti alla mano, Luca Medici è un tornado che trascina a sé il benestare del pubblico, puntando ad un cinema popolare di assoluto rispetto. E chi dice il contrario, chi lo reputa ormai buonista (?) ha dimenticato (o gli fa comodo dimenticare) che il giudizio su un film è direttamente proporzionale al contesto. Con una domanda: una commedia su un padre e una figlia, come diamine si sarebbe dovuta concludere se non con un ovvio e giusto abbraccio?

E poi, non è scontato trovarsi davanti ad una commedia tecnicamente efficace - addirittura suggestiva, viste le location protagoniste, mai cine-cartolina -, ben scritta, leggera eppure argutamente appuntita nelle sue diramazioni e nelle sue battute che sottolineano un assioma non scontato: con la metrica adatta si può sfidare il politicamente corretto, facendolo diventare intelligentemente scorretto. Applausi. Anzi, milioni di applausi.

Conclusioni

Checco Zalone e Gennaro Nunziante, di nuovo in coppia, rispondono al pubblico con un film che fa ridere. Questo conta, questo basta. Satira, commedia, umorismo duro e puro. Novanta minuti in cui il ritmo non cede, aggrappato ad un personaggio-maschera che ridicolizza i ricchi sfondati nati "per non fare nulla". Assurdo trovare il cavillo, assurdo fare il paragone: Zalone è forse cambiato, sicuramente è maturato, ricercando nuovi spunti e inflessioni per una commedia ideata e costruita per fare un lecito successo. Ma attenzione, Buen Camino è anche un romanzo di formazione, un film su un padre che si scopre papà, e su una figlia in cerca di un posto nel mondo. Tutto semplice, sia chiaro, ma funzionale al contesto popolare ricercato da un comico ineguagliabile.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.2/5

Perché ci piace

  • Fa ridere.
  • Alcune battute decisamente riuscite.
  • Letizia Arnò e Beatriz Arjona sono ottime protagoniste femminili.
  • Tecnicamente valido.

Cosa non va

  • Se essere buoni è considerato un difetto...