Blindspotting, Rafael Casal sulla serie Starz: “Il potere del linguaggio dipende dal contesto”

La video intervista a Rafael Casal, creatore e protagonista di Blindspotting, serie tv ispirata all'omonimo film, che racconta la vita nei sobborghi di Oakland.

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Blindspotting: una foto di scena

Scritto e interpretato da Daveed Diggs e Rafael Casal, Blindspotting racconta i sobborghi di Oakland, in California, in cui sono cresciuti. Presentato nel 2018 al Sundance Film Festival, il film è stato acclamato dalla critica, con particolare gradimento per la prova attoriale di Diggs e per la regia di Carlos López Estrada, al debutto cinematografico.

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Blindspotting: il cast in una scena

Blindspotting racconta la storia di Collin Hoskins (Daveed Diggs), finito in carcere. A sostenerlo il suo migliore amico Miles Turner (Rafael Casal). I due lavorano per una ditta di traslochi e la vita di Collin è cambiata da quando ha visto un poliziotto bianco uccidere un sospetto nero. A tre anni di distanza dal film, la storia continua in televisione: Blindspotting ora è anche una serie tv in 8 episodi, disponibile su StarzPlay dal 13 giugno.

La serie è ambientata sei mesi dopo i fatti del film: Miles viene arrestato e la protagonista diventa Ashley (Jasmine Cephas Jones), la sua compagna da 12 anni, con cui ha un figlio, Sean (Atticus Woodward). Rimasti soli, i due sono costretti a trasferirsi a casa della madre di Miles, Rainey (il premio Oscar Helen Hunt). Abbiamo parlato di Blindspotting con il co-autore e attore Rafael Casal.

La video intervista a Rafael Casal

Blindspotting, la recensione: questa non è esattamente una serie come le altre

Blindspotting e il cinema

Blindspotting Poster
Locandina di Blindspotting

Amo i titoli di testa di ogni episodio sull'insegna del cinema: perché avete fatto questa scelta e quanto ti è mancato il cinema in questo anno?

Quel cinema è il Grand Lake di Oakland: è dove abbiamo fatto la première del film e dove io e Daveed vedevamo i film da ragazzi. Fanno questa cosa: sull'insegna c'è il titolo del film e poi una frase politica. Come "Fanculo Donald Trump! Liberiamoci di lui!" e tutti quelli che passano lì la vedono. Quindi abbiamo pensato che sarebbe stato molto bello fare la stessa cosa: con il titolo dell'episodio da un lato e un messaggio accanto. Ogni volta che li vedo mi fa pensare a casa. Con la pandemia mi sono reso conto che una delle cose che faccio più spesso è andare al cinema. È la cosa che faccio di più. Ho una voglia incredibile di tornare in sala!

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Blindspotting: Jasmine Cephas Jones in una scena

Blindspotting nasce come film. Perché avete deciso di trasformarlo in una serie? Pensate che la televisione oggi sia più forte del cinema? Possiamo dire più cose grazie a una serie tv?

La cosa affascinante è che oggi la distinzione tra le due è meno netta: la cosa principale è raccontare bene una storia. In quel momento delle nostre vite quella storia richiedeva soltanto 90 minuti. Quindi un film era la scelta più logica. Quando abbiamo pensato a come espanderla ci siamo resi conto che volevamo raccontare la storia di più persone attraverso il personaggio di Ashley. Le serie tv fanno questo: raccontano la storia delle persone non in un momento particolare della loro vita, ma ti portano a viverla con loro. Ti fanno innamorare di un gruppo di persone, entri nella loro realtà. L'obbiettivo era questo quindi ci voleva un racconto seriale. Oggi ci sono moltissime serie: da 6 episodi, 8 episodi, 20 episodi, film di 3 ore, 2 ore, un'ora e mezza. Puoi scegliere il formato migliore per la tua storia. E per Blindspotting abbiamo scelto questo.

Blindspotting e il potere della parola

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Blindspotting: Helen hunt in un'immagine della serie

Visto che sei anche un poeta e un insegnante, secondo te cosa è più rilevante: il significato delle parole o come le usi? Nel mio paese se ne sta discutendo: alcuni dicono che una parola è solo una parola e pensano di avere la libertà di dire tutto ciò che vogliono. Ma alcune parole nascono come insulti. Quindi cos'è più importante secondo te: il significato o l'uso?

Quando si tratta di linguaggio bisogna considerare il caso specifico. Perché il linguaggio cambia a seconda di dove sei: qui in USA abbiamo un sacco di slang diversi. Alcune parole hanno un significato, un secondo significato e anche un terzo. Il contesto è tutto. Se dico una certa parola a casa tutti capiscono cosa voglio dire. Se vado a New York e dico la stessa cosa posso passare per uno che sta insultando, perché sono fuori dal mio contesto. Il potere del linguaggio dipende interamente dal contesto in cui viene detto. È quello che sta succedendo su internet: tendiamo a estrapolare le cose dal loro contesto e analizzarle in apparenza in modo oggettivo, ma se le metti fuori dal contesto non sei oggettivo. È tutta una questione di equilibrio tra linguaggio e contesto. È solo così che possiamo giudicare quanto una parola sia importante per la nostra società.

Blindspotting e la mescolanza di generi e linguaggi

La mamma del bambino dice che ha la Luna in Serpeverde: è davvero una tragedia?

Sì: stavamo decidendo se fosse un Serpeverde o un Grifondoro. Se tuo figlio ha la Luna in Serpeverde devi tenerlo d'occhio.

Le migliori 10 serie TV disponibili su Starzplay

Amo lo stile di questa serie: è un ibrido tra cinema, televisione, teatro e musical. Pensate di aver creato, insieme al tuo amico e co-autore Daveed Diggs, un linguaggio nuovo? È una nuova era per le parole?

Se ci pensassi ne sentirei il peso. Da dove veniamo ci sono molti artisti di talento, quindi devi essere bravo in tre cose, una non basta: ogni opera che abbiamo visto aveva ottima scrittura, ottima musica, luci, sceneggiatura. È quello che volevamo fare noi: realizzare una serie che fosse forte da più punti di vista. Perché è una serie che racconta il posto da dove veniamo, è lì che abbiamo imparato tutto. Credo poi che l'attenzione della gente stia cambiando: adesso siamo molto più aperti alla mescolanza di generi e di estetica. Prima non era così. Adesso ci sono moltissimi contenuti, può diventare tutto noioso molto in fretta. Quando abbiamo fatto il film in molte recensioni questa mescolanza è piaciuta, alcuni invece hanno detto che era troppo. È qui la differenza: ad alcuni piace uno stile più classico e semplice, ad altri piace questa spinta. Noi abbiamo pensato a fare qualcosa che non sapesse di già visto.

Blindspotting e la politica

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Blindspotting:

Mi ha colpito la scena in cui la coppia di bianchi ricchi che arriva in hotel, vedendo la ragazza nera alla reception, presume che si tratti di una prostituta o di una spacciatrice. E si comportano come se fosse di loro proprietà. Com'è possibile che nel 2021 ci sia ancora chi la pensa così?

Quell'hotel si basa su un vero albergo del nostro quartiere, di cui non possiamo dire il nome, altrimenti ci metteremmo nei guai. Rappresenta tutte le vecchie istituzioni, che non cambiano. In USA ne abbiamo tantissime: sono molto attaccate a questa vecchia idea di come tutto dovrebbe essere. Tutto è basato sulle classi sociali e spesso è una facciata per il razzismo. Hanno una loro idea di chi deve essere al comando, di chi deve avere potere e chi invece deve servire. Quando entro in un hotel e tutti sono vestiti in modo buffo è sempre un posto che vuole far vedere che è altolocato e ha dipendenti di ceto sociale inferiore. Fanno tutto al posto tuo. Alcuni dei miei migliori amici lavorano in hotel e mi hanno raccontato storie che potrebbero sembrare folli agli spettatori, ma per i miei amici che ci lavorano tutti i giorni è normale. Alcuni pensano che siccome spendono i loro soldi gli altri sono al loro servizio. Siccome molti vivono con il pilota automatico, diventa un'abitudine: se uno lavora in quel posto lo tratto in quel modo. Se invece fa un lavoro diverso lo tratto di conseguenza. La nostra serie ti fa pensare: oddio, non lo farei mai! E poi invece esci e lo fai! Tratti male la persona che pulisce i tavoli al ristorante. Magari non hai detto qualcosa di cattivo, ma l'hai trattata come se non esistesse. Volevamo mostrare come, magari inconsciamente, classifichiamo le persone quando le incontriamo. Dobbiamo decidere che persone vogliamo essere: è la domanda che pone la serie. Sei sicuro di essere sempre la persona che credi? La maggior parte delle persone ha fatto entrambe le cose.