Nuovo capitolo per il cosiddetto Twisted Childhood Universe, il progetto che trasforma i protagonisti delle fiabe dell'infanzia in film horror ad alto tasso di sangue. Dopo Winnie the Pooh (due capitoli per lui) e Peter Pan, adesso è il celebre cerbiatto a diventare un micidiale assassino. Bambi: La vendetta, diretto da Dan Allen, ripercorre infatti le orme dei film precedenti, ovvero convertire figure che destavano dolcezza e amore in creature assetate di sangue.
Se adesso i fans di questa particolare branchia dell'horror, che tanto successo ha avuto negli ultimi anni, possono apprezzare Bambi: La vendetta, è grazie alla sontuosa uscita con la Steelbook ultralimited edition 4K targata Midnight Factory (ne parleremo in seguito), sempre attenta a questo genere di opere. Stavolta l'operazione commerciale dei produttori Scott Jeffrey e Rhys Frake-Waterfield giocata sulla nostalgia che fa a pezzi la memoria dei miti Disney per riadattarli in salsa splatter, sembra meno centrata rispetto ad altre volte, anche se comunque dotata di un suo fascino oscuro.
Il Bambi mostruoso con sete di vendetta
In Bambi: La vendetta Xana (Roxanne McKee) e il figlio Benji (Tom Mulheron), mentre rimuginano su un marito e padre poco presente nei loro confronti, stanno viaggiando di notte in un bosco buio a bordo di un taxi che li deve portare a casa dei parenti per la Festa del Ringraziamento. Di fronte all'auto però compare improvvisamente un cervo gigantesco e mostruoso che incorna il veicolo. I due sopravvivono e riescono a fuggire riprendendo la loro destinazione, mentre sulle tracce del cervo ci sono tre cacciatori che gli hanno anche rapito il cucciolo.
E mentre la storia familiare incrocerà una torbida storia di inquinamento ambientale, la mattanza della creatura continuerà imperterrita. Se questo Bambi è così mostruoso, gigantesco e violento, è perché in lui c'è un sentimento di vendetta per come gli uomini gli hanno ucciso la madre, ma il boost decisivo è dato da velenosi rifiuti industriali (un altro fatale tocco dell'uomo) che lo hanno fatto mutare in un essere famelico.
Una grottesca parodia senza ironia
Di Bambi: La vendetta si possono dire tante cose, ma di sicuro è un film pieno di contraddizioni e forse di incertezze sulla strada dove andare a parare. Logicamente emerge il tema della vendetta della natura per le malefatte dell'uomo e alcune delle morti violente sono decisamente fantasiose e sicuramente apprezzabili per gli amanti del gore, delle decapitazioni e del sangue a fiumi. Ma gli effetti digitali non certo impeccabili rendono il Bambi troppo meccanico e staccato dal resto della scena.
Proprio la poca credibilità fisica della creatura (per non parlare del discutibile design), abbinata a sequenze horror che sinceramente solo talvolta colpiscono allo stomaco mentre in altre risultano perfino involontariamente divertenti, fa assumere al tutto le sembianze della grottesca parodia. E questo, si badi bene, nonostante il film rimanga troppo serioso, tenti perfino di commuovere e si noti in generale una fastidiosa mancanza di autoironia rispetto ai film precedenti che appesantisce la vicenda.
Scrittura elementare e insipida, ma si salvano i coniglietti violenti
Anche il ruolo della catatonica nonna Mary e la sua sorta di connessione mentale con la creatura risulta un goffo elemento che sa di posticcio, che finisce in un minestrone piuttosto insipido ed elementare anche a livello di scrittura. Va riconosciuto comunque che nonostante una regia a tratti troppo concitata e poco avvincente, un paio di sequenze restano in mente e generano la giusta tensione e un po' di raccapriccio. E sotto questo aspetto i coniglietti sorprendentemente violenti funzionano anche più del gigantesco Bambi. Non particolarmente ispirato il cast, anche se Roxanne McKee ce la mette tutta. E tranquilli che non finisce qui, perché il Twisted Childhood Universe proseguirà inesorabile, perfino con temibili crossover.
Una favolosa steelbook a due dischi con 4K UHD, booklet ed extra
Come detto, Bambi: La vendetta è appena uscito in homevideo grazie a Midnight Factory e Plaion con una bellissima Steelbook ultralimited edition a due dischi con la versioni 4K UHD e blu-ray HD del film, e un booklet illustrato di approfondimento. Il video del 4K, dotato di Dolby Vision, è molto buono e riesce a digerire il fatto che il film è quasi interamente ambientato in ambienti bui e boschi dominati dall'oscurità. Il quadro giocoforza è cupo, ma in realtà il dettaglio è ottimo e le immagini sono di grande qualità perché si riesce a percepire bene tutto quello che naviga tra le ombre grazie anche a un nero profondo e una luminosità perfettamente calibrata.
Ancora meglio l'audio, presente in DTS HD 5.1 per italiano e inglese. Dai momenti più tranquilli dove bisogna catturare il minimo dettaglio sonoro, a quelli in cui esplodono tensione e orrore, soprattutto quando la creatura corre e fa a brandelli le sue vittime, l'audio è avvincente e ben curato, con precisione e profondità dall'asse anteriore e una notevole aggressività dei bassi. Gli extra, a parte il commento audio del regista Dan Allen e del direttore della fotografia Vince Knight, sono tutti sul disco blu-ray. Si parte con 4 minuti di scene eliminate, quindi Behind the madness: Domande al cast (10') con brevi interventi e filmati sul set, poi il video podcast Scare Talk (ben 55 minuti) con interviste ai vari elementi del cast. A chiudere i trailer italiano e inglese.
Conclusioni
Il quarto capitolo del Twisted Childhood Universe che vede protagonista Bambi tenta di trattare temi importanti come la vendetta della natura contro le malefatte dell’uomo, ma inciampa su una scrittura piatta, una scarsa ironia ed effetti digitali poco convincenti. Non mancano comunque le sequenze gore e i fiumi di sangue.
Perché ci piace
- La denuncia dell’opera dell’uomo contro la natura.
- Alcune scene raccapriccianti.
- La Steelbook e la qualità tecnica dell’edizione homevideo.
Cosa non va
- Gli effetti digitali sono goffi e poco convincenti.
- La mancanza di ironia appesantisce la storia.
- La regia goffa e una scrittura elementare.