Aspettando Oceania 2 e un effetto "wow" da ricercare sempre

Quattro chiacchiere con Pasquale Giardino, Lighting Artist del sequel Disney nelle sale dal 27 novembre.

Una scena di Oceania 2

Non nascondiamo una certa attesa per Oceania 2, soprattutto dopo che un altro sequel, anche se di casa Pixar, ha macinato record su record la scorsa estate. La sensazione è che ci sia un'attenzione similare anche per il nuovo capitolo delle avventure di Vaiana, i cui teaser e trailer sono stati visualizzati innumerevoli volte online. Potrà essere un nuovo ottimo risultato di casa Disney? Potrebbe, in USA dove esce come da tradizione per il Giorno del Ringraziamento, ma anche da noi, in settimane di passaggio tra i titoli animati di ottobre/novembre (Il robot selvaggio, Buffalo Kids, Flow) e Mufasa che reclamerà il suo regno cinematografico a Natale.

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La prima immagine del sequel Disney

Abbiamo iniziato a parlarne con chi al film ha lavorato, facendo quattro chiacchiere con Pasquale Giardino, Lighting Artist del film, che ci ha raccontato le sensazioni del dietro le quinte, le aspettative e la soddisfazione per un film che promette di farci rincontrare la protagonista Vaiana, ma anche Maui e i due splendidi comprimari Hey-Hey e Pua. L'eroina Disney si metterà in viaggio verso i mari lontani dell'Oceania dopo un inaspettato rischiamo dei suoi antenati, affrontando acque pericolose e dimenticate. Un viaggio diverso da ciò a cui era abituata, che vedremo al cinema dal 27 novembre.

Un sequel atteso

Come dicevamo, un sequel atteso. Questo crea pressione in chi ci lavora? "Non sentiamo la pressione esterna" ci ha detto Pasquale Giardino, "ma la nostra nel voler creare una storia e dei personaggi capaci di connettersi con lo spettatore. Ci concentriamo sul fare il meglio possibile per il film." E le prime immagini viste ci dimostrano che dal punto di vista tecnico si sono fatti ulteriori passi in avanti, nonostante il primo fosse già notevole nel 2016.

"Quando vedrete il film per intero" ci ha detto Giardino, "vi renderete conto che in questi otto anni il progresso tecnologico c'è stato e si sono fatti passi in avanti. A cominciare dalla schiuma dell'acqua ai capelli dei personaggi, che sono di una complessità assurda." Anche se a noi sembrano traguardi ormai consolidati, Giardino ci assicura che il reparto ricerca e sviluppo è sempre al lavoro per migliorare ogni singolo aspetto per ottenere un effetto in particolare: "lo spettatore deve dire wow!"

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Una scena di Oceania 2

Un risultato che dovrebbe essere garantito dal lavoro realizzato sul villain del film, il cui effetto "è stato qualcosa di impressionante dal punto di vista tecnico." E quando si parla di tecnica, Giardino tiene a precisare che è una sfida per ogni dipartimento, perché in animazione ogni reparto è connesso con gli altri. "È un processo molto collaborativo" con un unico obiettivo in mente: "rendere ogni frame perfetto" senza mai accontentarsi e alzando l'asticella review su review.

Due splendidi comprimari, una storia ambiziosa

Non possiamo non condividere con Giardino l'apprezzamento per i due comprimari non umani del film, il gallo Hey Hey e il maiale Pua. "Quando ti connetti con un personaggio, fai del tuo meglio per renderlo al meglio, per farlo apparire come deve in ogni suo aspetto. I due comprimari di Vaiana sono molto divertenti e amati e gli abbiamo voluto rendere giustizia." 
Ma giustizia è stata resa anche alla storia, spostando quasi subito il focus produttivo dalla serie di cui si era inizialmente parlato a un film per il grande schermo.

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Maui in una scena di Oceania 2

"Noi abbiamo degli screening mensili sulla storia, su quello che stiamo facendo, e ci diamo feedback per migliorare, con ognuno libero di esprimere i suoi commenti. Dopo i primi screening è stato evidente a tutti che la serie fosse troppo riduttiva per rendere la storia che stavamo realizzando, quindi tutti insieme ci siamo detti che sarebbe dovuto andare su grande schermo." Questo però non ha cambiato l'approccio al lavoro, che è sempre mirato all'eccellenza e la qualità Disney Animation. "Gli standard si sono giusto alzati un po', perché il film ha un approccio diverso, ma a livello di qualità non cambia molto."

Nuove frontiere dell'animazione

Oceania 2 Foto
Il mitico Maui

Una cosa che abbiamo notato e segnalato da più parti è la tendenza a miscelare tecniche diverse, che ci sembra la via dell'animazione contemporanea. Oceania lo faceva già otto anni fa, con l'animazione dei tatuaggi di Maui e Pasquale Giardino ci assicura che ci sarà ancora: "Maui c'è, quindi i suoi tatuaggi ritornano. Continuano a essere una parte integrante del film." E ci conferma una sensazione: "dal nostro punto di vista di artisti è bellissimo vedere la combinazione tra disegno tradizionale e il lavoro in computer grafica. È un bellissimo incastro. Se c'è l'occasione, e dipende dal tipo di progetto, è bellissimo da realizzare."