Il viaggio sta per concludersi, e tutti, entusiasti e detrattori, tolkieniani e neofiti, attendono con ansia di vederne la fine. Chi ha letto e amato Il signore degli anelli sa già che cosa ci riserva il terzo e ultimo episodio della trilogia di Peter Jackson a livello narrativo ed emozionale; se solo riesce ad evocare una frazione della forza del romanzo, il regista neozelandese non potrà fallire. Per chi invece nulla sa, e nulla vuole sapere, non è il caso di proseguire nella lettura di questo articolo, perché seguiranno cospicue anticipazioni sulla trama de Il signore degli anelli - Il ritorno del re.
Peter Jackson ha dichiarato nelle scorse settimane che non c'è stato un trailer de Il ritorno del re questa estate perché le scene più rappresentative del film necessitavano tutte di interventi in postproduzione per essere presentate, e la preview di 12 minuti apparsa sul DVD de Il signore degli anelli - Le due torri non lo smentisce. Il filmato si apre con i commenti di cast e troupe sulla grandiosità della battaglia che costituirà il cuore spettacolare del film, quella della piana del Pelennor, ai piedi dell'assediata Minas Tirith: se per la battaglia del Fosso di Helm l'esercito del nemico contava di 10.000 Uruk-hai di Isengard, ci rivela Alan Lee - celebre illustratore dell'opera di Tolkien e supervisore artistico del progetto di Jackson, all'assedio della città fortificata di Gondor partecipano circa 200.000 elementi: una bella impresa davvero per i grafici della WETA, regalare verosimiglianza ad un esercito di simili dimensioni. Per le riprese della città, invece, si sono utilizzati due modelli, di cui uno in miniatura e uno a grandezza naturale, costruito nella stessa cava che era stata usata per il Fosso di Helm.
Un gran daffare ai tecnici lo ha dato anche la scena della cavalcata dei Rohirrim in aiuto degli alleati di Gondor, che è stata girata con duecento cavalli, che dovevano poi diventare migliaia: per rendere uniforme e realistico il movimento dei duplicati, e per evitare di dover girare scene pericolose per i quadrupedi, si è persino utilizzato un sistema di motion capture sugli animali.
A livello narrativo, la sensazione è che una sostanziale modifica alla trama del romanzo riguardi il Palantir, l'antichissima sfera attraverso la quale Saruman comunicava con il Signore Oscuro, e che, nel libro, causa l'allontanamento di Pipino dagli altri: nella preview viene detto infatti che Gandalf porta Pipino a Minas Tirith per proteggerlo da Sauron, che crede sia lui il Portatore dell'anello. Questo forse significa anche che dovremo rinunciare alla scena in cui Aragorn si palesa al Signore Oscuro usando il Palantir: il momento della presa di coscienza, del superamento dei dubbi di Aragorn sembra infatti proiettato sul passaggio attraverso i Sentieri dei Morti.
La preview non svela molto più di questo a livello di trama, e lascia molto spazio agli entusiasmi di troupe e cast per l'esito dei loro sforzi: entusiasmi che dovremo attendere ancora qualche mese per poter condividere o disapprovare.
Difficile comunque che, con queste premesse, il film possa essere una totale delusione.
Anteprima de Il ritorno del re
Il viaggio sta per concludersi, e tutti, entusiasti e detrattori, tolkieniani e neofiti, attendono con ansia di vederne la fine. Chi ha letto e amato Il signore degli anelli sa già che cosa ci riserva il terzo e ultimo episodio della trilogia di Peter Jackson a livello narrativo ed emozionale...