And Just Like That 2, la recensione del finale di stagione: abbandonare le aspettative

La recensione dell'episodio finale della seconda stagione di And Just Like That: le vite di Carrie e compagni giungono ad una consapevolezza comune: è tempo di liberarsi delle aspettative e vivere godendosi gli attimi.

And Just Like That 2, la recensione del finale di stagione: abbandonare le aspettative

Nel tempo della sua prima stagione, lo spin-off di Sex and the city, And Just Like That, si era imbarcato in una crociata contro gli errori del passato che lo aveva reso una sfilata di scuse mascherate da episodi, politically correct e inclusività forzata che ce lo avevano reso un po' duro da digerire. La seconda stagione invece, che si prepara a giungere al suo termine questo venerdì 25 agosto con l'episodio numero 11 conclusivo, a cui dedichiamo questa recensione, ha come abbiamo già avuto il piacere di scrivere e constatare, finalmente mollato la presa, si è rilassata lasciando che i suoi personaggi si rivelassero nuovamente con le loro imperfezioni, fissazioni, paure, particolarità, a partire dalla più che a volte lamentosa protagonista Carrie (Sarah Jessica Parker).

10492838 2429670 4958X6336
And Just Like That... 2 - un momento della serie

Due mesi esatti per 11 episodi hanno confermato i sentimenti di inizio stagione 2, il gruppo attorno a Carrie si è infoltito, consolidato, regalandoci finalmente molteplici situazioni di cui poter ridere, sorridere, empatizzare, proprio come era stato, a suo tempo, con Sex and the City. Man mano che le "puntate" si sono susseguite, abbiamo sempre meno sentito la mancanza di Big (Chris Noth) o di Samantha (Kim Cattrall) perché a riempire quel vuoto narrativo ed a far ragionare Carrie a fine episodio, con il suo And Just Like That finale, ci hanno pensato Seema, Anthony, Lisa, Nya e persino i molto odiati Che Diaz (Sara Ramirez).

10492841 2429669 5760X8640
And Just Like That... 2 - una scena

Due erano stati i punti focali annunciati di questa stagione: il ritorno di Aidan (John Corbett) dall'episodio 7 in poi che ha dato una vera e propria svolta nella vita di Carrie e della serie tutta, ricordando i fasti di un tempo e la presunta apparizione di Samantha (e non un vero e proprio comeback) che in effetti, spoileriamo, c'è. L'ultimo episodio intitolato L'ultima cena. 2ª parte: portata principale, prende sul serio il suo dovere conclusivo e dunque riflessivo e mette i suoi personaggi nell'atto di guardarsi dentro, mettersi in discussione e provare a cambiare attitudine rispetto al modo in cui hanno vissuto la propria vita negli ultimi 50 anni e più: dalle relazioni sentimentali al loro ruolo in famiglia ed a letto. Da Anthony a Charlotte, da Miranda a Steve, da Nya a Lisa, Harry, Seema fino alla nostra Carrie, che, ve lo diciamo senza spiegarvelo per evitare spoiler: vi stupirà. Le premesse per la terza stagione, da poco confermata, ci sono tutte anche perchè si sa che la distanza tra il dire di voler cambiare e poi farlo veramente, è lunga e ardua. Staremo a vedere.

Samantha

2300730 5808194 7061X4996
And Just Like That... - Sarah Jessica Parker in una scena

Iniziamo parlando di lei, Samantha, il personaggio di Kim Cattrall, solo per ordine cronologico di apparizione e perché della sua assenza in queste due stagioni si è discusso più della sua presenza in Sex and the City. Se è vero che l'attesa del piacere è essa stessa piacere e forse più interessante dell'avvenimento che attendevamo, rivedere "Sam Jones" nuovamente in quel contesto, senza doverci sempre accontentare di un messaggio inquadrato dal cellulare di Carrie, è inaspettatamente una nota stonata. Non sveliamo niente di nuovo ricordando che eravamo stati avvertiti: Sarah Jessica Parker e Kim Cattrall nella vita reale non sopportano di essere neanche nella stessa stanza, figuriamoci recitare nuovamente l'una accanto all'altra. Era già filtrata la notizia di Cattrall guest star di un episodio ma con la precisazione che probabilmente le due non si sarebbero veramente incontrate. Carrie e Samantha in effetti si riuniscono ma non si incontrano, si riconnettono, con il tentativo di Michael Patrick King e soci, evidente, di farci dimenticare il fatto che invece, specialmente la prima stagione, aveva mostrato la spregiudicata del quartetto storico di amiche come la villain della situazione, quella che manco era venuta al funerale di Big, tanto per fare un esempio. Perché questa apparizione stride con AJLK? Non solo per l'aver riabilitato Samantha, che può essere anche un gesto da parte dell'amica Carrie, coerente, ma perché a differenza di Aidan, il cui ritorno si è perfettamente incastonato nelle nuove dinamiche della vita di Carrie e compagne e della serie, quello di Samantha ha il sapore del contentino che ha una sola positività, dimostrare che AJLK come succede con un amore passato, ha finalmente superato ed accettato la rottura del quartetto. Nessuno si aspetta di rivedere le quattro amiche insieme e seppur concetto amaro, bisogna mandarlo giù.

And Just Like That 2, la recensione: le cinquantenni di New York ritrovano la libertà di sbagliare

Abbandonare i soliti ruoli

And Just Like That Carrie Bradshaw Aidan Compressed
And Just Like That: John Corbett e Jessica Parker in una scena

Per anni nella vita e nella cinematografia, le donne hanno lottato e tutt'ora lottano per essere viste non più in funzione del loro ruolo nella vita degli uomini ma come esseri liberi e indipendenti. Non più solo mogli di e madri di ma individui pensanti con obiettivi, ambizioni e sogni di realizzazione. Di questa piccola grande battaglia, per certi versi silente e resistente, si fanno portavoci le protagoniste di And Just Like That 2 soprattutto negli ultimi episodi. Nell'episodio 10 avevamo lasciato Charlotte ubriaca dopo una serata con le colleghe di lavoro come atto di ribellione verso le continue richieste dei suoi cari, abituati ad averla sempre presente e disponibile. La ritroviamo all'indomani di questa serata di bagordi ricordare ad Harry (Evan Handler), il marito, che ciò che lui non crede di riuscire a fare in famiglia, cioè gestire quel famoso carico emotivo di cui ultimamente tanto si parla, Charlotte lo gestisce da sempre perchè questo è ciò che ancora ci si aspetta dalle donne. Dopo questa lezione di patriarcato, arriva per la professoressa Nya Wallace (Karen Pittman) il momento di confrontarsi con un concetto semplice seppur difficile da acquisire a sistema: una gioia, un desiderio realizzato, rimane tale anche senza un uomo accanto con cui condividerla. Infine, è tempo anche per Anthony di lasciare andare definitivamente il suo ruolo da macho italiano e abbandonare tutte le sue rigidità nel sesso e nelle relazioni per amore di Giuseppe (Sebastiano Pigazzi). Non è mai tardi per cambiare, neanche a 50 anni.

Liberarsi delle aspettative

Sarah Jessica Parker John Corbett H 2023 Pauyu9F
And Just Like That: John Corbett e Jessica Parker in una scena

Nella precedente recensione dell'episodio 8, quello sul ritorno di Aidan nella vita di Carrie, si respirava già aria di schemi triti e ritriti. Quando si tratta d'amore, di relazioni, Carrie mette in gioco tutto, una sana lezione di prudenza non l'ha ancora imparata. L'episodio 10 che ci siamo lasciati alle spalle l'ha vista tornare a mettere in discussione delle certezze, come il suo amatissimo appartamento, per poter dare una vera chance ad una vita futura con Aidan in una casa nuova, grande, da condividere. Le cose però, lo abbiamo visto a fine episodio 10, non stanno andando come vorrebbero Carrie ed Aidan e lo stesso succede anche a Lisa (Nicole Ari Parker), in preda a rimorsi per non aver desiderato fino in fondo una gravidanza capitata per caso e poi persa subito. L'occasione perfetta per chiudere questa stagione si presenta con l'ultima cena organizzata da Carrie nel suo vecchio appartamento. Lì, complice un gioco al "nomina una cosa di cui vorresti liberarti" arriva il desiderio della padrona di casa: lasciar andare le aspettative. Ma questa volontà di superare le proprie imposizioni su se stessi, seppur declinata con altri termini come la paura, riguarda tutti. Miranda inverte la rotta riguardo a Steve (David Eigenberg) e decide di provare a far parte della sua vita anche se in un'altra veste. Seema (Sarita Choudhury) si arrende a mostrarsi innamorata e vulnerabile e Carrie abbandona la necessità di definire le cose ( almeno temporaneamente), di inquadrare il futuro e si ferma ad assaporare un cosmopolitan dal gusto del qui e ora, senza bisogno di dare un nome al futuro. La Carrie trentenne non avrebbe mai aspettato Aidan. La Carrie cinquantenne forse lo farà.

Conclusioni

A fine recensione dell’episodio finale di And Just Like That 2, L'ultima cena. 2ª parte: portata principale, sottolineiamo il suo aver preso sul serio il compito di chiudere il cerchio di una stagione migliore della prima, più illuminata e più in linea con il suo predecessore, Sex and the City. In attesa della stagione 3, Carrie sembra intenzionata a cambiare lo schema con cui ha agito in passato ed anche i suoi comprimari sono sulla sua stessa strada. I personaggi di And Just Like That si mettono in discussione e la serie, speriamo, si lascia alle spalle il passato che qui ha preso vita, per un brevissimo e insignificante momento sotto forma di Samantha, il personaggio interpretato da Kim Cattrall.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.6/5

Perché ci piace

  • Dimostra che non è mai tardi per cambiare atteggiamento nella vita.
  • Non snatura i personaggi ma li sottopone a giusta revisione.
  • Ci libera, forse, dal fantasma di Samantha (Kim Cattrall).

Cosa non va

  • L'apparizione di Samantha stride in forma e contenuto.
  • Prova a mantenere il punto sull’arco narrativo di Che Diaz ma è ancora debole.