La trentaduenne Lucy vive a Los Angeles e lavora come receptionist in una Spa. La sua migliore amica Jane, con cui ha sempre condiviso tutto, ha appena ricevuto una promozione e da lì a qualche mese dovrà trasferirsi a Londra in pianta stabile: una situazione che rischia di complicare non poco anche la sua relazione con Danny, quel fidanzato che fino ad oggi ha sempre avuto paura di fare il grande passo.
In Am I OK?, Lucy da diverso tempo non riesce ad avere una relazione stabile ed è sempre più impacciata con i ragazzi che frequenta, al punto di iniziare a covare delle profonde incertezze sulla sua sessualità. Si confida proprio con Jane, la quale la spinge a mettersi alla prova e a tentare un flirt con una sua collega, la massaggiatrice Brittany, per scoprire o meno se sia effettivamente "dell'altra sponda". Per Lucy sarà l'inizio di un periodo di grandi cambiamenti, durante il quale avrà modo di riscoprire se stessa...
Am I OK?: una storia d'autrice
Non è un caso che dietro la macchina da presa vi sia la coppia formata da Tig Notaro e Stephanie Allynne, che hanno ufficializzato la loro relazione nel 2015 per diventare mamme di due gemelli, tramite maternità surrogata, l'anno successivo. Le due attrici, al loro esordio come registe di un lungometraggio, hanno scelto di parlare di una storia che le riguarda molto da vicino, complice anche la sceneggiatura curata da Lauren Pomerantz, che nello script ha riversato alcuni passaggi del suo vissuto personale.
Il coming-out della protagonista, interpretata da Dakota Johnson, avviene per step graduali e con la giusta sensibilità, senza fretta, in un percorso che paga qualche momento di stanca ma trova il giusto equilibrio per esprimere al meglio il messaggio del racconto, con il quale chi ha affrontato cambiamenti simili potrà facilmente identificarsi.
Un film senza fronzoli
Il gran merito degli ottanta e rotti minuti di visione - una volta tanto un toccasana in un'epoca cinematografica dove le produzioni anche minori si aggirano spesso inutilmente verso le due ore - è quello di non sfociare nella retorica tematica o di appesantirsi con dosi di inutile melassa melodrammatica, lasciando scorrere gli eventi come un flusso ordinato che porta infine alla necessaria consapevolezza.
Certo Am I OK? non si propone come potenziale nuovo cult del filone e nemmeno culla ambizioni eccessive, ma è proprio nella sua genuina semplicità che riesce ad arrivare al nocciolo della questione con il giusto mix di emozioni, facendo facilmente breccia nel cuore del pubblico senza fare affidamento a furbi espedienti di sorta.
Questione di sensibilità
La riuscita dell'operazione si deve in gran parte alle ottime scelte di casting. Se Sonoya Mizuno è perfetta nelle vesti dell'amica del cuore - e forse anche qualcosa di più - a dare sprint e intensità alla protagonista è una sorprendente Dakota Johnson, in una delle migliori interpretazioni - se non la migliore - della sua carriera. Spontanea e credibile, la star lanciata dalla saga di 50 sfumature di... è al centro di un racconto incentrato sì sulla sessualità ma poco sul sesso, con le scene potenzialmente erotiche volutamente smussate per non superficializzare la vicenda.
Allo stesso tempo si apre un discorso sul peso delle responsabilità e su quell'entrare in quell'età adulta che, superata la soglia dei trent'anni, diventa un imperativo sempre più opprimente, con la direzione che si intende dare alla propria vita che bussa alla porta con sempre maggior insistenza. Proprio per questo Lucy si trova ad affrontare una duplice sfida e quando deve fare i conti con quanto ha sempre nascosto a se stessa e vede necessario porsi la fatidica domanda del titolo: io sto bene?
Conclusioni
Dopo un lungo periodo di incertezza in campo relazione, la trentaduenne Lucy comincia a dubitare della propria sessualità e, su spinta della sua migliore amica, decide di avventurarsi in nuove esperienze. Il suo percorso verso la riscoperta di se stessa non sarà privo di scossoni. Am I Ok? è un comedy-drama sensibile e preciso, che affronta con sensibilità tematiche complesse e mette a nudo i sentimenti in maniera credibile e priva di retorica, anche grazie al tocco delle registe e della sceneggiatrice che condividono con la protagonista il medesimo orientamento. Per un film semplice che va dritto verso l'obiettivo, conscio dei propri limiti ma anche del proprio messaggio.
Perché ci piace
- Dakota Johnson in un'interpretazione intensa e credibile.
- Un affiatato cast di contorno.
- La genuinità del racconto e della relativa messa in scena.
Cosa non va
- Non offre nulla di effettivamente nuovo o memorabile.