Un listino molto ricco e interessante quello di Adler Entertaiment, di cui abbiamo parlato a Riccione, durante Ciné - Giornate estive di cinema, con Mattia Della Puppa, Head of marketing della società.
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Tra i titoli di spicco Don't Worry di Gus Van Sant, presentato al Festival di Berlino, con un cast di alto livello, formato da Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Jack Black e Jonah Hill: "Dal punto di vista autoriale il film di Gus Van Sant è il più forte: è molto bello, ci è piaciuto tanto. Il regista ha avuto qualche sbandata ultimamente ma qui torna a un film narrativo, con delle performance straordinarie. A Berlino è stato accolto molto bene dalla critica e speriamo che abbia un successo anche di pubblico, perché il film lo merita."
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In arrivo il western punk rock alla Mad Max con protagonista Russell Crowe
Altro titolo che incuriosisce è The True History of the Kelly Gang, diretto da Justin Kurzel, già regista di Macbeth, con Michael Fassbender, western, con protagonista Russell Crowe, che sulla carta è molto particolare: "La sceneggiatura è molto bella, è tratto da un romanzo, una storia avvincente e forte. Ho avuto la fortuna di parlare con il regista, Justin Kurzel, in fase di acquisizione del film e mi ha spiegato la sua idea: vuole realizzare un western punk rock, ispirato, dal punto di vista cromatico a Mad Max. Non sarà il classico western con il cappello a tese larghe: questa cosa ci affascina molto."
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Infine in arrivo anche il documentario sul caso Weinstein, Citizen Harvey, realizzato dagli stessi produttori di Sugar Man e Man on Wire e diretto da Ursula MacFarlane. Una presa di posizione precisa da parte di Adler? "Non abbiamo la presunzione di fare cose del genere, la nostra è semplicemente una volontà diversa: pensiamo che questa sia, in ogni caso, una parte di una storia che persone che lavorano nel nostro settore non possono ignorare. Se fai un film sulla Seconda Guerra Mondiale non è che è una presa di posizione, non è che sei dalla parte o contro i Nazisti, non necessariamente. Anche se noi siamo contro i Nazisti. Siamo molto curiosi di questo prodotto, ci rassicura e ci interessa il fatto che sia girato da una donna, perché forse è un punto di vista necessario."