Abbott Elementary 2, la recensione: torna la comedy vincitrice ai Golden Globe ed è ancora meglio di prima

La recensione di Abbott Elementary 2: la comedy continua la sua satira sul sistema scolastico americano e nuove sfide attendono i personaggi nei nuovi episodi, dal 1° marzo su Disney+ Star.

Abbott Elementary 2, la recensione: torna la comedy vincitrice ai Golden Globe ed è ancora meglio di prima

Ne avevamo parlato dopo la meritatissima vittoria ai Golden Globe 2023 di come dovevate assolutamente recuperare la comedy vincitrice Abbott Elementary su Disney+ Star. Ora che la prima parte della seconda stagione (i primi dieci episodi) sono disponibili sulla piattaforma, ad inaugurare il mese di marzo insieme all'attesissima terza stagione di The Mandalorian, non possiamo che rincarare la dose se cercate una comedy che vi impegni poco tempo ma vi lasci tanti stimoli diversi tra cuore e mente. La seconda stagione è sempre un terreno difficile e periglioso per le serie, ancor di più per le comedy, perché è difficile replicare ciò che si è fatto nel primo fortunato ciclo e magari migliorarlo. Come spiegheremo nella recensione di Abbott Elementary 2, Quinta Brunson ci è incredibilmente riuscita.

Satira scolastica

Abbott Elementary 2 Scena 5
Abbott Elementary 2: un momento della seconda stagione

Abbott Elementary continua con la sua missione primaria mentre intrattiene: criticare il sistema scolastico americano e tutte le sue falle, spesso seppellite dalla burocrazia lenta e perigliosa, dalla meritocrazia lavorativa non applicata, e dalla difficile situazione socio-economica dei quartieri come quello povero e black di Philadelphia dove è ambientata la comedy. Una denuncia sociale che arriva dritta allo spettatore, sempre attraverso la tecnica del mockumentary, tra una risata e l'altra, grazie all'ensemble di insegnanti che devono fare il possibile per far sentire i ragazzi degni di un'educazione e di un luogo scolastico accogliente, pur avendo mezzi limitati a disposizione e diventando quindi creativi. La creatrice e interprete Quinta Brunson non dorme però sugli allori delle proprie vittorie e anzi alza il tiro: ecco che vediamo nel secondo episodio ad esempio la scuola di fronte (che sicuramente tornerà nel corso della serie) avere molti più investimenti rispetto alla Abbott. Si tratta di una charter school, ovvero una scuola che prende meno fondi pubblici ma ammortizza con quelli privati, riuscendo ad ottenere una maggior autonomia, meno regole a cui attenersi e migliori risultati nel complesso. Una sorta di privatizzazione di scuole pubbliche: un nuovo interessante divario portato alla discussione pubblica da parte dello show.

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Insegnanti a più non posso

Abbott Elementary 2 Scena 4
Abbott Elementary 2: una scena della seconda stagione

I docenti protagonisti devono affrontare un nuovo anno scolastico proprio come chi segue la serie ogni settimana negli Stati Uniti, e questo ovviamente permette un maggior attaccamento alla storia raccontata. Ognuno dei personaggi si trova con nuove sfide nel proprio registro: Janine (Brunson) non è più l'ultima arrivata a scuola, ora che Greg (Tyler James Williams) è diventato di ruolo. Entrambi hanno problemi di cuore che si ripercuotono sulla vita lavorativa: la prima affronta a testa alta la rottura con Tarik senza rendersi conto quanto stia influenzando tutto ciò che fa, mentre il secondo frequenta la figlia dell'insegnante veterana della Abbott Barbara (Janelle James) e forse si è pentito di aver mescolato vita privata e professionale.

Abbott Elementary 2 Scena 2
Abbott Elementary 2: un'immagine della seconda stagione

Janine vuole essere determinata e risoluta e non la timida e goffa persona che è stata l'anno precedente (e che ce l'aveva fatta amare col suo ottimismo spesso immotivato) mentre Greg deve districarsi con il programma scolastico voluto dallo Stato che però non tiene conto delle ore effettive di lezione a disposizione, di tutte le variabili che possono accadere insegnando a dei bambini e soprattutto dei mezzi limitati a loro disposizione. La stessa Barbara ha fatto richiesta con una parte di quei fondi extra ottenuti a fine prima stagione, per una rampa e un banco speciale per un bambino in sedia a rotelle, ma non sa se arriveranno davvero, mentre Jacob (Chris Perfetti) è tornato dal suo viaggio in Perù avendo imparato il linguaggio dei segni perché avranno degli studenti sordi. Un'ulteriore dimostrazione della dedizione di questi docenti e della burocrazia con cui devono quotidianamente scontrarsi.

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Comunità black

Abbott Elementary 2 Scena 3
Abbott Elementary 2: una foto di scena della seconda stagione

Nell'ensemble non possono mancare Melissa (Lisa Ann Walter), l'insegnante italo-americana che sembra uscita da Jersey Shore e che dovrà affrontare l'unione di più classi perché non c'erano abbastanza fondi per crearne una ulteriore (altro problema messo alla berlina tra le righe) e la preside Ava (Sheryl Lee Ralph), sempre impegnata a raccattare follower piuttosto che a fare il bene della scuola ma che dopo aver consolidato il proprio ruolo all'interno della Abbott sente un minimo il dovere di fare la cosa giusta per i bambini. A colorare il tutto Mr. Johnson (William Stanford Davis), il bidello complottista della scuola che troverà nuovi modi per mettere in imbarazzo personale scolastico e studentesco. Quinta Brunson è anche molto brava a ironizzare su se stessa e sulla comunità black - come ad esempio il personaggio di Barbara che confonde i nomi di alcune celebrità bianche e nere tra loro, creando dei discorsi davvero surreali - e questo le ha permesso di alzare il tiro anche in questo senso nella seconda stagione di Abbott Elementary, che riesce a prendere gli elementi che avevano fatto la fortuna del ciclo inaugurale, anche durante la Awards Season, e ad aggiungerne di nuovi, volando ancora alto.

Conclusioni

Alla fine della nostra recensione di Abbott Elementary 2 speriamo sia emerso come la comedy di e con Quinta Brunson sia riuscita a non dormire sugli allori dei premi vinti ma abbia alzato il tiro, proponendo nuovi spunti per la satira sociale, scolastica e black messa in campo e ponendo nuove sfide per tutti i suoi personaggi.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.0/5

Perché ci piace

  • Quinta Brunson conferma il proprio talento davanti e dietro la macchina da presa.
  • La denuncia del sistema scolastico americano trova nuovo terreno e propone nuove riflessioni.
  • L'autoironia alla comunità black non manca così come la coralità del cast.

Cosa non va

  • Lo stile mockumentary e il tipo di comicità possono non essere adatti a tutti i palati seriali.