A quindici anni da I Laureati Leonardo Pieraccioni è sempre lì dietro la macchina da presa pronto a farci divertire. Scritto dall'inseparabile compagno di lavoro Giovanni Veronesi e interpretata al fianco dell'allegra brigata capitanata dall'amico Massimo Ceccherini Io e Marilyn è annunciato come una dissacrante fiaba contemporanea che omaggia l'amore immaginario e platonico per i personaggi famosi e in particolare quello per le dive. Protagonista un riparatore di piscine (interpretato da Pieraccioni) e lei, Marilyn Monroe, la bionda che ha fatto impazzire il mondo, la sensuale attrice dallo sguardo dolce e oltremodo struggente il cui fantasma viene riportato tra noi per scherzo dall'uomo durante una seduta spiritica tra amici. Ad incarnare quello che rimarrà per sempre uno dei sex-symbol cinematografici più importanti di sempre sarà la sosia di Marilyn più gettonata del momento e cioè Suzie Kennedy (quale cognome migliore...) trentaduenne londinese che di mestiere fa 'solo' il clone della Monroe e come la diva americana vive, si veste, si pettina e si trucca ormai da anni.
"E' l'unico film di Marilyn che non avete mai visto!" - esordisce ridendo Pieraccioni durante la conferenza stampa che si è tenuta presso un grande albergo romano - "un film che è nato quasi per scherzo da una bizzarra idea di Veronesi ma che tutti hanno preso con estrema serietà, persino la Fondazione Strasberg che si occupa dell'immagine di Marilyn Monroe".
Per la realizzazione del film infatti non solo la produzione ha dovuto acquistare i diritti d'immagine di Marilyn dalla Fondazione Strasberg ma ha anche dovuto passare sotto la lente d'ingrandimento l'intera sceneggiatura che è stata più volte riveduta e corretta per evitare spiacevoli incidenti diplomatici (soprattutto per quel che riguarda la scomparsa dell'attrice) ed essere il più verosimile possibile. "Non ci sarà nessuna immagine della vera Marilyn, neanche nella locandina" - assicura Pieraccioni - "risulterebbe non solo posticcia ma soprattutto andrebbe contro il principio su cui ho fondato tutto il film e cioè che sarà Marilyn ad entrare nel mio mondo e non viceversa".
Tante gag, sedute psicanalitiche di gruppo, spettacoli circensi e la comicità tipica pieraccioniana ma non mancheranno neanche stavolta gli spunti comici per parlare della società di oggi, delle famiglie allargate, dell'omosessualità e di amicizia: "Accanto a me ci saranno gli amici del gruppo storico Papaleo, Izzo e poi Ceccherini in coppia con Luca Laurenti, perché se 'Luca era gay', come dice Povia, questi due amici miei lo sono diventati dopo essere stati sposati" - ha aggiunto Pieraccioni.
Ambientato a Firenze e girato tra il centro storico tra Ponte Vecchio e Piazza Duomo (in cui sarà girata una delle scene produttivamente più importanti del film con centinaia di comparse), Roma, l'Italia in miniatura di Rimini e Piombino Io & Marilyn vedrà nel cast anche Francesco Pannofino nel ruolo del maresciallo dei Carabinieri ed una nuova partecipazione straordinaria di Francesco Guccini, ormai ospite fisso, nei panni dello psicanalista.Dunque si cambia, dalle bellezze mediterranee rigorosamente brune scoperte in questi anni da Pieraccioni si passa a un revival che tira in ballo niente meno che Marilyn Monroe, il non-plus-ultra delle bionde: "Lei è l'unica ad avere attorno a sé quell'aura di mito che le attrici di oggi non hanno, un concentrato di bellezza e malinconia che in giro è impossibile da trovare" - ha spiegato il regista toscano.
E a chi lo accusa di fare sempre lo stesso film Pieraccioni risponde con incassi alla mano e un sorriso beffardo: "Se dopo quindici anni sono ancora qui a fare lo stesso film e la gente va ancora a vederlo vuol dire ho molte cose da dire sull'amore, sull'Italia e sugli uomini della mia età. Non ho più voglia di fare né tv e neanche teatro, faccio fatica a scrivere i testi, col cinema ho trovato il mio equilibrio, l'obiettivo è fare un film ogni due anni e divertirmi come un matto per far ridere la gente. Spero di riuscirci anche stavolta".