Un po' un percorso inverso quello fatto da 9-1-1 rispetto al suo spin-off Lone Star appena approdato su Disney+ con l'ultima stagione. L'ottavo ciclo di episodi della serie madre, ogni giovedì in streaming con appuntamento settimanale sulla piattaforma, riesce a reinventarsi e raccontare una "nuova" squadra strizzando l'occhio al passato e al futuro.
9-1-1: un procedurale che non conosce stanchezza
La serie Disney+ dopo la stagione accorciata a causa dello sciopero degli sceneggiatori - che guadagnava terreno e ritmo a livello di storyline - propone un'ottava annata completa e piena di colpi di scena e sequenze molto emozionanti. Partiamo, come oramai tradizione, da un maxi-disastro, anzi due, dato che lo show non era paga del livello di adrenalina che voleva iniettare nello spettatore. Da un lato un tornado di api, che colpisce Los Angeles e si dipana su più episodi ricostruendone man mano le cause e conseguenze - stiano alla larga dalla visione gli allergici a quegli insetti oppure coloro che ne hanno paura.
Dall'altro un disastro aereo e i due maxi-disastri riusciranno a collidere in una sequela davvero appassionante e - aspetto più importante - credibile nonostante l'alta sospensione di incredulità richiesta dallo show. I molteplici casi di puntata quindi trovano nuova linfa ed ispirazione, soprattutto perché quando è coinvolto direttamente uno dei protagonisti tutti si prodigano ancora di più per salvarlo.
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A lezione dai vigili del fuoco nella serie Disney+
9-1-1 si sdoppia in quest'ottava stagione dopo il colpo di scena del precedente finale: Bobby (Peter Krause) si è ritirato in pensione e ora lavora come consulente sul set di una serie tv sui pompieri di Los Angeles. Brad Torrance (Callum Blue), il protagonista del serial-nel-serial, venera Bobby e il suo vero lavoro e vuole imparare il più possibile da lui per rendere realistica la propria performance: ne vedremo delle belle quando realtà e finzione collideranno... in tutti i sensi.
Ryan Murphy e soci non si divertono solamente con le api, gli aerei e la meta-televisione che strizza l'occhio ai procedurali di cui la serie fa parte. Non manca spazio per l'evoluzione delle storie personali dei protagonisti, soprattutto l'affido da recuperare per Hen e Karen e il rapporto con Christopher da ritrovare per Eddie (che ritroviamo baffuto) mentre il figlio sta dai nonni sull'altra costa. Tutto mentre Maddie e Chimney tentano di fare da pacieri per la coppia LGBT. La famiglia diviene quindi il tema portante della stagione, sviscerata in tutte le sue possibili declinazioni.
Nuovo capo, stessa squadra
A fare da motore e divisore nell'oramai storica squadra è il nuovo Capitano Gerrard (un baffuto Brian Thompson), vecchia conoscenza di alcuni membri del team che hanno imparato a tenere la testa bassa. I metodi della vecchia guardia non vanno invece a genio a Buck (Oliver Stark), che viene quindi preso di mira dal nuovo responsabile della caserma. Anche qui il procedurale non manca di sorprendere proponendo una serie di svolte davvero inaspettate: per una volta la divisione delle storyline fuori e dentro il posto di lavoro sono state gestite in modo interessante e originale, arricchendo il racconto e non facendolo girare su se stesso. Gli autori, del resto, non si dimenticano di nulla, nemmeno dell'ex fidanzato di Athena (Angela Bassett), ucciso in servizio, che la fece diventare una poliziotta. Semper fidelis.
Conclusioni
L’ottava stagione di 9-1-1 inizia con un (doppio) maxi-disastro e questo contribuisce a creare tensione e unire tutta la squadra in una super missione di soccorso. Se mettiamo insieme tutto questo alle storyline dei singoli personaggi e a quella del nuovo terribile capitano da una parte e al vecchio capitano dall'altra mentre "si dà alla tv", ci troviamo di fronte ad un inizio di stagione davvero scoppiettante e pieno di plot twist stimolanti.
Perché ci piace
- Tornado di api e disastro aereo: cosa chiedere di più?
- Vecchio capitano vs nuovo capitano con un pizzico di meta-televisione.
- Le storyline dei protagonisti, a partire da Bobby e Athena.
Cosa non va
- È richiesta sempre una grande sospensione dell’incredulità allo spettatore, ma fa parte del gioco.
- Alcune storyline vanno più lentamente, come quelle familiari di Hen ed Eddie.